Fotoprotezione

Prima parte della rubrica Vacanze in salute

Benvenuti in questo primo appuntamento con Vacanze in salute: la rubrica che vi aiuterà a trascorrere in sicurezza l’estate, per antonomasia stagione di vacanze, relax e divertimento, ma anche di insidie e malesseri legati al caldo e altri fattori. Apriamo le danze con la fotoprotezione: le strategie per proteggersi dal sole. Vediamole una ad una!

La dieta per una buona fotoprotezione

La fotoprotezione inizia a tavola mangiando alimenti ricchi di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, che aiutano a contrastare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti a carico di pelle, occhi e microcircolo.

Nel gruppo degli antiossidanti si annoverano le vitamine C ed E, i carotenoidi e i polifenoli, che si comportano da scavenger (spazzini), neutralizzando i radicali liberi, e i sali minerali come lo zinco, il manganese, il rame e il selenio, che attivano gli enzimi antiossidanti. Alcuni operano in sinergia, come ad esempio la vitamina C, che aumenta l’utilizzo del selenio e rigenera la vitamina E, che a sua volta rigenera il glutatione (un antiossidante endogeno, ossia di nostra produzione).

Carotenoidi come la luteina e la zeaxantina sono particolarmente attive negli occhi, il β-carotene (provitamina A) esplica i suoi effetti nella pelle, dove tende ad accumularsi, mentre il licopene svolge un effetto antiossidante generale. La vitamina E agisce a livello delle membrane cellulari, dove riduce l’ossidazione dei grassi, mentre la vitamina C e le antocianine (appartenenti ai polifenoli) sono note per gli effetti capillaroprotettori.

Invece i grassi polinsaturi, ossia gli omega-3 (ALA, EPA, DHA) e gli omega-6 (LA e GLA), modulano le risposte infiammatorie nella pelle e favoriscono il mantenimento della funzione barriera.1

Dunque, cosa mangiare per proteggersi dal sole?

Per assumere vitamine, sali minerali e altre sostanze fotoprotettive, è importante consumare regolarmente frutta e verdura fresche, frutta secca, olio extravergine d’oliva e pesce azzurro. Allo stesso tempo bisogna controllare l’apporto calorico, limitare i cibi trasformati e fare a meno degli alcolici, che aumentano l’infiammazione e lo stress ossidativo.

A seguire un elenco dei cibi ricchi di antiossidanti, omega-6 e omega-3 (le quantità si riferiscono a 100 grammi2).

Alimenti ricchi di β-carotene (crudi):
  • carote (8,3 mg);
  • cime di rapa (7 mg);
  • foglie di tarassaco (5,8 mg);
  • spinaci (5,6 mg);
  • lattuga (5,2 mg).
Alimenti ricchi di licopene (crudi):
  • guava (5,2 mg);
  • anguria (4,5 mg);
  • pomodori (2,6 mg)
  • papaia (1,8 mg);
  • pompelmo rosa e rosso (1,4 mg).
Cibi ricchi di luteina e zeaxantina (crudi):
  • foglie di tarassaco (13,6 mg);
  • cime di rapa (12,8 mg);
  • crescione (12,5 mg);
  • spinaci (1,2 mg);
  • bietola (11,0 mg).
Alimenti ricchi di vitamina C (crudi):
Alimenti ricchi di vitamina E:
  • olio di nocciole (47 mg);
  • olio di girasole altoleico (41 mg);
  • mandorle (26 mg);
  • nocciole (15 mg);
  • pinoli (9,33 mg).
Cibi ricchi di zinco:
  • ostriche crude (39,3 mg);
  • semi di zucca essiccati (7,8 mg);
  • semi di sesamo (7,8 mg);
  • crusca di grano (7,3 mg);
  • pinoli essiccati (6,4 mg).
Alimenti ricchi di rame:
  • anacardi tostati (2,2 mg);
  • cioccolato fondente (1,8 mg);
  • nocciole tostate (1,8 mg);
  • semi di girasole tostati (1,8 mg);
  • noci brasiliane tostate (1,7 mg).
Alimenti ricchi di selenio:
  • noci brasiliane tostate (1.917 μg);
  • tonno pinne gialle fresco (90,7 μg);
  • semi di girasole tostati (79,3 μg);
  • pesce spada fresco (57,4 μg);
  • tuorlo fresco (56 μg).
Cibi ricchi di manganese:
  • zenzero (33,3 mg);
  • zafferano (28,4 mg);
  • teff (9,24 mg);
  • pinoli essiccati (8,8 mg);
  • nocciole (6,2 mg);
  • noci pecan essiccate (4,61 mg).
Alimenti ricchi di omega-6 e omega 3:
  • noci (34.100 mg LA, 6.800 mg ALA);
  • noci brasiliane (24.900 mg di LA);
  • arachidi (13.900 mg LA, 530 mg ALA);
  • mandorle (9.860 mg LA, 260 mg ALA);
  • mais (1.630 mg LA, 40 mg ALA);
  • aringa (1.700 mg EPA+DHA, 61,7 mg ALA, 150 mg LA);
  • salmone (1.200 mg EPA+DHA, 550 mg ALA, 440 mg LA);
  • trota (500 mg EPA+DHA, 74 mg LA);
  • tonno (400 mg EPA+DHA, 270 mg ALA, 260 mg LA);
  • merluzzo (300 mg EPA+DHA, 2 mg ALA, 4 mg LA).
Mangiare frutta fresca contribuisce alla fotoprotezione.
Mangiare frutta fresca contribuisce alla fotoprotezione. Foto di Couleur da Pixabay.

Le otto regole per una buona fotoprotezione

Una fotoprotezione che si rispetti passa anche per le sane abitudini, che abbiamo riassunto in otto punti:

  1. in casa, tenete abbassate le tapparelle quando il sole è alto;
  2. evitate di uscire nelle ore più calde (generalmente dalle 11:00 alle 16:00);
  3. prima di uscire, date un’occhiata al bollettino meteo per avere indicazioni sull’Indice UV:
    • 1 e 2 – si può stare all’aperto senza protezione;
    • da 3 a 7 – richiede l’uso dei prodotti solari e di cappello, occhiali e maglietta, nelle ore più calde;
    • da 8 a 11 – non state all’aperto nelle ore centrali e, se strettamente necessario, esponetevi solo dopo esservi muniti di protezione;
  4. indossate sempre occhiali scuri, cappello con visiera e indumenti chiari (larghi e in tessuto naturale per consentire la traspirazione);
  5. portate dell’acqua minerale sempre con voi e bevetene almeno 2L al giorno per evitare la disidratazione;
  6. non esponete alla luce diretta i minori di 1 anno, più a rischio di tumore rispetto agli altri;
  7. esponetevi gradualmente, in modo che la pelle sviluppi le sue difese naturali (abbronzatura, ispessimento, acido urocanico);
  8. applicate i prodotti solari in tutto il corpo, più volte al giorno senza lesinare.
Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche la seconda parte della rubrica dedicata ai solari: ingredienti, caratteristiche e consigli utili.

Riferimenti bibliografici:
  1. Gian Luigi Russo. Dietary n−6 and n−3 polyunsaturated fatty acids: From biochemistry to clinical implications in cardiovascular prevention, Biochemical Pharmacology, volume 77, issue 6, 2009, pages 937-946, ISSN 0006-2952. DOI: 10.1016/j.bcp.2008.10.020;
  2. FoodData Central per i valori nutrizionali.

In apertura, foto di Marijana da Pixabay.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it