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Il raffreddore non vi dà tregua? Ecco la guida e i consigli utili per affrontarlo al meglio!

Raffreddore: l’identikit

Il termine “raffreddore” indica le infezioni respiratorie causate da un gruppo di virus – rhinovirus, adenovirus, coronavirus e virus parainfluenzali – la cui diffusione è massima in autunno e inverno.

Infatti, quando la temperatura delle cavità nasali scende al di sotto dei 34°C, i virus trovano le condizioni ideali per infettare le mucose, complice il fatto che le ciglia di cui sono dotate sono immobili a causa del freddo e, perciò, incapaci di rimuovere il muco e i patogeni.

Senza contare, poi, che la predilezione degli ambienti chiusi e riscaldati, tipica dei mesi freddi, fa sì che i virus si diffondano con più facilità, sia per il maggior affollamento dei locali, sia per gli sbalzi termici tra interno ed esterno, che riducono la capacità di mantenere la temperatura del naso a 37°C.

Struttura della mucosa nasale, bersaglio dei virus del raffreddore.
Figura 1: struttura della mucosa nasale. La mucosa è formata da cellule che producono muco e cellule dotate di ciglia vibratili, che hanno il compito di ripulire le cavità nasali.

Una volta infettata la mucosa nasale ed evocata la risposta dell’ospite, quindi, ecco che si manifestano i sintomi del raffreddore. Vediamo di cosa si tratta!

Quali sono i sintomi?

I sintomi del raffreddore, che si manifestano dopo 1-3 giorni dalla penetrazione del virus, sono dovuti sia all’infezione, che altera la funzionalità delle mucose, sia alle difese dell’ospite, nel tentativo di eliminare le cellule infette. Vediamo di cosa si tratta!

Sintomi molto comuni:

  • naso chiuso;
  • naso che cola;
  • mal di gola;
  • starnuti frequenti;
  • tosse irritativa, che può trasformarsi in grassa.

Sintomi meno comuni:

  • mal di testa;
  • dolori muscolari;
  • spossatezza e affaticamento;
  • febbre (T ≤ 38,5°C);
  • brividi.

Nella maggior parte dei casi i sintomi si risolvono nel giro di 4-7 giorni, massimo 10; di rado persistono o addirittura peggiorano, con la comparsa di rinosinusite, laringite, tracheite, bronchite e polmonite, che richiedono l’intervento del medico. Ma esiste un modo per non buscarsi il raffreddore o, quanto meno, ridurre il rischio? Approfondiamo la questione!

Come prevenire il raffreddore?

Sebbene non esistano vaccini contro il raffreddore, possiamo comunque attuare delle misure igieniche per contenere il rischio di contagio. Vediamo in cosa consistono!

  1. State lontani dalle persone infette. I virus, infatti, sono trasportati dalle goccioline di saliva emesse quando una persona parla, tossisce o starnutisce, e penetrano attraverso il naso, gli occhi e la bocca. Se potete, cercate di evitare i locali molto affollati.
  2. Lavate frequentemente le mani. I virus, infatti, si diffondono persino portandosi le mani in faccia, dopo aver toccato gli oggetti di persone raffreddate. Lavatevi con acqua e sapone per almeno mezzo minuto, soffermandovi nella pelle sotto le unghie e nei polsi, che di solito si tende a trascurare. Se non ne avete la possibilità, usate i prodotti senza risciacquo.
  3. Disinfettate le superfici lavabili e gli utensili, per il motivo di cui sopra.
  4. Non condividete gli asciugamani, in quanto rappresentano un vero e proprio ricettacolo di microbi! Può essere utile, in questi casi, ricorrere alle salviette monouso.
  5. Usate i fazzoletti di carta. Se non li avete a disposizione, coprite la bocca con la curva del gomito per tossire o starnutire, così da non contaminare le mani. Non usate lo stesso fazzoletto più di una volta.
  6. Mangiate bene, fate esercizio fisico e controllate lo stress per tenere alte le difese immunitarie. Tra gli alimenti più importanti vi sono quelli ricchi di: zinco, come i cereali integrali e la frutta a guscio; vitamina D, come il fegato, il pesce e le uova; vitamina C, come la frutta e la verdura fresche.

Prevenzione con i rimedi erboristici

Se vi buscate spesso il raffreddore, potreste ricorrere agli estratti di Echinacea per stimolare le difese immunitarie. Spesso vengono associati alla propoli, allo zinco e alla vitamina C, che ne potenziano gli effetti, e al salice, che allevia i dolori e la febbricola.

E se nonostante queste misure doveste buscarvi lo stesso il raffreddore, ecco alcuni rimedi e strategie per accorciarne la durata e alleviarne i sintomi!

Trattamento del raffreddore

Ed eccoci giunti alla terapia del raffreddore, che consiste nell’adozione di sane abitudini e nell’assunzione di farmaci e rimedi naturali, volti a ridurre i sintomi e accelerare i tempi di ripresa. Conosciamoli più da vicino!

Farmaci per i sintomi del raffreddore

Il naso tappato, la febbre e i dolori di varia natura possono essere affievoliti con l’uso di farmaci, da soli o in associazione.

Decongestionanti per stappare il naso

I decongestionanti o α1-agonisti restringono i capillari nasali, riducendo quindi il gonfiore e l’arrossamento della mucosa. In tal modo essi “stappano il naso”, permettendoci di respirare liberamente nonostante il raffreddore.

Come si assumono i decongestionanti?

La modalità di assunzione più frequente è sotto forma di spray nasali, che consente ai farmaci di agire più rapidamente. Tra gli spray più diffusi vi sono quelli a base di: nafazolina (Rinazina®), oximetazolina (Vicks Sinex®) e tramazolina (Rinogutt®), che non si dovrebbero usare per più di una settimana (affinché l’organismo non si abitui agli effetti) e sotto i 12 anni.

N.B. Nei bambini si possono usare gli spray all’acqua marina, che stappano il naso in tutta sicurezza.

Decongestionanti in associazione

In commercio esistono spray nasali che contengono, oltre al farmaco decongestionante, oli essenziali che ne potenziano gli effetti o Aloe, per un effetto emolliente sulla mucosa infiammata.

Paracetamolo contro la febbre e il dolore

Il paracetamolo si può assumere in compresse, bustine da sciogliere in acqua o in bocca, supposte, gocce o sciroppi, per abbassare la febbre e alleviare i dolori, sia nei bambini sia negli adulti.

Come si assume il paracetamolo?

Nei bambini il paracetamolo si assume in gocce, supposte o sciroppo, con un dosaggio che varia in base al peso corporeo. Gli adulti, invece, possono assumerlo in compresse o bustine da 500 mg, 1 ogni 4-6 ore a stomaco pieno, senza superare le 6 compresse o bustine al giorno (3 g di paracetamolo).

Paracetamolo in associazione

In commercio esistono granulati a base di paracetamolo, fenilefrina (decongestionante) e vitamina C, da solubilizzare in acqua calda, che – oltre ad abbassare la febbre e stappare il naso – aiutano a mantenere le mucose idratate e a ripulire le vie aeree grazie all’acqua calda.

FANS contro l’infiammazione, il dolore e la febbre

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) inibiscono la produzione di prostaglandine, responsabili del dolore e della febbre. Tra i più diffusi vi sono l’acido acetilsalicilico, controindicato sotto i 12 anni e nei fabici, e l’ibuprofene, sicuro anche in questi pazienti.

Come si assumono l’acido acetilsalicilico e l’ibuprofene?

Si assumono a stomaco pieno e al dosaggio di 500-1.000 mg di acido acetilsalicilico, da ripetere ogni 4-8 ore, e 200-400mg di ibuprofene ogni 4-6 ore. L’acido acetilsalicilico è disponibile in compresse rivestite, compresse effervescenti e granulati orosolubili, mentre l’ibuprofene sotto forma di compresse, capsule molli, bustine, sciroppi e supposte.

FANS in associazione

In commercio sono disponibili compresse a base di ibuprofene e pseudoefedrina, che agiscono sul dolore, la febbre e la congestione nasale, e compresse effervescenti contenenti acido acetilsalicilico e vitamina C, che contrastano l’infiammazione e i radicali liberi associati.

Integratori

Dall’esame degli studi a disposizione, effettuato dalla Cochrane Collaboration, sembra che gli integratori a base di zinco e vitamina C riducano la durata e la severità del raffreddore.

Integratori di zinco

Oltre a mantenere integre le mucose, che rappresentano la prima barriera all’ingresso dei patogeni, lo zinco stimola i globuli bianchi (macrofagi, cellule natural killer e linfociti T) ad eliminare le cellule infette, limitando così la diffusione del virus. Sembra che, assumerlo entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi, possa ridurne la durata del 33% soprattutto nei bambini e negli anziani, più predisposti all’infezione.

Integratori di vitamina C

La vitamina C, oltre a essere un potente antiossidante, sembra che possa migliorare l’attività dei linfociti T e accorciare la durata del raffreddore dell’8% negli adulti e del 14% nei bambini. La supplementazione sembra utile soprattutto in chi pratica sport, che ne impoverisce le riserve.

Zinco e vitamina C in associazione

In commercio sono disponibili integratori a base di zinco e vitamina C, associati a estratti vegetali che ne potenziano l’azione, come quelli di propoli ed Echinacea, e che possiedono effetti analgesici, come l’estratto di salice.

I rimedi naturali contro il raffreddore

In caso di raffreddore, i rimedi naturali coadiuvano l’azione dei farmaci e degli integratori suddetti. Vediamone alcuni tra i più importanti!

Foglie di menta per liberare le vie respiratorie

Le foglie essiccate della Mentha x piperita, oltre a essere usate per preparare un infuso dalle proprietà digestive, sono utili anche nelle malattie da raffreddamento. Esse, infatti, contengono un olio essenziale dalle proprietà antisettiche, decongestionanti e rinfrescanti, che può giovare in caso di naso chiuso.

Suffumigi alla menta

La suffumigazione consiste nell’inalare i componenti volatili delle erbe con il vapore acqueo. Vediamo, quindi, come preparare i suffumigi alla menta:

  • portate all’ebollizione 1L d’acqua, dopodiché versatelo in un catino di ceramica;
  • aggiungete qualche foglia essiccata di menta o, in alternativa, qualche goccia di olio essenziale;
  • inalate i vapori per 5 minuti con la testa coperta da un asciugamano, cosicché non si disperdano.
Attenzione!

La menta e il suo olio essenziale sono controindicati nei minori di 3 anni, perché aumentano il rischio di soffocamento.

Propoli per disinfettare e lenire le mucose

Grazie a sostanze polifenoliche, quali pinocembrina, galangina e CAPE, la propoli o colla d’api disinfetta e riduce l’infiammazione delle mucose. Si può assumere in spray, pastiglie e collutori, per disinfettare e lenire la gola infiammata, oppure con l’aerosol, per disinfettare le vie respiratorie.


Potete approfondire le proprietà e gli usi della propoli con un click qui!


Miele per calmare la tosse irritativa

Il miele può essere usato fin dalla più tenera età per ridurre la tosse irritativa, cioè quella dovuta al mal di gola. Esso, infatti, protegge la mucosa infiammata, grazie agli antiossidanti, e riduce lo stimolo della tosse, grazie agli zuccheri. Una tazza di latte tiepido, con un cucchiaino di miele, è un buon rimedio per calmare la tosse notturna nei bambini sopra un anno di età.


Potete approfondire le proprietà e gli usi del miele con un click qui!


Liquirizia per calmare la tosse mista

Le radici di liquirizia sono un rimedio naturale contro la tosse, sia secca sia grassa, grazie alla glicirrizina e al metabolita acido glirretico. Mentre la glicirrizina, infatti, riduce lo stimolo della tosse secca grazie al suo potere dolcificante, l’acido glicirretico fluidifica il catarro, responsabile della tosse grassa.


Potete approfondire le proprietà e gli usi della liquirizia con un click qui!


Aloe gel come emolliente per pelle e mucosa del naso

L’Aloe gel, grazie alle proprietà emollienti e lenitive, riduce l’irritazione della mucosa nasale e della pelle circostante provocate dal naso che cola e dall’uso del fazzoletto. In commercio esistono delle pomate, in cui viene associato alla resina d’incenso e alla cera di jojoba, che ne coadiuvano l’azione sulle mucose.


Potete approfondire le proprietà e gli usi dell’Aloe gel con un click qui!


Le buone abitudini contro il raffreddore

Chiudiamo il nostro articolo con una carrellata di buone abitudini che possono aiutarci a guarire più in fretta dal raffreddore!

Riposate a sufficienza

Se avete la febbre o non vi reggete in piedi a causa della debolezza, rimanete a casa a riposare: non solo guarirete più in fretta ma eviterete di contagiare i vostri colleghi o compagni di scuola!

Controllate la temperatura e l’umidità degli ambienti domestici

Le stanze devono essere umidificate e riscaldate, ma non troppo, per evitare che le mucose si secchino e s’irritino ulteriormente. Pulite regolarmente il condizionatore per limitare lo sviluppo dei germi.

Assumete molti liquidi

Assumere molti liquidi mantiene le mucose ben idratate e le vie respiratorie libere dal muco. Ma quali?

Qui di seguito riportiamo alcuni esempi:

Evitate gli alcolici e le bevande a base di caffeina

Gli alcolici e le bevande a base di caffeina, come e caffè, disidratano le mucose, peggiorando i sintomi del raffreddore.

Tenete pulite le vie respiratorie

Usate la doccia nasale micronizzata 2 volte al giorno, per ripulire le cavità nasali e paranasali dal muco e dai patogeni intrappolati. Potete farla con la soluzione fisiologica, da sola o in associazione alla propoli, per disinfettare le vie respiratorie superiori.

E con questo è tutto, cari lettori! Se l’articolo vi è piaciuto, allora potrebbe interessarvi anche: “Rinosinusite: cause, sintomi e possibili rimedi“. Buona lettura e alla prossima!

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Bibliografia e sitografia

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it