Oli essenziali

Informazioni e dritte per un uso consapevole

Gli oli essenziali (detti anche “oli volatili” o “oli eterei”) sono sostanze odorose, che le piante producono per difendersi dalle malattie, respingere gli erbivori e attirare gli impollinatori. Il nome deriva dalla teoria della Quinta Essenzia di Paracelso,1 medico e alchimista franco-svizzero vissuto tra il 1493 e il 1541, secondo cui la distillazione estrae la parte più importante di un vegetale – “la quintessenza per la guarigione” – separando i componenti essenziali dagli altri. 

In realtà l’uomo conosceva e si serviva degli oli eterei da epoche ben più remote, almeno dal 2600 a.C.2 In Egitto se ne faceva largo uso nei rituali, come la cerimonia di mummificazione, e nella cura della persona: a tal proposito, si narra che la regina Cleopatra applicasse gli oli essenziali di mirra e sandalo sui capelli, per profumarli. I Greci, tuttavia, furono i primi ad attribuire loro virtù medicinali, in particolare la capacità di favorire il rilassamento e di contrastare le pestilenze, quando diffusi nell’aria attraverso la fumigazione di legni o altre droghe aromatiche.

Nel X secolo d.C., il medico e filosofo persiano Avicenna (980-1037 d.C.) inventò la distillazione in corrente di vapore: una tecnica avente il vantaggio di estrarre sostanze termolabili (sensibili alle alte temperature) senza rovinarle, che nei secoli successivi ha permesso di ampliare la scelta di oli essenziali da destinare alla produzione di profumi, cosmetici e medicamenti. Tuttora si usa per estrarli da numerose droghe vegetali (quali foglie, fiori, semi, legni, cortecce, radici e rizomi) ad eccezione degli agrumi, che invece richiedono la spremitura.

Composizione e proprietà degli oli essenziali

Dal punto di vista chimico, gli oli eterei sono miscele formate da decine o centinaia di composti lipofili (solubili nei grassi), volatili e profumati, riconducibili ai terpenoidi e ai fenilpropanoidi. Il primo gruppo include monoterpeni, sesquiterpeni e derivati, che sono i componenti più abbondanti, nonché i principali responsabili delle loro proprietà. Vediamole!

1) Proprietà repellenti e insetticide

Gli oli essenziali di numerose piante scoraggiano il contatto o il morso di zanzare appartenenti ai generi Culex e Anopheles.L’olio essenziale di Eucalyptus saligna è addirittura letale per l’Anopheles funestus, i pidocchi del capo, le cimici dei letti e le blatte, in caso di contatto prolungato (2-30 minuti).4

2) Proprietà antimicrobiche e antivirali

Gli oli eterei alterano le membrane di funghi e batteri (e quindi processi vitali come il metabolismo dei nutrienti, la produzione di energia e di componenti strutturali) e disgregano gli involucri dei virus, impedendone la penetrazione.5

Tra gli agenti patogeni più sensibili si annoverano quelli che infettano la pelle e le mucose, ad esempio:

  • batteri Gram positivi, quali streptococchi (S. pyogenes) e stafilococchi (S. aureus, S. epidermidis);
  • lieviti come la candida (C. albicans);
  • virus come il raffreddore (Rhinovirus), l’herpes labiale e genitale (Herpes simplex virus 1 e 2).

Alcuni di essi, in particolare gli oli essenziali di timo, origano e cannella, risultano attivi anche sui batteri Gram negativi come l’Escherichia coli, tra le più comuni cause di gastroenterite (inclusa la diarrea del viaggiatore) e cistite, l’infiammazione della vescica.6

3) Proprietà antinfiammatorie

Gli oli essenziali esplicano effetti antinfiammatori sia proteggendo le cellule dai radicali liberi (effetti antiossidanti), sia modulando il rilascio di mediatori chiave come i leucotrieni, responsabili del gonfiore da accumulo di liquidi (edema), le prostaglandine, causanti febbre e dolore, e le citochine, che controllano l’attività dei globuli bianchi.7

4) Proprietà rilassanti e antidolorifiche

Gli oli eterei esercitano effetti sedativi e analgesici interagendo con specifici recettori nel sistema nervoso centrale e periferico, tra cui i canali al sodio voltaggio-dipendenti e i recettori GABAA.

5) Proprietà espettoranti, antitussive e decongestionanti

Vari oli essenziali condividono la capacità di sciogliere il catarro (per azione diretta sulle ghiandole bronchiali) e calmare così la tosse grassa; altri ancora alleviano la tosse secca, perché umidificano la gola irritata, e stappano il naso grazie ai loro effetti rinfrescanti.

6) Proprietà spasmolitiche e carminative

Gli oli eterei di varie Apiaceae e Lamiaceae rilassano la muscolatura gastrointestinale e favoriscono l’eliminazione dei gas, alleviando il dolore e i gonfiori addominali.10

Oli essenziali di arancia dolce, limone e rosmarino.
Foto di Monfocus da Pixabay.

Indicazioni e usi terapeutici degli oli essenziali

Nella Medicina popolare europea, gli oli essenziali trovano applicazione nel trattamento dei disturbi respiratori, gastrointestinali, cutanei e nervosi, nonché per alcuni tipi di dolore. Approfondiamo la questione!

1) Malattie da raffreddamento

In caso di raffreddore, sindromi influenzali o parainfluenzali, gli oli essenziali si usano sotto forma di:

  • suffumigi, per ripulire e decongestionare le vie respiratorie. Si tratta dei classici rimedi della nonna, che si preparano versando gli oli eterei in un catino d’acqua bollente (ad esempio, 3-8 gocce di o.e. di eucalipto ogni 250 mL di acqua11) e inalandone profondamente i vapori con la testa coperta da una salvietta, affinché non si disperdano, per 3 volte al giorno. In alternativa si può preparare un bagno caldo aggiungendo 0,7-2,5 g di o.e. di timo a 100 L d’acqua (35-38°C) e rimanervi immersi per 10-20 minuti.12 Questi trattamenti non dovrebbero durare più di una settimana;
  • pomate balsamiche, da applicare intorno alle narici, sul torace e sulla schiena, per respirare meglio e calmare la tosse produttiva;
  • collutori per gargarismi e pastiglie da sciogliere in bocca, contro il mal di gola e la tosse stizzosa.

2) Disturbi gastrointestinali

In caso di meteorismo e flatulenza si può assumere l’olio essenziale di carvi, per ridurre i disagi provocati dall’accumulo di gas intestinali, alla dose giornaliera di 0,15-0,3 mL (suddivisa in 1-3 somministrazioni) per non più di 2 settimane.13 Il metodo di assunzione tradizionale prevede la diluizione in un olio commestibile, come l’olio extravergine di oliva, o l’aggiunta a un supporto inerte, come la mollica del pane, per non irritare le mucose gastriche.

Nei pazienti con la sindrome del colon irritabile, che possono manifestare anche dolori addominali intensi oltre ai disturbi summenzionati, secondo il parere della Commissione sui prodotti medicinali erbali dell’Agenzia europea dei medicinali,14 esistono prove di efficacia abbastanza solide che giustificano l’assunzione dell’olio essenziale di menta piperita per alleviare i sintomi, alla dose giornaliera di 0,6-1,2 mL, suddivisa in 2-3 somministrazioni.

A tale scopo, l’olio essenziale di menta piperita si assume in capsule gastroresistenti, che, rilasciando il contenuto direttamente nel lume intestinale, non irritano lo stomaco; il trattamento può durare da 1-2 settimane fino a 3 mesi.

3) Infiammazioni e infezioni cutanee e mucosali

In caso di pelle e mucose infiammate, in particolar modo quelle anali e genitali, si possono preparare dei bagni lenitivi aggiungendo 0,5-1 mg di olio essenziale di camomilla per litro d’acqua a 35-38°C (100 litri per i bagni in vasca, 20-50 litri per i bagni parziali).15 Si possono fare 1-2 bagni parziali o 1 bagno in vasca al giorno, da 10-20 minuti ciascuno, per massimo 7 giorni.

Chi soffre di eritema pernio, cioè i geloni, può applicare oleoliti o pomate contenenti il 6-10% di olio essenziale di rosmarino per sgonfiare e ridurre il prurito alle dita delle mani o dei piedi; il trattamento non dovrebbe durare più di un mese.16

Invece, l’olio essenziale di melaleuca o tea tree oil è indicato in caso di:

  • punture e morsi d’insetto (0,03-0,07 mL di o.e. non diluito, applicato con un dischetto di cotone, 1-3 volte al giorno per non più di 1 settimana);
  • brufoli e piede d’atleta, ossia l’infezione da funghi dermatofiti che interessa le dita dei piedi (pomate al 10% di o.e. da applicare nell’area interessata 1-3 volte al giorno, per non più di 1 mese);
  • infiammazioni del cavo orale (0,17-0,33 mL di o.e. aggiunti a 100 mL d’acqua, per fare sciacqui e gargarismi più volte al giorno, per non più di 5 giorni).17

4) Disturbi d’ansia e del sonno

Gli oli essenziali di lavanda e valeriana sono indicati per allentare le tensioni emotive e favorire l’addormentamento. Queste le modalità d’uso:

  • bagni (che si preparano aggiungendo 1-3 grammi di o.e. di lavanda18 o 240-400 mg di o.e. di valeriana19 a 100 L di acqua a 35-38°C) della durata di 10-20 minuti, da fare 3-4 volte alla settimana;
  • capsule molli, contenenti 80 mg di o.e. di lavanda, da assumere 1 al giorno per 14-28 giorni, in caso di stress e ansia lieve;
  • 15 mg di o.e. di valeriana 3 volte al giorno, per l’ansia, o 30 mg un’ora prima di andare a dormire, per l’insonnia, diluiti in olio o con la mollica del pane.

5) Dolori reumatici e mal di testa

Le pomate contenenti oli essenziali di eucalipto (10%), rosmarino (6-10%) e menta piperita (5-20%), si possono applicare 2-3 volte al giorno, fino a 2 settimane, per lenire i dolori muscolo-articolari.

Le pomate o le preparazioni liquide alla menta piperita (10% o.e.) si usano per alleviare anche la cefalea tensiva, il dolore che viene descritto come “cerchio alla testa”. Il trattamento prevede un’applicazione, che può essere ripetuta due volte a distanza di 15 minuti.

Effetti indesiderati e controindicazioni degli oli essenziali

Il trattamento con oli essenziali non è scevro da rischi, giacché possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati:

  • reazioni di ipersensibilità, come la dermatite da contatto e lo shock anafilattico;
  • reazioni di fototossicità, ossia la comparsa di arrossamento, macchie brune o grigio-azzurre sulla pelle, in seguito all’esposizione al sole delle aree trattate;
  • disturbi gastrointestinali, quali nausea, mal di stomaco, vomito e diarrea, per via degli effetti irritanti sulle mucose, più probabili se gli oli essenziali vengono assunti puri;
  • disturbi urogenitali, quali disuria (difficoltà urinarie) e infiammazione del glande, a causa del mentolo.

L’uso è pertanto controindicato in caso di:

  • ipersensibilità note a uno o più oli essenziali;
  • asma ed età inferiore a 2 anni per quanto riguarda l’inalazione o l’applicazione nasale degli oli essenziali di eucalipto, timo e menta, che possono provocare difficoltà respiratorie e soffocamento;
  • lesioni e ferite cutanee estese, gravi infezioni, malattie infiammatorie in fase acuta, febbre alta, gravi disturbi circolatori e insufficienza cardiaca, nel caso dei bagni caldi;
  • reflusso gastro-esofageo, gastrite e ulcera, nel caso di forme non gastroresistenti;
  • disturbi epato-biliari, per quanto riguarda l’olio essenziale di menta piperita;
  • guida di mezzi di trasporto o uso di macchinari da lavoro, in seguito all’assunzione dell’olio essenziale di valeriana;
  • donne in gravidanza o allattamento, per mancanti evidenze di sicurezza.
Consigli di lettura

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Riferimenti bibliografici:
  1. Guenther, Ernest, Kurt Kulka, and James A. Rogers. “Essential oils.” Analytical Chemistry 31.4 (1959): 679-687 (PDF);
  2. Cimino, C.; Maurel, O.M.; Musumeci, T.; Bonaccorso, A.; Drago, F.; Souto, E.M.B.; Pignatello, R.; Carbone, C. Essential Oils: Pharmaceutical Applications and Encapsulation Strategies into Lipid-Based Delivery Systems. Pharmaceutics 2021, 13, 327. DOI: 10.3390/pharmaceutics13030327;
  3. Ramsey JT, Shropshire BC, Nagy TR, Chambers KD, Li Y, Korach KS. Essential Oils and Health. Yale J Biol Med. 2020 Jun 29;93(2):291-305. PMID: 32607090; PMCID: PMC7309671;
  4. Dhifi, W.; Bellili, S.; Jazi, S.; Bahloul, N.; Mnif, W. Essential Oils’ Chemical Characterization and Investigation of Some Biological Activities: A Critical Review. Medicines 2016, 3, 25. DOI: 10.3390/medicines3040025;
  5. de Sousa, D.P.; Damasceno, R.O.S.; Amorati, R.; Elshabrawy, H.A.; de Castro, R.D.; Bezerra, D.P.; Nunes, V.R.V.; Gomes, R.C.; Lima, T.C. Essential Oils: Chemistry and Pharmacological Activities. Biomolecules 2023, 13, 1144. DOI: 10.3390/biom13071144;
  6. Wani AR, Yadav K, Khursheed A, Rather MA. An updated and comprehensive review of the antiviral potential of essential oils and their chemical constituents with special focus on their mechanism of action against various influenza and coronaviruses. Microb Pathog. 2021 Mar;152:104620. DOI: 10.1016/j.micpath.2020.104620. Epub 2020 Nov 16. PMID: 33212200; PMCID: PMC9159739;
  7. Miguel MG. Antioxidant and anti-inflammatory activities of essential oils: a short review. Molecules. 2010 Dec 15;15(12):9252-87. DOI: 10.3390/molecules15129252. PMID: 21160452; PMCID: PMC6259136;
  8. Wang ZJ, Heinbockel T. Essential Oils and Their Constituents Targeting the GABAergic System and Sodium Channels as Treatment of Neurological Diseases. Molecules. 2018 May 2;23(5):1061. DOI: 10.3390/molecules23051061. PMID: 29724056; PMCID: PMC6099651;
  9. “Fitoterapia razionale – Scienza e piante medicinali”, di Schulz, Hansel e Tyler (Mattioli 1885, 2003);
  10. Kelber O, Bauer R, Kubelka W. Phytotherapy in Functional Gastrointestinal Disorders. Dig Dis. 2017;35 Suppl 1:36-42. DOI: 10.1159/000485489. Epub 2018 Feb 8. PMID: 29421793;
  11. Eucalypti aetheroleum;
  12. Thymi aetheroleum;
  13. Carvi aetheroleum;
  14. Menthae piperitae aetheroleum;
  15. Matricharie aetheroleum;
  16. Rosmarini aetheroleum;
  17. Melaleucae aetheroleum;
  18. Lavandulae aetheroleum;
  19. Valerianae aetheroleum.
Crediti fotografici

In apertura, foto di lifestylehack da Pixabay.

Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it