infuso al rosmarino

L‘infuso al rosmarino è un rimedio della Medicina popolare usato ancora oggi per trattare disturbi di lieve entità. Per prepararlo a casa, bisogna avere la pianta (va bene anche quella coltivata in vaso) e un posto adatto per essiccare i rametti. In questa guida vedremo la ricetta, le proprietà e gli usi, seguiteci!

La ricetta dell’infuso al rosmarino fai da te

Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, quando le foglie sono ricche di olio essenziale, recidete le sommità non ancora fiorite del rosmarino con un taglio netto (la lunghezza ideale è di 20 cm); dopo averle lavate e asciugate con cura, fatele essiccare per poterne usufruire tutto l’anno.

Riunite le sommità in mazzetti e appendetele in un posto ombroso e ventilato per 4-7 giorni; in alternativa, potete disporle in una teglia foderata con carta assorbente, voltandole di tanto in tanto affinché si secchino in modo uniforme, ma sempre esposte all’ombra e a correnti d’aria. Non essiccatele al sole o in forno, perché i loro componenti sono sensibili alla luce e al calore.

Per preparare l’infuso al rosmarino, pesate 3-4 grammi di foglie essiccate e fatele macerare per 5-10 minuti in 150 mL di acqua bollente, coperchiando la tazza per evitare la dispersione dei componenti volatili; quindi, colate l’infuso e sorseggiatelo.

L'infuso al rosmarino si preparara facendo macerare il rosmarino essiccato in acqua bollente.

Proprietà e usi dell’infuso al rosmarino

In base ai risultati di vari test in provetta e sugli animali, è possibile attribuire ai componenti dell’infuso al rosmarino (olio essenziale, polifenoli e terpenoidi) proprietà:

  • antiossidanti, antinfiammatorie e citoprotettive, cioè, proteggono le cellule (in particolare quelle di stomaco, fegato e reni) dai radicali liberi e altri stimoli nocivi;
  • coleretiche e colagoghe, ciò significa che stimolano la funzionalità epatica, aumentando la produzione e la secrezione della bile (il liquido che coadiuva la digestione dei grassi);
  • spasmolitiche, ossia, alleviano i crampi;
  • diuretiche, vale a dire che favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso;
  • anticaduta, giacché rinforzano i capelli e ne promuovono la ricrescita;
  • antisettiche, ovvero, contrastano lo sviluppo di funghi e batteri patogeni.

È importante sapere che tali benefici non sono supportati da evidenze cliniche (ossia, da studi sull’uomo) ma solo da quelle sperimentali.

Posologia e modalità di assunzione

In fitoterapia, l’assunzione di 1-2 tazze al giorno d’infuso al rosmarino è indicata come coadivante della digestione, per alleviare il mal di stomaco e il mal di pancia, ma anche per contrastare gli inestetismi della cellulite; come digestivo, è consigliabile berlo durante il pasto, mentre come diuretico è meglio tra un pasto e l’altro.

Nella cosmesi fai da te, l’infuso al rosmarino è applicato dopo lo shampoo sul cuoio capelluto con dei massaggi che riattivano la circolazione, favorendo la ricrescita dei capelli, e svolgono un’azione antisettica, contrastando la formazione della forfora; inoltre, applicato sui capelli, li rende più lucidi.

Controindicazioni

L’infuso al rosmarino è controindicato:

  • in presenza di allergie note ai suoi componenti;
  • sotto i 3 anni, sopra i 55 anni e nei pazienti asmatici, perché può causare crisi respiratorie a causa della canfora.

Si sconsiglia l’uso prolungato (anche negli adulti sani) per gli stessi motivi.

Consigli di lettura

È possibile associare il rosmarino ad altre erbe per potenziarne i benefici sulla digestione; a tal proposito, vi consigliamo di leggere l’articolo: “Infuso digestivo alle erbe: ricetta e proprietà“.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Sitografia e bibliografia

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista e blogger con un passato da farmacista.
Sono una delle fondatrici del sito e curo la sezione editoriale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it