Rosmarino sul tavolo

Viaggio alla scoperta del rosmarino

Il rosmarino, che le recenti analisi collocano nel genere Salvia, è un arbusto spontaneo che si presta bene anche alla coltivazione in vaso o in terra, per chi ha la fortuna di possedere un giardino. Le foglie coriacee, strette e allungate, sono ricche di sostanze attive; si possono usare così come sono o sotto forma di preparazioni medicamentose.

In cucina si usano fresche o essiccate per insaporire le pietanze, ma anche sotto forma di olio al rosmarino. In Medicina popolare, invece, dalle foglie essiccate raccolte a giugno – periodo in cui abbondano di attivi – si possono ottenere infusi, utili nel trattamento delle turbe digestive ed emotive, e oli medicati contro i reumatismi e gli inestetismi cutanei.1

rosmarino in fiore - le foglie sono usate per preparare un infuso digestivo
Salvia rosmarinus (Lamiaceae): foglie e fiori.

Proprietà del rosmarino

Per ora le proprietà degli estratti di rosmarino sono state studiate in provetta e sugli animali; da questi test sono emerse le potenzialità nella prevenzione e nel trattamento di vari disturbi, come quelli neurologici, psichiatrici e cutanei.

Riguardo al sistema nervoso, i risultati evidenziano gli effetti antinfiammatori e neuroprotettivi degli estratti, attraverso i quali potrebbero contrastare le malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer; inoltre sono calmanti e antidepressivi, perciò potrebbero essere utili nel trattamento di ansia e depressione,2

Gli estratti prevengono anche i danni da radicali liberi, alla base del fotoinvecchiamento e dei tumori cutanei, e sono disinfettanti, quindi risultano utili contro acne e forfora.3

Queste potenzialità (ascrivibili all’olio essenziale e ai polifenoli) dovranno essere confermate da test clinici rigorosi, diversamente dai vantaggi dell’uso culinario: infatti, come tutte le spezie, il rosmarino è ricco di micronutrienti, soprattutto vitamine C e B, potassio e calcio,4 e aiuta a ridurre il sale, fattore di rischio per l’ipertensione e l’obesità in quanto principale fonte di sodio, grazie agli aromi (olio essenziale).

Abbinamenti e ricette 

Il rosmarino sta bene con la carne e il pesce, le patate al forno, persino la frutta e la verdura (ananas, fragole, pomodori, zucca); per non parlare delle focacce e degli snack, come il panu guttiau sardo.

Pane guttiau al rosmarino

Il pane guttiau (in sardo “gutiau“) è una ricetta sfiziosa col carasau: un pane di semola in sfoglie sottilissime e croccanti. La ricetta originale prevede – oltre al pane carasau – l’olio extravergine di oliva e il sale ma in questa variante è previsto anche il rosmarino, che si può usare fresco o sotto forma di olio.

Prepararlo è semplice:

  1. innanzitutto impostate il forno statico a 150°;
  2. poi, dopo aver foderato una teglia con carta da forno, adagiate una forma di carasau;
  3. irrorate il pane con l’olio al rosmarino (in alternativa irrorate con olio d’oliva e aggiungete il rosmarino fresco);
  4. aggiungete un pizzico di sale e fate cuocere in forno preriscaldato per 2-3 minuti, fino a doratura;
  5. sfornate il guttiau e, una volta raffreddato, frammentatelo e servitelo a tavola.

Se una forma non è sufficiente, ripetete il procedimento fino a ottenere la quantità desiderata.

Pane guttiau al rosmarino
Pane guttiau al rosmarino.

Il pane guttiau si può gustare insieme all’aperitivo, come antipasto, con zuppe e vellutate, nonché di fronte a un bel film al posto dei soliti pop corn.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sull’infuso al rosmarino fai da te: ricetta e proprietà.

Riferimenti bibliografici:
  1. Fitoterapia – Una prospettiva psicobiologica (Anna Maria Bianchi);
  2. de Macedo, L.M.; Santos, É.M.d.; Militão, L.; Tundisi, L.L.; Ataide, J.A.; Souto, E.B.; Mazzola, P.G. Rosemary (Rosmarinus officinalis L., syn Salvia rosmarinus Spenn.) and Its Topical Applications: A Review. Plants 20209, 651. DOI: 10.3390/plants9050651;
  3. Ghasemzadeh Rahbardar M, Hosseinzadeh H. Therapeutic effects of rosemary (Rosmarinus officinalis L.) and its active constituents on nervous system disorders. Iran J Basic Med Sci. 2020 Sep;23(9):1100-1112. DOI: 10.22038/ijbms.2020.45269.10541;
  4. valori nutrizionali (USDA).
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it