Festa di metà autunno
Che cosa è la festa di metà autunno? In quali date si celebra? E come si festeggia in Cina? Scopriamolo in questo articolo!

Con la fine dell’estate iniziano i primi freddi e, per i più giovani, significa soprattutto ricominciare a studiare. Nel nostro Paese, però, non esiste una festività nazionale associata a questo periodo. In Cina, invece, si celebra la festa di metà autunno.

La festa di metà autunno, come vedremo, è una delle festività nazionali cinesi più importanti, ricca di leggende e tradizioni. Questa, come altre ricorrenze, si celebra con le rispettive varianti anche in altri Paesi asiatici, tra cui il Giappone, la Corea e il Vietnam.


Tra le festività cinesi più importanti, forse non conoscete la festa delle barche drago!


Ma in cosa consiste la festa di metà autunno? Si celebra in un’unica data o, come quella di primavera, in più settimane? Non ci resta che scoprirlo!


Nel caso non lo sappiate, la festa di primavera è quella che noi chiamiamo capodanno cinese!


Festa di metà autunno

La prima domanda che dobbiamo porci è se “festa di metà autunno” sia un erroneo adattamento italiano – come nel caso del capodanno cinese – o se, effettivamente, anche i cinesi la chiamino così. In questo caso è corretta la seconda ipotesi, poiché la denominazione ufficiale 中秋节 (zhōngqiū jié) coincide proprio con la nostra traduzione.

Altri nomi italiani con cui è conosciuta questa ricorrenza sono “festa della luna” e “festa delle torte lunari” poiché, come vedremo, fanno riferimento al tema principale dell’evento.


Cosa celebra

Questa festività celebra il giorno in cui, secondo i cinesi, la luna raggiunge il massimo della sua grandezza e della sua luminosità. Poiché coincide con il periodo del raccolto, inoltre, in tale data si ringrazia per quanto ottenuto nell’anno in corso e, quasi scaramanticamente, si augura una produzione altrettanto prosperosa per il futuro.


A tal proposito potrebbe incuriosirvi l’articolo sulla scaramanzia in Cina!


Quando si festeggia

Diversamente da come si potrebbe pensare, la festa della luna non si svolge nel bel mezzo dell’autunno verso i primi di novembre. Il massimo splendore del satellite, infatti, viene riscontrato dai cinesi in un giorno compreso tra la metà di settembre e i primi di ottobre.

Ciò significa che talvolta la ricorrenza può ricadere addirittura in estate. Ma come è possibile che un evento associato alla metà di autunno possa essere celebrato, ad esempio, l’8 settembre? La risposta, come per altre feste cinesi, è da ricercare nel calendario di riferimento.

I cinesi, infatti, oltre al calendario gregoriano – quello, cioè, che usiamo abitualmente – utilizzano un calendario lunisolare. L’andamento dei giorni, quindi, non viene scandito dal solo movimento del sole, ma anche da quello della luna. Le date tra i due calendari, quindi, non possono coincidere.

Il grande intervallo di giorni in cui può ricadere la festività di metà autunno – nel 2021 si è svolta il 21 settembre -, ad esempio, è tale solo nel “nostro” calendario. In quello cinese, invece, si riferisce a una data ben precisa: il 15° giorno dell’8° mese lunare (农历八月十五). Ma cosa c’entra, però, la metà di autunno?

Anche in questo caso non dobbiamo pensare alla “nostra” stagione – che comincia con il rispettivo equinozio – bensì a quella cinese. Nel calendario lunisolare, infatti, l’autunno inizia nel 13° periodo solare (立秋), quando il sole raggiunge una longitudine celeste di 135° e termina alla fine del 18° periodo solare (霜降), quando arriva, invece, a 225°.

Ragionando con i nostri mesi, quindi, l‘autunno cinese ha inizio intorno al 7 agosto e termina verso il 7 novembre. In questo modo risulta evidente come la “metà autunno” non possa che ricadere tra settembre e ottobre.


I racconti leggendari

La venerazione per la luna in questa festività viene raccontata anche nella mitologia cinese con il personaggio di Chang’e (嫦娥), la dea della luna. Di questa ne esistono numerose varianti, per cui in questo articolo ho preferito sceglierne una.

In origine Chang’e era la moglie di Hou Yi (后羿), un arciere formidabile. Un giorno comparvero improvvisamente dieci soli nel cielo, causando grandi calamità naturali. Con la sua abilità, Hou Yi ne abbatté nove, lasciando che solo uno continuasse a splendere sulla Terra.

Per le sue azioni lodevoli, la Regina madre dell’ovest (西王母, Xīwángmǔ) premiò l’arciere con un elisir dell’immortalità, il quale lo diede in custodia a Chang’e. Hou Yi, inoltre, godeva della stima e dell’ammirazione anche del popolo, che andava da lui per apprendere la sua arte con arco e frecce.

Tra questi, però, c’era anche Pang Meng (逄蒙), un ottimo arciere che, invidioso della superiore abilità di Hou Yi, cercò di costringere Chang’e a consegnargli l’elisir. La donna, per evitare di assecondarlo, non poté far altro che bere lei stessa il filtro. Così facendo si sollevò da terra, volò sulla luna e divenne immortale.

Il marito, una volta rincasato, si rese conto che la moglie non c’era più e, disperato, gridò il suo nome alla luna, dalla quale apparve la figura di Chang’e. Quindi, in suo onore, preparò subito un tavolo per l’incenso, offrendole il miele e la frutta fresca che più prediligeva.

Leggenda di Chang'e e Hou Yi
Hou Yi vede Chang’e volare sulla luna

La madre della luna (月母), commossa da tale sentimento, permise a Hou Yi di ricongiungersi a Chang’e nelle notti di luna piena.


Tra i simboli della festa di metà autunno c’è anche il coniglio lunare!


Dove si festeggia

La festa della luna, come detto in precedenza, non viene celebrata nella sola Repubblica popolare, ma anche in altri Stati del sud-est asiatico, ognuno con delle proprie varianti. Restando nel solo territorio cinese, ad esempio, si festeggia anche a Hong Kong, Macao e Taiwan.


Per informazioni su questi territori, vi rimando agli articoli su Hong Kong, Macao e Taiwan!


Come visto per altre feste, non è scontato che in queste tre aree – soprattutto a Taiwan – si celebrino le ricorrenze previste nel Paese continentale. Questa, però, non ha una connotazione politica, per cui si celebra senza alcun problema anche nella Repubblica di Cina.


Tra gli eventi sicuramente assenti a Taiwan, troviamo la Giornata nazionale della Repubblica popolare cinese!


Si festeggia anche in Giappone con il nome di “otsukimi” (お月見, “guardare la luna“) e nelle due Coree con il nome di “chuseok” (추석, “sera d’autunno“).


Questi nomi e scritture vi sembrano poco familiari? Scoprite le differenze basilari della lingua cinese con il giapponese e con il coreano!


Restando sempre in Asia, troviamo questa festività anche in Cambogia, Laos, Vietnam, Singapore e Birmania, arrivando fino allo Sri Lanka e all’India. Al di fuori del continente, la festa della luna si celebra ufficialmente anche in diverse Chinatown nel mondo.


Ho parlato della nascita delle Chinatown nell’articolo sulla diaspora cinese!


Come si festeggia

La festa di metà autunno è un’occasione per ritrovarsi in famiglia, magari cenando all’aperto per ammirare meglio lo splendore della luna piena.

A tavola non potranno mancare le torte lunari (月饼, yuèbǐng), i dolci tipici di questa festività. Si tratta di tortini di pasta ripieni, tradizionalmente cotti al forno, la cui farcitura varia di regione in regione. I ripieni più classici sono le paste di semi di loto, di fagioli (dolci, ma non solo), di jojoba o la miscela di cinque tipi di frutta secca.

Torta lunare della festa di metà autunno
Torta lunare con pasta di semi di loto

Come per altre feste, anche in questa data si accendono le classiche lanterne luminose. Su di esse vengono scritti messaggi di buon auspicio per il futuro, e vengono appese, fatte volare in cielo o lasciate galleggiare nei fiumi.

Nelle strade, invece, si possono vedere altri festeggiamenti tipici non solo di questo evento: le danze del leone e del drago. In entrambi i casi il costume di una bestia si muove grazie a vari danzatori nascosti al suo interno – uno o due per la prima, diverse decine per la seconda – al ritmo di strumenti a percussione.

Infine, come nel racconto mitologico, si brucia dell’incenso in onore di Chang’e.


La festa di metà autunno, quindi, ha poco a che fare con la “nostra” stagione. Il tema principale della festività, invece, è la luna, la quale illumina la notte con la sua massima grandezza. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it