Festa di Qingming in Cina
Che cosa si celebra durante il Qingming festival? Quando e come si festeggia? Scopriamolo in questo articolo!

Il Qingming festival (清明节, qīngmíng jié) – o, per dirla all’italiana, festa di Qingming -, è una delle ricorrenze più antiche della Cina. Le prime celebrazioni, infatti, risalgono addirittura all’epoca della dinastia Zhou, circa 2.500 anni fa.

Si tratta anche di una delle più importanti, giacché viene riconosciuta come una delle “quattro feste tradizionali cinesi” insieme alla festa di primavera – comunemente nota come “capodanno cinese” -, alla festa delle barche drago e alla festa di metà autunno.

A livello ufficiale, però, il Qingming festival è diventato una festa nazionale nel calendario della Repubblica popolare cinese soltanto nel 2008. Nella Repubblica di Cina, invece, lo era già dal 1935 e lo è rimasta ancora oggi nel territorio di Taiwan.

Ma perché si festeggia il Qingming festival? Quando ricorre? Si celebra anche al di fuori della Cina? Cerchiamo di dare una risposta a queste domande.


Qingming festival

Quando si festeggia

Prima di scoprire “cosa” celebra il Qingming festival, vediamo “quando” si festeggia. Questa mia scelta non è casuale o per creare suspense, quanto piuttosto perché la risposta alla domanda è insita nel nome dell’evento. Già, ma cosa significa “Qingming”?

Letteralmente “chiaro e luminoso” – con riferimento alle belle giornate dopo l’inverno – 清明 è il nome del 5° periodo solare del calendario lunisolare cinese. Ha inizio quando il sole raggiunge una longitudine celeste di 15° e termina quando, invece, raggiunge i 30°.

Adattando questi dati al calendario gregoriano, scopriamo che il primo giorno del Qingming – quello che ci interessa – corrisponde al 15° giorno successivo all’equinozio di primavera o, più semplicemente, al 4 o al 5 aprile. Queste sono proprio le date in cui può ricadere l’omonima festa.

Le celebrazioni

In questo giorno, come anticipato nel titolo, si celebra il culto degli antenati. Per rendere omaggio ai propri cari scomparsi, oltre alle preghiere, l’usanza tipica prevede la pulizia delle tombe accompagnata dall’offerta, tra gli altri, di cibi, bevande, fiori e cartamoneta. Nel luogo di sepoltura, inoltre, vengono portati carta, incenso e petardi, i quali verranno poi bruciati.

Celebrazioni del qingming festival
Bambini celebrano il Qingming festival

La memoria per le persone che non ci sono più, però, non si limita solo ai propri familiari. Il ricordo, infatti, si estende anche ai personaggi più importanti nella storia della Cina come, ad esempio, capi di stato e primi ministri.

Ma le celebrazioni non riguardano solo la cura e l’omaggio alle tombe dei defunti. Ogni città può avere delle usanze tipiche locali ma, solitamente, si fanno volare in cielo aquiloni di varie forme e si piantano salici. Dato l’arrivo della bella stagione, inoltre, questa giornata di vacanza viene sfruttata per fare gite fuori porta con amici e parenti.

Dal punto di vista gastronomico, invece, il piatto tipico è il qingtuan (青团) anche se, a seconda della zona, può essere conosciuto con nomi diversi. Si tratta di palline verdi di riso glutinoso e artemisia cinese o orzo selvatico, ripiene di pasta di fagioli rossi o neri.

Piatto tipico del Qingming festival
Qingtuan

Dove si festeggia

Come detto, la festa di Qingming si celebra nella Cina continentale e a Taiwan. Restando nel territorio cinese, anche Hong Kong e Macao festeggiano questo evento.

Al di fuori del Paese, pur non avendo carattere ufficiale, viene rispettato dai cinesi in Singapore, Malesia, Thailandia, Vietnam e Indonesia. Celebrazioni simili, inoltre, si tengono nelle isole Ryukyu, arcipelago giapponese nella prefettura di Okinawa.


Il Qingming festival, quindi, un po’ come il nostro 2 novembre, è il giorno in cui si commemorano i defunti. Come indicato dal nome, si celebra proprio il giorno del Qingming, ossia il 4 o 5 aprile. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it