Su mustazzeddu è una squisita pizza sarda molto antica, creata, secondo la tradizione, dalle suore della chiesa della Madonna delle Grazie di Iglesias, per essere donata ai poveri come piatto unico perché ricca e saziante.
Su mustazzeddu, il piatto povero dei conventi d’Iglesias
Si tratta di una focaccia preparata essenzialmente con grano duro e lievito madre, ripiena di ingredienti semplici e genuini, facilmente reperibili anche dalle classi sociali più basse: pomodori, basilico, olio extravergine d’oliva e aglio.
Confuso spesso con la Prazzira, tipica di San Vito, quest’ultima viene tradizionalmente farcita invece con gli stessi ingredienti del Mustazzeddu, ma con in più le melanzane. In occasione di una tipica sagra del posto, si accompagna la focaccia con carne di capra.
Pratico anche da portare in giro durante le gite fuori porta e le escursioni, Su mustazzeddu è un ottimo pranzo al sacco e costituisce anche oggi un pasto completo, soprattutto se accompagnato da formaggi, affettati o arricchendo eventualmente il ripieno classico con qualche ingrediente proteico per renderlo maggiormente nutriente.
Un’esplosione di sapori ma allo stesso tempo ricco di semplicità, incontra i gusti di chiunque, grandi e piccini, e rappresenta un alimento evocativo di una tradizione culinaria del passato che ormai sta lentamente scomparendo.
Se volete venire in vacanza in Sardegna, non perdetevelo assolutamente! Si trova nei forni antichi iglesienti e cagliaritani, dove il tempo sembra essersi fermato, oppure sarete fortunati se troverete qualche anziana signora che lo sa fare secondo la tradizione: ad ogni morso tornerete bambini. Un comfort food davvero irrinunciabile.
Perché quindi non provare a prepararlo a casa?
La ricetta
Per prima cosa preparare l’impasto:
- in una ciotola sciogliete il lievito con metà acqua;
- aggiungete la farina, 15 grammi di sale, un cucchiaio di olio e impastate con la restante acqua;
- formate un composto omogeneo, liscio ed elastico;
- quando è pronto coprite e fate lievitare a 35 gradi per 3 ore (6 a temperatura ambiente) o comunque fino a quando raddoppierà il volume;
- dividete l’impasto in due parti e stendetele il più circolarmente possibile (con 1 cm di altezza) e lasciate riposare 30 minuti;
- tagliate i pomodorini a pezzetti, condite con olio, pepe, sale, basilico fresco tritato e lasciate scolare;
- posizionate i pomodori al centro dei tondi di pasta stesi;
- richiudete i bordi sul centro, lasciando a vista un po’ di pomodorini;
- cuocete in forno preriscaldato a 220 gradi per 30/40 minuti.
Su mustazzeddu è ottimo sia caldo che freddo.
Articolo pubblicato su Sardegna Live.
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Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
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