
Come usare i pomodori in cucina per valorizzarne le proprietà? In questa guida troverete informazioni in merito ai migliori metodi per conservarli, cucinarli e condirli, per mantenere inalterata la loro composizione. Seguiteci!
Come usare i pomodori in cucina?
Iniziamo rispondendo a una delle domande più frequenti riguardo ai pomodori: si conservano in frigo o a temperatura ambiente?
Come si conservano i pomodori?
Vi siete mai chiesti perché i pomodori del supermercato spesso siano insapori anche se maturi? Il motivo risiede nel fatto che questi frutti vengono raccolti immaturi, conservati nelle celle frigorifere per prolungarne la durata e poi fatti maturare con l’ossido di etilene; tuttavia, il freddo impedisce ai pomodori di sviluppare gli aromi inibendo particolari enzimi, che invece sono attivi a temperature ambientali (20°C).
A tal proposito, in uno studio del 2013 si è constatato che, nei pomodori conservati a 4°C per 30 giorni, il contenuto di composti volatili (responsabili dell’aroma) si era ridotto del 66%; tuttavia, conservarli in frigo fino a 7 giorni, per poi tenerli fuori 24 ore prima di consumarli, potrebbe ripristinare l’attività enzimatica e lo sviluppo degli aromi.
Dunque, come preservare le note aromatiche dei pomodori senza farli guastare?
Ecco i consigli per conservare bene i pomodori:
- acquistate pomodori di stagione a km 0, per essere sicuri che non siano stati conservati in cella per lunghi periodi (tenete presente che il periodo di raccolta va da luglio ad agosto);
- lasciateli maturare fuori dal frigo se sono ancora acerbi per far sviluppare l’aroma;
- ae sono già maturi, e non riuscite a consumarli subito, conservateli in frigo. Sarebbe veramente brutto buttarli, giusto? Ricordate di consumarli entro 7 giorni, per non bloccare irreversibilmente gli enzimi, e di tenerli fuori 24 ore prima di mangiarli, affinché venga riprostinato l’aroma.
Meglio i pomodori crudi o cotti?
È un dubbio che ci assale spesso quando si tratta di vegetali, perché la cottura abbatte alcune sostanze sensibili al calore come la vitamina C; tuttavia, vi sorprenderà sapere che, nel caso dei pomodori, la cottura può addirittura favorire l’assimilazione delle sostanze benefiche. Tra queste il licopene – un potente antiossidante – che grazie alla cottura si libera dalla matrice alimentare, rendendosi disponibile per l’assorbimento nell’intestino; la stessa cosa accade quando i pomodori vengono frullati.
Quindi, meglio crudi o cotti?
Nel contesto di una dieta equilibrata, i pomodori dovrebbero essere consumati sia crudi e sia cotti:
- crudi perché conservano i principi nutritivi (potete preparare il succo di pomodoro per aumentarne l’assorbimento);
- cotti perché:
- migliorano l’assorbimento del licopene e degli altri carotenoidi, potenti antiossidanti;
- sono un condimento leggero e gustoso, adatto anche ai diabetici e a chi vorrebbe perdere peso.

Meglio i pomodori al naturale o con olio?
Ecco un altro dilemma, soprattutto per chi ha paura d’ingrassare. In realtà, l’olio extravergine d’oliva non dovrebbe mancare nell’alimentazione, anche se si mira alla perdita di peso; infatti, oltre a essere ricco di antiossidanti e grassi buoni, l’olio evo estrae i carotenoidi (solubili nei grassi) facilitandone l’assorbimento intestinale.
Lo studio
A tal riguardo, un gruppo di ricercatori ha confrontato gli effetti a breve termine del pomodoro crudo, del sugo, del sugo con olio d’oliva e del placebo, sul colesterolo e sui marker dell’infiammazione nel sangue. Lo studio ha coinvolto 40 volontari sani, suddivisi in 4 gruppi, che hanno assunto random gli alimenti suddetti in 4 giorni diversi, a distanza di un mese ciascuno. L’olio d’oliva era raffinato, quindi non extravergine, in modo da escludere che gli effetti fossero ascrivibili ai pomodori.
Ebbene, dallo studio è emerso che:
- i pomodori hanno ridotto il colesterolo e l’infiammazione in modo significativo rispetto al placebo;
- la riduzione era maggiore per il sugo all’olio d’oliva, seguito dal sugo senza olio e, infine, dai pomodori crudi.
In conclusione, questi risultati suggeriscono che l’aggiunta di olio aumenta i benefici dei pomodori sull’apparato cardiocircolatorio, giacché facilita l’assorbimento degli antiossisanti liposolubili.
Quanto olio extravergine per condire i pomodori?
L’olio extravergine di oliva apporta dei benefici, ma bisogna comunque usarlo con criterio. Le quantità consigliate sono di 4 cucchiaini per gli uomini e 3 cucchiaini per le donne, da ripartire tra verdure, primi e secondi, in un singolo pasto.
E con questo è tutto, cari lettori. Ora che sapete come usare i pomodori in cucina, perché non date un’occhiata alle loro proprietà? Basta cliccare sul seguente link: “Pomodori: valori nutrizionali e proprietà“. Alla prossima!
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Bibliografia e sitografia
- To Refrigerate, Or Not To Refrigerate? – The Chemistry of Tomatoes
- Lycopene metabolism and its biological significance. The American Journal of Clinical Nutrition (2012).
- Tomato Sauce Enriched with Olive Oil Exerts Greater Effects on Cardiovascular Disease Risk Factors than Raw Tomato and Tomato Sauce: A Randomized Trial. Nutrients (2016).
- Dalle calorie alle molecole del Dr. Pier Luigi Rossi.

Giornalista e blogger con un passato da farmacista.
Sono una delle fondatrici del sito e curo la sezione editoriale.
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