
L’aglio è una delle spezie più antiche e usate al mondo. In questo articolo vi racconteremo alcune curiosità storiche e approfondiremo le proprietà nutritive, gli usi nella medicina popolare e in cucina. Seguiteci!
Allium sativum: l’identikit
Benché il gusto dell’aglio sia piuttosto divisivo – o si ama o si odia -, ciò su cui tutti possiamo essere d’accordo è la sua importanza storica; infatti, fin dai tempi antichi è usato sia come alimento, sia come medicina, e i primi riferimenti si ritrovano in alcune tavolette sumeriche datate 2.600-2.100 a.C.
Nell’antico Egitto la sua diffusione crebbe a dismisura e lo storico Erodoto scriveva (nel 450 a.C.) che gli schiavi ricevevano razioni abbondanti di aglio, cipolla e rafano, affinché venissero protetti dalla febbre durante l’edificazione delle piramidi; in vent’anni, sono stati spesi 1.600 talenti (circa 10 milioni di dollari) per fornire questa dieta a 360.000 persone.
Dunque, nella terra del Nilo, l’aglio era considerato una vera e propria cura, tanto da essere inserito fra gli 800 rimedi del papiro di Ebers, e quest’uso si mantenne nei secoli a venire, giacché nel Medioevo i monaci benedettini lo coltivavano perché lo ritenevano utile contro le malattie infettive e ci sono testimonianze del suo impiego nelle pestilenze.
Tutt’oggi è usato nelle medicine popolari di vari Paesi come la Cina, che è anche il massimo produttore mondiale, con 13.664.069 tonnellate annuali, e in fitoterapia, sotto forma di specifici integratori a base di olio o polvere di aglio. Di questi aspetti ci occuperemo più avanti, dopo un breve identikit della pianta!

Caratteristiche botaniche
L’aglio è il bulbo (ossia, il fusto sotterraneo modificato) dell’Allium sativum: un’erba originaria dell’Asia centrale che, quando coltivata, ha un ciclo di vita annuale; la famiglia di appartenenza è quella delle Amarillydaceae, la stessa della cipolla (Allium cepa) e del porro (Allium ampeloprasum).
I bulbi si raccolgono a 5-6 mesi dalla semina, che avviene a novembre o a febbraio, poi vengono fatti essiccare al sole per due giorni e conservati, in luoghi freschi e ombreggiati, appesi al soffitto. Le “capocchie” (termine gergale con cui si definiscono i bulbi) sono avvolte da una tunica e formate da 6-26 spicchi in media; a sua volta, ogni spicchio è circondato da una pellicola secca bianca, rosa o rossa, a seconda delle cultivar considerate.
Per esempio, in Italia, tra le varietà più pregiate sono annoverate l’aglio di Voghiera e l’aglio bianco polesano, entrambe a marchio DOP, l’aglio rosso di Sulmona e l’aglio rosso di Proceno, entrambe a marchio PAT.

Valori nutrizionali dell’aglio
Se vi dicessimo che l’aglio è ricco di vitamine e sali minerali – sebbene in misura variabile in base alle cultivar e alle condizioni di crescita – molto probabilmente non rimarreste sorpresi, giacché tutte le spezie sono note per queste caratteristiche nutrizionali e l’aglio non fa eccezione!
Tra gli elementi essenziali spiccano:
- potassio e magnesio, importanti per il lavoro delle cellule muscolari e nervose;
- calcio e fosforo, fondamentali per ossa sane;
- rame e manganese, ad azione antiossidante.
Le vitamine sono rappresentate soprattutto dalla vitamina C, anch’essa antiossidante, e dalle vitamine del gruppo B, che intervengono in varie reazioni metaboliche. Per i più curiosi, di seguito riportiamo la tabella nutrizionale.
Energia |
149 kcal |
Acqua |
58,6 g |
Proteine |
6,36 g |
Grassi |
0,5 g |
Carboidrati |
33,1 g di cui:
|
Vitamine |
|
Sali minerali |
|
Oltre ai nutrienti succitati, i bulbi contengono lo 0,5-1% di composti sulfurei come l’alliina, da cui si ottengono – schiacciando o tritando gli spicchi – l’allicina, che conferisce aroma e proprietà, e i suoi derivati, responsabili di effetti non proprio gradevoli!
Effetti indesiderati dell’aglio
Tra i motivi più comuni che spingono le persone a rinunciare all’aglio vi è l’alitosi, causata dalla scomposizione dell’allicina in sostanze maleodoranti che vengono eliminate con le urine, il sudore e il respiro; pensate che una di queste sostanze – l’allil metil solfuro – viene eliminata così lentamente che i suoi effetti possono durare fino a un giorno!
Come contrastare l’alitosi da aglio?
Recenti studi suggeriscono che alimenti come il latte, le mele, gli spinaci, la menta e il prezzemolo, possano neutralizzare l’alito cattivo grazie a proteine enzimatiche che decompongono le sostanze sulfuree incriminate.
Per approfondimenti, vi rimandiamo all’articolo: “Alitosi: cause e rimedi per l’alito cattivo“.
Altri effetti indesiderati
Oltre all’alitosi, il consumo di aglio può causare:
- allergie, scatenate dalle proteine dell’aglio;
- nausea e pesantezza di stomaco, perché i composti sulfurei irritano le mucose gastriche;
- meteorismo e flatulenza, perché i composti sulfurei aumentano la produzione di gas da parte dei batteri intestinali.
L’aglio nella medicina popolare
Come affermato nell’incipit, l’aglio è usato a scopo curativo fin dall’antichità e nella medicina popolare è indicato contro le infezioni, per abbassare la pressione e il colesterolo nel sangue. Considerati questi usi, la ricerca si è mossa per comprendere se fossero fondati ma tutt’oggi, nonostante la grossa mole di evidenze, non è possibile trarre conclusioni definitive riguardo ai suoi effetti a causa della qualità medio-bassa degli studi.
Nonostante ciò, inserire l’aglio nella dieta può comunque apportare dei benefici perché grazie al suo aroma, un po’ come tutte le spezie, placa la brama di salato e può aiutare a ridurre il sale, con effetti positivi sulla pressione e il peso corporeo.
Per approfondimenti, leggete l’articolo: “Ridurre il sale nella dieta: la guida per usarne meno“.
Ricette con l’aglio
Concludiamo la nostra guida sull’aglio con un paio di ricette gustose e semplici da realizzare! Abbiamo scelto per voi: un antipasto glucidico (cioè, a prevalenza di carboidrati) e un secondo proteico, in modo da ottenere un menù bilanciato. Vediamoli!
Bruschette aglio e pomodori
Per preparare questo antipasto semplice e sfizioso, occorrono pochi ingredienti.
Ingredienti
Procuratevi:
- 8 fette di pane (tipo ciabatta);
- 4 spicchi di aglio bianco;
- 150 g di pomodori freschi (tipo ciliegino);
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva;
- basilico fresco (poche foglie);
- sale iodato (poco, ci pensano gli aromi a insaporire);
- pepe q.b.
Preparazione
Le bruschette si preparano coosì:
- in una ciotola mettete i pomodori a pezzetti, l’aglio a fettine, basilico, sale, olio e mescolate il tutto;
- fate abbrustolire le fette di pane, ambo i lati, in forno;
- disponete il condimento sulle fette abbrustolite e completate con una spolverata di pepe.
Et voilà, il gioco è fatto!

Cosce di pollo all’aglio
Vediamo subito cosa ci occorre per preparare questo secondo a base di pollo, una carne bianca che può essere consumate fino a 2 volte alla settimana secondo le linee guida della dieta mediterranea.
Ingredienti
Procuratevi:
- 4 cosce di pollo;
- 4 spicchi di aglio bianco;
- 50 g di brodo di pollo;
- vino bianco e brandy (20 g ciascuno);
- 5 cucchiai di olio evo;
- alloro (poche foglie);
- rosmarino (un rametto);
- sale iodato (poco, ci pensano gli aromi a insaporire);
- pepe q.b.
Preparazione
A questo punto, procedete così:
- innanzitutto, salate e pepate le cosce di pollo;
- poi disponetele in una padella dove avete già fatto scaldare l’olio insieme all’aglio;
- fate rosolare le cosce su entrambi i lati, quindi aggiungete brodo, vino, brandy e aromi;
- coperchiate e face cuocere a fuoco lento per 40 minuti, mescolando ogni tanto per non fare attaccare il contenuto.
Servite a tavola con un’abbondante porzione di verdure crude ricche di fibre, vitamine e sali minerali.

E con questo è tutto, cari lettori, alla prossima!
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Bibliografia e sitografia
- “Come si coltiva l’aglio?” dal sito ortodacoltivare.it
- Fitoterapia razionale – Scienza e piante medicinali (Mattioli 1885)
- The chemistry of garlic – Compound Interest
- Valori nutrizionali (USDA).
- Nutrients: “Chemical Constituents and Pharmacological Activities of Garlic (Allium sativum L.): A Review” (2020).
- Experimental and Therapeutic Medicine: “Garlic lowers blood pressure in hypertensive subjects, improves arterial stiffness and gut microbiota: A review and meta-analysis” (2020).
- Wiley Online Library: “Effect of Garlic on Blood Pressure: A Meta‐Analysis” (2015).
- Cochrane Collaboration: “Garlic for Hypertension” (2012).
- Nutrition Reviews: “Effect of Garlic on Serum Lipids: An Updated Meta-Analysis” (2013).
- Cochrane Collaboration: “Garlic for the common cold” (2014).

Giornalista e blogger con un passato da farmacista.
Sono una delle fondatrici del sito, di cui curo la parte editoriale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it