
Tra i tanti frutti che la natura ci offre in estate ci sono anche le albicocche. In questo articolo ve le faremo conoscere da vicino, parlandovi dei valori nutrizionali, delle proprietà e degli usi in cucina. Seguiteci!
Albicocche: l’identikit
L’albicocca è il frutto di Prunus armeniaca, un albero che appartiene alla grande famiglia delle Rosaceae, e quindi parente di mandorle, ciliegie e pesche. Dal punto di vista botanico, è una drupa di 3,5-6 cm di diametro con una buccia sottile, vellutata e di colore giallo arancio, fino al rosso, che aderisce a una polpa carnosa (del medesimo colore) attorno a un unico seme legnoso.
Come tanti altri frutti sembra che l’albicocca sia originaria della Cina – dove tuttora esistono varietà selvatiche – e si sia spostata verso ovest, dapprima nei Paesi dell’Asia centrale come l’Armenia (da cui Prunus armeniaca) e poi nei Paesi del Mediterraneo grazie agli Arabi (infatti “albicocca” deriva dall’arabo “al-barqūq”). Oggi i principali produttori sono proprio i Paesi dell’Asia centrale, con la Turchia al 1° posto (846.606 t), l’Uzbekistan al 2° (536.544 t) e l’Iran al 3° (329.638 t).
In Italia – che al 2019 rappresentava il 4° produttore mondiale con 272.990 t all’anno – esistono numerose varietà del frutto, che viene raccolto in un periodo che va da maggio per le varietà precoci e molto precoci, come Pindos e Tyrinthos. a luglio per quelle tardive, come la Reale di Imola. Nel mezzo ce ne stanno molte altre, tra cui le Diavole e le Preole della Campania.
Valori nutrizionali e proprietà
Questi frutti estivi sono poco calorici e ricchi di acqua, infatti contengono rispettivamente 48 kcal e 86,4 g di acqua per 100 grammi. Buono anche il contenuto di vitamine e sali minerali, anche se non quanto altri frutti: tra le vitamine spiccano la vitamina C e la provitamina A, ad azione antiossidante, mentre tra i sali minerali spicca il potassio, che abbassa la pressione sanguigna, riduce i crampi e l’affaticamento muscolare.
La ricchezza di potassio e la carenza di sodio rendono le albicocche degli ottimi alleati in caso d’ipertensione, mentre le fibre e un tenore di zuccheri basso le rende adatte anche alla dieta dei pazienti in sovrappeso, con diabete o sindrome metabolica (a tal proposito, vi consigliamo di leggere: “Frutta per il diabete: consigliata e sconsigliata“). Qui di seguito riportiamo i valori nutrizionali al completo.
Energia |
48 kcal |
Acqua |
86,4 g |
Proteine |
1,4 g |
Grassi |
0,39 g |
Carboidrati |
11,24 g di cui:
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Vitamine |
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Sali minerali |
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Ma i benefici di questi frutti non si limitano a quelli nutrizionali! Come accennato poc’anzi, infatti, essi sono ricchi di β-carotene (come lascia intendere il colore) che, da un lato, viene convertito in vitamina A (perciò è detto “provitamina A”), importante per le funzioni visive e le difese immunitarie, e dall’altro si accumula nella pelle, proteggendola dai raggi UV grazie ai suoi effetti antiossidanti, motivo in più per includerli nella dieta estiva.
A proposito di protezione solare, vi consigliamo di leggere: “Fotoprotezione: dalla tavola alla spiaggia“.
Le albicocche nella dieta
In base alle linee guida della Dieta Mediterranea, le albicocche (un po’ come tutti i frutti) possono essere consumate tutti i giorni, anche più volte al giorno, purché non si esageri perché possono avere effetti lassativi.
Nessun problema per chi ha problemi con la glicemia, poiché il loro indice glicemico – la capacità di alzare la glicemia rispetto al glucosio – è molto basso (IG = 30); tuttavia, è bene chiedere al medico per sapere quante mangiarne in tutta sicurezza.
Il miglior consumo che se ne possa fare è allo stato fresco: potete mangiarne 1 o 2 se sono molto piccole a colazione, insieme a uno yogurt, 4-5 noci e una bevanda non zuccherata (come tè verde o caffè) per favorire le funzioni intestinali; oppure nel pomeriggio insieme a una bevanda fresca e senza zucchero, come il karkadè o il succo di pomodoro.
Nelle occasioni speciali, potete consumarle essiccate o sciroppate (meglio di no se siete diabetici!) e se ne avete in abbondanza, ma non volete farle deperire, potete preparare una gustosa confettura. Di seguito vi proponiamo la ricetta!
Confettura di albicocche
La confettura di albicocche è ottima per realizzare dolci di vario tipo, quali crostate e cornetti, ma anche da spalmare sulle fette biscottate integrali a colazione. Ma ora, vediamo l’occorrente!
Ingredienti
Per prepararla vi occorrono:
- 2 kg di albicocche;
- 500 g di zucchero;
- il succo di 1 limone.
Procedimento
- Innanzitutto scegliete albicocche mature ma senza macchie scure, che potrebbero creare qualche noia durante la preparazione.
- Lavatele e asciugatele con un panno da cucina, dopodiché tagliatele a metà, privatele del seme e affettatele.
- Mettete le fette in una terrina, aggiungete lo zucchero e il succo di limone filtrato, poi fate riposare il tutto in frigo per 12 ore coperto con la pellicola.
- Trascorse le 12 ore, fate cuocere le albicocche in una pentola, mescolando di tanto in tanto e togliendo la schiuma se dovesse formarsi.
- Spegnete la fiamma quando la confettura sarà compatta (in genere ci vogliono 30 minuti), dopodiché ripartitela nei vasetti di vetro sterilizzati lasciando 1 cm di spazio vuoto, tappateli e metteteli a bagnomaria per 20 minuti da quando l’acqua inizierà a bollire per creare il sottovuoto.
- Se è avvenuto correttamente, schiacciando al centro del tappo non sentirete “click-clack”.
Et voilà, il gioco è fatto!

Alcuni consigli:
- aspettate almeno 2-3 settimane prima di consumare la confettura, così sarà più saporita;
- una volta aperto il barattolo, conservatelo in frigo e consumatelo in 3-4 giorni al massimo;
- conservate i barattoli chiusi al riparo dalla luce e dal calore e consumate la confettura ento 3 mesi.
E con questo è tutto, cari lettori! Alla prossima!
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Bibliografia e sitografia
- Valori nutrizionali (USDA).
- Produzione nel 2019 (FAOSTAT).
- PMC: “Production, pomological and nutraceutical properties of apricot” (2019).

Blogger e giornalista, ho collaborato con L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it