Nespole sul tavolo di legno

Breve guida alle nespole

Le nespole sono i frutti di Raphiolepis bibas, un albero sempreverde originario della Cina centro-meridionale, chiamato anche Crataegus bibas o Eriobotrya japonica; la famiglia di appartenenza è quella delle Rosaceae, la stessa delle mele, pesche, albicocche, ciliegie e mandorle.1 In Europa si diffuse e crebbe in popolarità a partire dal XIX secolo, soppiantando il nespolo comune (suo cugino Crataegus germanicum) che tuttora cresce in Europa centrale e Italia settentrionale.

Oggi R. bibas è naturalizzato in più di trenta Paesi sparsi nel mondo, compresa l’Italia, e viene sfruttato come pianta ornamentale ma soprattutto come albero da frutto. Le nespole maturano tra maggio e giugno e sono apprezzate per la polpa succosa, dolciastra o lievemente acidula, ma anche per i semi, usati per preparare il nespolino (un liquore simile all’amaretto e al nocino) in alcune regioni italiane.

Varietà di nespola

Vista e considerata la diffusione massiva delle nespole, è normale che ne esistano numerose varietà. Tra le più importanti annoveriamo:

  • Mogi e Tanaka, entrambe giapponesi, ideali per il nespolino grazie al basso contenuto di cianuro nei semi;
  • Precoce di Palermo, Gigante rossa di Ciaculli e Nespolone gigante di Trabia, ottime fresche o sotto forma di gelatine e confetture;
  • Champagne ed Early red, anch’esse coltivate per la polpa.

Valori nutrizionali delle nespole

Le nespole sono frutti poco calorici (infatti 100 grammi apportano 47 kcal) che contengono principalmente:

  • acqua e fibre, soprattutto solubili, che regolano le funzioni intestinali;
  • potassio e magnesio, essenziali per il lavoro delle cellule muscolari e nervose, oltre che per normali valori di pressione;
  • vitamina C e provitamina A, dagli effetti antiossidanti.

Segue la tabella nutrizionale con i valori completi.2

Valori nutrizionali per 100 grammi (USDA).
Energia
47 kcal
Acqua
86,7 g
Proteine
0,43 g
Grassi
0,2 g
Carboidrati
  • 12,1 g totali
  • 1,7 g fibre
Vitamine
  • acido ascorbico (C): 1 mg
  • niacina (B3): 0,18 mg
  • vitamina A (RAE): 0,076 mg
  • riboflavina (B2): 0,024 mg
  • tiamina (B1): 0,019 mg
  • acido folico (B9): 0,014 mg
Sali minerali
  • potassio: 266 mg
  • fosforo: 27 mg
  • calcio: 16 mg
  • magnesio: 13 mg
  • sodio: 1 mg
  • ferro: 0,28 mg

Proprietà delle nespole

Oltre ai nutrienti succitati, la buccia e la polpa sono ricche di acidi fenolici e polifenoli,3 che secondo le evidenze sperimentali conferiscono alle nespole le seguenti proprietà.

1) Proprietà citotossiche 

Da un test in provetta di Bushra Alwashi, Università di Baghdad, è emerso che il succo di nespola riduce la sopravvivenza delle cellule tumorali senza arrecare danni a quelle sane. Le analisi hanno rivelato una maggiore sensibilità delle cellule tumorali della cervice uterina, rispetto a quelle del rabdomiosarcoma, legata alla stimolazione di enzimi detossificanti (glutatione-S-transferasi) da parte delle sostanze polifenoliche.

2) Proprietà ipolipidemizzanti

I risultati di un recente studio sui topi4 hanno evidenziato le potenzialità degli estratti di buccia nell’iperlipidemia (colesterolo e trigliceridi elevati). Dopo 45 giorni di trattamento con 200 mg/kg al giorno di estratto, Mokhtari e colleghi (University Mohamed I, Marocco) hanno riscontrato una riduzione significativa dei:

  • trigliceridi, colesterolo totale e rapporto LDL/HDL nel plasma;
  • trigliceridi e colesterolo totale nel fegato e nel tessuto adiposo, dovuta all’aumentata eliminazione per via biliare e fecale;
  • danni da radicali liberi nel fegato e delle sue dimensioni.

Alla base di tali effetti, la capacità degli acidi fenolici d’interferire con gli enzimi e i geni convolti nel metabolismo dei grassi (HMG-CoA reduttasi, PPAR, etc.).

3) Proprietà ipoglicemizzanti

In un test di Shafi e colleghi (2019), il trattamento con un estratto alcolico di nespola ha ridotto la glicemia nei ratti diabetici. Gli autori ascrivono tale effetto ai polifenoli, che potrebbero agire stimolando il rilascio d’insulina o aumentando la sensibilità delle cellule alla sua azione. Anche nello studio sui topi citato in precedenza, gli autori hanno riscontrato una riduzione della glicemia oltre agli effetti ipolipidemizzanti.

Consigli e ricette

Il consumo delle nespole s’inserisce nel contesto di una dieta equilibrata, che prevede – secondo le linee guida dell’OMS – il consumo di 400-600 g di frutta e verdura al giorno per proteggere il cuore e il cervello.

Le nespole si possono mangiare al naturale, meglio con la buccia (ricca di carotenoidi) se non trattate, ma anche nei frullati e nelle macedonie. Considerata la regola delle 5 porzioni giornaliere (3 di frutta e 2 di verdura)5, se ne possono consumare fino a 300 g da distribuire tra colazione, spuntino di metà mattina e merenda pomeridiana.

Se ne avete tante potete preparare la confettura, che esce molto bene data l’abbondanza di pectine (gelificanti della frutta). Di seguito trovate la ricetta.

Confettura di nespole

Questa confettura si può gustare a colazione nel più classico dei modi (sulle fette biscottate col burro) oppure nel tagliere di formaggi, perché il suo sapore acidulo si sposa bene con i formaggi freschi e/o grassi.

Ingredienti:
  • 1,5 kg di nespole;
  • 600 g di zucchero;
  • 1 mela;
  • il succo di 1 limone.
Preparazione:
  1. innanzitutto lavate e sbucciate le nespole, togliete i semi e tagliate la polpa a pezzetti;
  2. fate lo stesso con la mela e poi mettete in una ciotola tutta la frutta, lo zucchero e il succo di limone;
  3. lasciate macerare in frigo per qualche ora;
  4. dopodiché trasferite il composto in un pentolino antiaderente e fate cuocere a fiamma bassa per 30-40 minuti, mescolando di tanto in tanto affinché non si attacchi;
  5. per accertarvi che la confettura sia pronta, mettetene un po’ su un piattino e inclinatelo: se non cola ha raggiunto la giusta consistenza;
  6. a questo punto ripartite la confettura nei vasetti sanificati lasciando 1 cm di spazio vuoto;
  7. tappate i vasetti e immergeteli a bagnomaria;
  8. dovranno rimanere per 20 minuti da quando l’acqua inizia a bollire per ottenere il sottovuoto (se è avvenuto correttamente non sentirete click-clack premendo sul tappo);
  9. la confettura così ottenuta si potrà conservare in dispensa anche per un anno;
  10. invece, una volta aperto, il vasetto si conserva in frigo per qualche giorno.
Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche la guida su cosa mangiare in estate.

Riferimenti bibliografici:
  1. Liu BB, Wang YB, Hong DY, Wen J. A synopsis of the expanded Rhaphiolepis (Maleae, Rosaceae). PhytoKeys. 2020 Aug 3;154:19-55. DOI: 10.3897/phytokeys.154.52790. PMID: 32848498; PMCID: PMC7419340;
  2. valori nutrizionali (USDA);
  3. Ruaa M. Ibrahim. A review on active constituents and pharmacological effects of Eriobotrya japonica lindl. Iraqi J Pharm Sci, Vol.30(1) 2021 Eriobotrya Japonica. DOI: https://doi.org/10.31351/vol30iss1pp41-55;
  4. Imane Mokhtari, Mohammadine Moumou, Mohamed Harnafi, Dragan Milenkovic, Souliman Amrani, Hicham Harnafi. Loquat fruit peel extract regulates lipid metabolism and liver oxidative stress in mice: In vivo and in silico approaches. Journal of Ethnopharmacology, Volume 310, 2023, 116376, ISSN 0378-8741. DOI: 10.1016/j.jep.2023.116376;
  5. Fondazione Veronesi: “Frutta e verdura: ogni giorno 5 porzioni e 5 colori“.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente. 

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it