Guida completa alla xerosi cutanea
Nel corso della vita (chi più, chi meno) tutti facciamo i conti con la pelle secca: quella che in gergo medico si definisce “xerosi cutanea”, infatti, si manifesta per una miriade di fattori legati alla genetica, allo stile di vita, a processi fisiopatologici e all’ambiente.1 Spesso è percepita più come un problema estetico che di salute, ma è meglio non trascurarla per evitare inutili fastidi e complicanze. Scopriamone sintomi, cause e rimedi!
Sintomi e cause della xerosi cutanea
La xerosi o secchezza cutanea è una condizione molto comune caratterizzata da sintomi e segni facilmente riconoscibili, ovvero:
- tensione cutanea, cioè la sensazione di pelle che tira, e il prurito che ne consegue;
- bruciore, avvertito a causa della maggior sensibilità agli stimoli;
- colorito spento, pallido o grigiastro;
- ruvidezza, ispessimento e desquamazione, causati dall’accumulo di cellule morte (corneociti);
- arrossamenti, screpolature e ragadi che possono infettarsi se non curate.
Benché la xerosi possa interessare tutto il corpo, le zone più colpite sono quelle esposte agli agenti esterni e meno oleose, ovvero:
- mani e piedi;
- gomiti e ginocchia;
- viso, soprattutto contorno occhi e labbra.
Funzione barriera e idratazione cutanea: un binomio imprescindibile
I sintomi succitati si manifestano quando la pelle perde la funzione barriera e, di conseguenza, la capacità di mantenere livelli adeguati d’idratazione.
In condizioni normali, la pelle si comporta come una vera e propria barriera fisica: da un lato, sbarra l’accesso a microrganismi e sostanze estranee; dall’altro, impedisce la perdita di acqua grazie alla matrice lipidica, una sostanza grassa che sigilla lo strato più esterno dell’epidermide (strato corneo) come il cemento in un muro di mattoni.
La matrice intrappola l’acqua tra le sue lamelle di ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi, mentre il fattore naturale d’idratazione composto da aminoacidi, acido lattico, acido pirrolidon carbossilico (PCA) e urea, la trattiene nei corneociti (i mattoni del nostro muro).
Ricopre la barriera, un mantello protettivo formato da sebo e sudore, il cosiddetto film idrolipidico, che ha il compito di mantenere il pH fisiologico della pelle (leggermente acido) e così la sua integrità.
I fattori che causano la pelle secca
Chiarito il ruolo della barriera cutanea per una buona idratazione, quali sono i fattori che la compromettono? Ecco le numerose cause della pelle secca:
- clima (freddo o caldo secco, esposizione alla luce solare intensa);
- cura della pelle (detersione troppo frequente o con acqua molto calda, prodotti sbagliati);
- occupazione (contatto con sostanze irritanti, quali detersivi, solventi e tinte, a casa o al lavoro);
- dieta (carenze nutrizionali, poca acqua e molte bevande a base di alcol o caffeina);
- farmaci (diuretici, retinoidi, cortisonici, contraccettivi, ipolipidemizzanti);
- malattie (psoriasi, dermatite, micosi, diabete, celiachia, tumori);
- fluttuazioni ormonali (gravidanza, menopausa, andropausa);
- genetica ed età avanzata.
Questi fattori possono seccare la pelle alterando la matrice lipidica, le dimensioni e il numero dei corneociti, la produzione del fattore d’idratazione naturale o del film idrolipidico. Per fortuna, in buona parte dei casi è possibile riportare la pelle al suo naturale equilibrio senza troppi sforzi. Vediamo in che modo!
Rimedi per la pelle secca
Prendersi cura della pelle secca non è pura vanità, ma è fondamentale per prevenire infiammazioni e infezioni cutanee causate da microrganismi o allergeni penetrati attraverso la barriera danneggiata. I rimedi antixerosi includono la modifica dello stile di vita e la cura della pelle. Approfondiamo la questione!
Modifica dello stile di vita
Dal momento che lo stile di vità può favorire o far peggiorare i sintomi della pelle secca, cambiare abitudini è indispensabile per risolvere il problema.
Alimentazione:
- bevete almeno 1,5 litri di acqua minerale al giorno per reintegrare le perdite;
- limitate gli alcolici e le bevande a base di caffeina, perché causano disidratazione;
- sì a infusi e tisane, purché tiepidi e senza caffeina;
- limitate gli alimenti che possono peggiorare il prurito, come le spezie e il cioccolato;
- consumate cibi ricchi di nutrienti che fanno bene alla pelle, quali:
- frutta secca e pesce azzurro ricchi di zinco, vitamina B3, grassi omega-6 e omega-3;
- uova e ortaggi gialli ricchi di vitamina A e provitamina A.
Abbigliamento:
- indossate capi di cotone ed evitate quelli di lana per non peggiorare l’irritazione;
- evitate vestiti troppo attillati che potrebbero sfregare la pelle;
- indossate guanti protettivi in cotone nei mesi freddi.
Altri consigli:
- indossate i guanti (eventualmente anallergici) durante le attività che prevedono il contatto con detersivi, tinte o altre sostanze irritanti;
- evitate di esporvi al sole nelle ore più calde;
- non state in ambienti riscaldati e secchi (basta usare l’umidificatore d’aria).
Cura della pelle
La skincare della pelle secca comincia da una detersione efficiente ma delicata e prosegue con l’applicazione di prodotti capaci di calmare eventuali irritazioni, reidratare e reintegrare i grassi di barriera.
Detersione:
- massimo due lavaggi al giorno, mattina e sera;
- se fate il bagno, non state immersi per più di 5 minuti e non usate bubble bath;
- lavatevi sempre con l’acqua tiepida;
- non frizionate la pelle quando vi asciugate, bensì tamponatela delicatamente;
- usate detergenti oleosi che solubilizzano lo sporco, senza rimuovere del tutto il film idrolipidico.
Prodotti per la pelle secca:
- reidratanti – contengono glicerolo, urea e altri componenti del fattore naturale d’idratazione che trattengono l’acqua nello strato corneo;
- reintegranti lipidici – contengono sostanze grasse come le ceramidi, che riparano la matrice lipidica, e gli oli vegetali, che ripristinano il mantello protettivo;
- emollienti – contengono vitamina E, bisabololo, acido glicirrizico (l’attivo della liquirizia) e tannini che calmano le irritazioni;
- occlusivi – contengono oli minerali e siliconi ad azione impermeabilizzante; si usano quando la pelle è già idratata (altrimenti possono seccarla ulteriormente) per proteggerla dalle intemperie.
Questi prodotti dovranno essere applicati tutti i giorni, anche più volte al giorno, per ripristinare l’integrità di barriera e l’idratazione.
Consigli di lettura
Per maggiori approfondimenti vi rimandiamo all’articolo sull’urea per la cura della pelle: proprietà e indicazioni.
Riferimenti bibliografici:
- Augustin M, Wilsmann-Theis D, Körber A, Kerscher M, Itschert G, Dippel M, Staubach P. Diagnosis and treatment of xerosis cutis – a position paper. J Dtsch Dermatol Ges. 2019 Nov;17 Suppl 7:3-33. DOI: 10.1111/ddg.13906. PMID: 31738016.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.
Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it