Ceramidi nei cosmetici, immagine generata da Google Gemini.

La guida per un uso consapevole

Le ceramidi sono grassi che contribuiscono in modo determinante alla funzione barriera della pelle e la loro carenza o alterazione può causare la comparsa di secchezza e malattie associate. In questa guida, vedremo in dettaglio a cosa servono e in quali casi possono esserci d’aiuto i cosmetici alle ceramidi. Seguiteci!

A cosa servono le ceramidi?

Le ceramidi sono dei costituenti fondamentali per una pelle integra e sana, giacché rappresentano i principali grassi di barriera. La loro funzione primaria è quella di sigillare l’epidermide1 formando una sorta di cemento (matrice lipidica) che tiene coese le cellule come i mattoni in un muro; in questo modo, mantengono l’idratazione cutanea e sbarrano l’accesso a microbi e allergeni.

Non solo: le ceramidi e le sostanze che derivano dal loro metabolismo, contribuiscono a regolare l’immunità e il ciclo vitale delle cellule nell’epidermide; in particolare, controllano le attività metaboliche, la proliferazione e la maturazione delle cellule staminali in corneociti (i mattoni della barriera cutanea), favorendo il ricambio degli strati superficiali.

Ceramidi e barriera cutanea

Affinché la pelle si mantenga in buone condizioni, le ceramidi dovrebbero rappresentare il 40-50% dei grassi di barriera2 (il restante 60-50% è formato da colesterolo e acidi grassi liberi) e avere delle code molto lunghe, ricche di doppi legami tra gli atomi di carbonio, cosicché possano formare dei doppi strati lamellari e sigillare per bene gli spazi tra i corneociti.

La Ceramide 1 può allungare la coda fino a 30-32 atomi di carbonio legandosi a un altro importante grasso di barriera – l’acido linoleico omega-6 – e perciò gioca un ruolo cruciale nel modo in cui la matrice lipidica si assembla e organizza negli spazi intercellulari.

Purtroppo, diversi fattori possono ridurre le ceramidi totali o alterare gli equilibri tra ceramidi a lunga e corta catena, quali:

  • l’età e le anomalie genetiche;
  • il clima freddo e secco;
  • il contatto con agenti irritanti al lavoro o a casa;
  • l’uso di cosmetici inadeguati per il proprio tipo di pelle.

Le conseguenze variano da una pelle secca, che tira e prude (una condizione molto diffusa, soprattutto tra gli anziani, chiamata xerosi cutanea), a vere e proprie malattie come l’ittiosi, la psoriasi, la dermatite atopica o da contatto.3

Cosmetici alle ceramidi

In caso di pelle secca o affetta dalle malattie citate poc’anzi, l’uso quotidiano dei cosmetici alle ceramidi può migliorare l’aspetto della cute e renderla più responsiva a eventuali terapie, soprattutto quando associate ad altri ingredienti come l’urea (che, a concentrazioni medio-alte, esfolia l’epidermide e facilita la penetrazione dei farmaci).4

A seconda del tipo di formulazione, le ceramidi possono:

  1. depositarsi sulla superficie cutanea o sui capelli, formando una pellicola protettiva;
  2. riempire gli spazi tra i corneociti, ripristinando la matrice lipidica;
  3. penetrare negli strati ancora vitali dell’epidermide, dove vengono scomposte e riutilizzate per produrre ceramidi endogene.

Le azioni un po’ più profonde (che sono comunque superficiali, vista e considerata la natura cosmetica e non farmaceutica di questi prodotti) si ottengono inserendo le ceramidi 1, 3 e 6-II, nelle vescicole multilamellari: delle navette che rilasciano gradualmente il loro contenuto (ceramidi, acidi grassi liberi e altre sostanze) nella barriera cutanea compromessa, favorendone così il ripristino.5

Dove si trovano le ceramidi?

Le ceramidi sono presenti in numerosi prodotti per la cura di pelle e capelli, infatti possiamo trovarle:

  • negli shampoo, nei balsami e nelle maschere per capelli e cuoio capelluto;
  • nei detergenti per viso e/o corpo;
  • nei sieri, nelle creme viso o contorno occhi;
  • nelle creme corpo e in quelle formulate specificamente per mani o piedi.

Sono riconoscibili in etichetta grazie all’INCI, ad esempio: CERAMIDE AP per la ceramide 6-II; CERAMIDE EOP per la ceramide 1 e CERAMIDE NP per la ceramide 3.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sull’urea nei cosmetici: a cosa serve?.

Sitografia e bibliografia
  1. Choi MJ, Maibach HI. Role of ceramides in barrier function of healthy and diseased skin. Am J Clin Dermatol. 2005;6(4):215-23. doi: 10.2165/00128071-200506040-00002. PMID: 16060709;
  2. Weber TM, Kausch M, Rippke F, Schoelermann AM, Filbry AW. Treatment of xerosis with a topical formulation containing glyceryl glucoside, natural moisturizing factors, and ceramide. J Clin Aesthet Dermatol. 2012 Aug;5(8):29-39. PMID: 22916312; PMCID: PMC3424590;
  3. Uchida Y, Park K. Ceramides in Skin Health and Disease: An Update. Am J Clin Dermatol. 2021 Nov;22(6):853-866. doi: 10.1007/s40257-021-00619-2. Epub 2021 Jul 20. PMID: 34283373;
  4. Augustin M, Wilsmann-Theis D, Körber A, Kerscher M, Itschert G, Dippel M, Staubach P. Diagnosis and treatment of xerosis cutis – a position paper. J Dtsch Dermatol Ges. 2019 Nov;17 Suppl 7:3-33. doi: 10.1111/ddg.13906. PMID: 31738016;
  5. Danby, S.G., Andrew, P.V., Brown, K. et al. An Investigation of the Skin Barrier Restoring Effects of a Cream and Lotion Containing Ceramides in a Multi-vesicular Emulsion in People with Dry, Eczema-Prone, Skin: The RESTORE Study Phase 1. Dermatol Ther (Heidelb) 10, 1031–1041 (2020). https://doi.org/10.1007/s13555-020-00426-3.
Crediti fotografici

Foto di apertura generata da Google Gemini.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it