INCI per leggere le etichette dei cosmetici

Conoscere l’INCI è fondamentale per leggere nel modo corretto le etichette dei cosmetici che applichiamo sulla nostra pelle.

INCI: di cosa si tratta?

Una delle cose principali da valutare, quando si acquista un cosmetico, è la composizione degli ingredienti, per capire che sostanze sono contenute in esso.

INCI è l’acronimo di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ossia la nomenclatura utilizzata a livello internazionale per identificare gli ingredienti presenti in un prodotto cosmetico.

La prima regola di lettura dell’INCI è l’ordine in cui gli ingredienti vengono presentati nell’etichetta, che non è casuale ma prevede che gli ingredienti siano indicati uno dopo l’altro a partire dalla sostanza presente in quantità maggiore nel prodotto. Seguono tutti gli altri, presentati in ordine decrescente.

La seconda cosa da valutare è il linguaggio utilizzato per denominare gli ingredienti: quando le sostanze sono indicate in etichetta mantenendo il proprio nome latino, significa che sono state inserite nella formulazione senza subire modificazioni chimiche, quindi pure.

È il caso degli oli vegetali utilizzati puri, degli ingredienti botanici e di quelli presenti nella farmacopea. Per esempio, l’olio di mandorle dolci viene indicato come “Prunus amygdalus dulcis oil”.


A tal proposito, vi consigliamo di leggere: “Olio di mandorle dolci: proprietà e benefici per la pelle“.


Tutti gli altri ingredienti ottenuti da una sintesi chimica vengono denominati con il proprio nome in inglese o attraverso codici numerici. Questi ultimi identificano i coloranti artificiali: dopo la sigla CI, c’è sempre una serie numerica di 5 cifre. I coloranti artificiali sono solitamente indicati alla fine degli elenchi delle etichette.

Il primo ingrediente di solito, specialmente di prodotti detergenti, è l’acqua, indicata come Aqua.

Come riconoscere i prodotti con un buon INCI?

Un prodotto con un buon INCI deve rispettare l’ambiente e quindi non deve contenere ingredienti inquinanti, tra cui:

  • SLES e SLS: derivano dalla raffinazione del petrolio e sono tensioattivi, come il Sodium laureth sulfate;
  • PEG: sono composti sintetici di derivazione petrolifera;
  • Siliconi: sono composti non esistenti in natura a base di silicio, come il Dimethicone;
  • Parabeni: composti organici aromatizzati utilizzati come conservanti per le loro proprietà battericide e fungicide;
  • Mea e Tea: sono sostanze inquinanti;
  • Triclosan e altri ingredienti allergizzanti.

Il Biodizionario

Ovviamente gli ingredienti dei cosmetici sono tantissimi: nel caso si abbia un dubbio leggendo un’etichetta, si può consultare il Biodizionario, in cui le sostanze sono catalogate in base alla loro accettabilità.

Il Biodizionario è un sito Internet aggiornato costantemente che tiene conto dell’impatto di ogni sostanza sull’ambiente, sul benessere di animali e dell’essere umano attraverso dei pallini di accettabilità che hanno diversi significati:

  • promosso – 2 pallini verdi;
  • accettabile – 1 pallino verde: ;
  • dubbio – 1 pallino giallo;
  • sconsigliato – 1 pallino rosso;
  • ingrediente che non deve essere utilizzato – 2 pallini rossi.

E con questo è tutto! Se vi interessano gli articoli di cosmesi, cliccando qui, ne potrete leggere tanti altri. Alla prossima!

Alessandra Leo

Scritto da:

Alessandra Leo

Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
Adoro il mondo beauty, in particolare il make-up e la skincare, ma un'altra mia passione è l'esoterismo e tutto ciò che riguarda streghe e magia.