Fichi viola sul tavolo

Caratteristiche e varietà dei fichi

Dal punto di vista botanico, i fichi sono i falsi frutti di Ficus carica (in gergo “siconi”) che contengono al loro interno i veri frutti, i cosiddetti acheni, di colore giallo, verde o nero. In base al periodo di maturazione, si possono distinguere tre varietà di fichi:

  1. fioroni o fichi fioroni, che maturano tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate;
  2. fòrniti o pedagnuoli, cioè i classici fichi, che maturano alla fine dell’estate, per questo più carnosi e succosi;
  3. cimaruoli, che maturano nel tardo autunno in quelle regioni caratterizzate da estati lunghissime.
Le varietà di Ficus carica, cioè il fico comune. In base al colore, distinguiamo varietà gialle, viola e nere, tutte rappresentate in figura.
Le varietà di fico in base al colore (Ficus carica, Moraceae).

Valori nutrizionali dei fichi

I fichi sono ricchi d’acqua e zuccheri semplici, che forniscono energia pronta all’uso, mentre contengono discrete quantità di vitamine e sali minerali; tra questi ultimi spicca il potassio, il quale contribuisce a valori di pressione normali e al buon funzionamento delle cellule nervose e fibre muscolari.

Di seguito riportiamo i valori nutrizionali al completo.

Valori nutrizionali per 100 g di fichi freschi (fonte: USDA)
Valore energetico
74 kcal
Acqua
79,11 g
Proteine
0,75 g
Grassi
0,30 g
Carboidrati
19,18 g di cui:

  • 16,26 g di zuccheri semplici;
  • 2,9 g di fibre.
Vitamine
  • acido ascorbico (C): 2 mg
  • niacina (B3): 0,400 mg
  • piridossina (B6): 0,113 mg
  • provitamina A: 0,085 mg
  • acido folico (B9): 0,006 mg
Sali minerali
  • potassio: 232 mg
  • calcio: 35 mg
  • magnesio: 17 mg
  • fosforo: 14 mg
  • sodio: 1 mg
  • ferro: 0,37 mg
  • zinco: 0,15 mg

Proprietà dei fichi

I fichi sono ricchi di fibre, in particolare le pectine, che a contatto con l’acqua nello stomaco rigonfiano, aumentando perciò il senso di sazietà, mentre a livello intestinale (in combinazione con gli zuccheri) ammorbidiscono le feci, favorendone così l’evacuazione. 100 grammi di fichi freschi contengono 2,9 g di fibre, che rappresentano circa il 10% della dose giornaliera consigliata (25-30 g/die).

Inoltre i fichi, soprattutto quelli viola e blu, sono buone fonti di sostanze antiossidanti (antocianine) che prevengono i danni da radicali liberi.

Ricette e consigli utili

In qualità di spezzafame, i fichi si possono consumare come spuntino di metà mattina o a merenda, insieme a una bevanda calda come il karkadè, il tè verde o il caffè; in questo modo si fa il pieno di energie per il lavoro, lo studio o altre attività, e non si arriva troppo affamati ai pasti principali.

Invece, in caso di stipsi, si possono consumare a colazione con l’infuso alla malva dalle proprietà emollienti, yogurt e cereali integrali, per ottenere un effetto lassativo combinato.

Confettura di fichi

Se si hanno tanti fichi a disposizione, si può preparare una confettura da gustare con le fette biscottate o il pane integrale, nelle crostate o nei taglieri in abbinamento ai formaggi e salumi stagionati, come il pecorino sardo DOP e il prosciutto crudo.

Ingredienti

Per prepararla occorrono:

  • 1,2 kg di fichi;
  • 500 g di zucchero;
  • 60 g di succo di limone;
  • 15 g di scorza di limone.
Procedimento:
  • innanzitutto lavate i fichi, sbucciateli e tagliateli a pezzetti;
  • in una pentola unite i pezzi allo zucchero, al succo e alla scorza del limone;
  • mettete la pentola sul fuoco, portate a bollore mescolando di tanto in tanto ed eliminate la schiuma;
  • il composto dovrà bollire per circa 40 minuti, dopodiché mettetene una piccolissima quantità in un piatto inclinato: se non scorre, la confettura è pronta;
  • spegnete il fuoco e versate la confettura ancora calda nei vasetti di vetro sanificati, lasciando 1 cm di spazio vuoto;
  • avvitateli e fateli bollire a bagnomaria per 20 minuti per il sottovuoto (quando il tappo non farà più click-clack saranno pronti).
Alcuni consigli:
  • aspettate almeno 2-3 settimane prima di consumare la confettura, così sarà più saporita;
  • una volta aperto il barattolo, conservatelo in frigo e consumatelo in 3-4 giorni al massimo;
  • conservate i barattoli chiusi al riparo dalla luce e dal calore e consumate la confettura ento 3 mesi.
confettura di fichi fatta in casa
Confettura di fichi fatta in casa.

Effetti indesiderati e controindicazioni

I fichi possono causare diarrea se consumati in grandi quantità: meglio non superare i 3-4 al giorno per prevenire questo spiacevole inconveniente. Il consumo è sconsigliato nei pazienti:

  • in cura con antibiotici ossazolidinonici come il linezolid, perché possono interferire con l’attività di questi farmaci;
  • con calcoli renali o alla cistifellea, perché i fichi sono ricchi di ossalato di calcio, un sale che ne favorisce la formazione.

Chi ha il diabete può consumarli con moderazione sotto controllo nutrizionale (tutti i dettagli nell’articolo sulla frutta per il diabete).

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, potrebbe interessarvi anche quello sui “Fichi d’India: valori nutrizionali e ricette“.

Bibliografia e sitografia:
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it