Caratteristiche e varietà dei fichi
Dal punto di vista botanico, i fichi sono i falsi frutti di Ficus carica (in gergo “siconi”) che contengono al loro interno i veri frutti, i cosiddetti acheni, di colore giallo, verde o nero. In base al periodo di maturazione, si possono distinguere tre varietà di fichi:
- fioroni o fichi fioroni, che maturano tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate;
- fòrniti o pedagnuoli, cioè i classici fichi, che maturano alla fine dell’estate, per questo più carnosi e succosi;
- cimaruoli, che maturano nel tardo autunno in quelle regioni caratterizzate da estati lunghissime.
Valori nutrizionali dei fichi
I fichi sono ricchi d’acqua e zuccheri semplici, che forniscono energia pronta all’uso, mentre contengono discrete quantità di vitamine e sali minerali; tra questi ultimi spicca il potassio, il quale contribuisce a valori di pressione normali e al buon funzionamento delle cellule nervose e fibre muscolari.
Di seguito riportiamo i valori nutrizionali al completo.
Valore energetico |
74 kcal |
Acqua |
79,11 g |
Proteine |
0,75 g |
Grassi |
0,30 g |
Carboidrati |
19,18 g di cui:
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Vitamine |
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Sali minerali |
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Proprietà dei fichi
I fichi sono ricchi di fibre, in particolare le pectine, che a contatto con l’acqua nello stomaco rigonfiano, aumentando perciò il senso di sazietà, mentre a livello intestinale (in combinazione con gli zuccheri) ammorbidiscono le feci, favorendone così l’evacuazione. 100 grammi di fichi freschi contengono 2,9 g di fibre, che rappresentano circa il 10% della dose giornaliera consigliata (25-30 g/die).
Inoltre i fichi, soprattutto quelli viola e blu, sono buone fonti di sostanze antiossidanti (antocianine) che prevengono i danni da radicali liberi.
Ricette e consigli utili
In qualità di spezzafame, i fichi si possono consumare come spuntino di metà mattina o a merenda, insieme a una bevanda calda come il karkadè, il tè verde o il caffè; in questo modo si fa il pieno di energie per il lavoro, lo studio o altre attività, e non si arriva troppo affamati ai pasti principali.
Invece, in caso di stipsi, si possono consumare a colazione con l’infuso alla malva dalle proprietà emollienti, yogurt e cereali integrali, per ottenere un effetto lassativo combinato.
Confettura di fichi
Se si hanno tanti fichi a disposizione, si può preparare una confettura da gustare con le fette biscottate o il pane integrale, nelle crostate o nei taglieri in abbinamento ai formaggi e salumi stagionati, come il pecorino sardo DOP e il prosciutto crudo.
Ingredienti
Per prepararla occorrono:
- 1,2 kg di fichi;
- 500 g di zucchero;
- 60 g di succo di limone;
- 15 g di scorza di limone.
Procedimento:
- innanzitutto lavate i fichi, sbucciateli e tagliateli a pezzetti;
- in una pentola unite i pezzi allo zucchero, al succo e alla scorza del limone;
- mettete la pentola sul fuoco, portate a bollore mescolando di tanto in tanto ed eliminate la schiuma;
- il composto dovrà bollire per circa 40 minuti, dopodiché mettetene una piccolissima quantità in un piatto inclinato: se non scorre, la confettura è pronta;
- spegnete il fuoco e versate la confettura ancora calda nei vasetti di vetro sanificati, lasciando 1 cm di spazio vuoto;
- avvitateli e fateli bollire a bagnomaria per 20 minuti per il sottovuoto (quando il tappo non farà più click-clack saranno pronti).
Alcuni consigli:
- aspettate almeno 2-3 settimane prima di consumare la confettura, così sarà più saporita;
- una volta aperto il barattolo, conservatelo in frigo e consumatelo in 3-4 giorni al massimo;
- conservate i barattoli chiusi al riparo dalla luce e dal calore e consumate la confettura ento 3 mesi.
Effetti indesiderati e controindicazioni
I fichi possono causare diarrea se consumati in grandi quantità: meglio non superare i 3-4 al giorno per prevenire questo spiacevole inconveniente. Il consumo è sconsigliato nei pazienti:
- in cura con antibiotici ossazolidinonici come il linezolid, perché possono interferire con l’attività di questi farmaci;
- con calcoli renali o alla cistifellea, perché i fichi sono ricchi di ossalato di calcio, un sale che ne favorisce la formazione.
Chi ha il diabete può consumarli con moderazione sotto controllo nutrizionale (tutti i dettagli nell’articolo sulla frutta per il diabete).
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, potrebbe interessarvi anche quello sui “Fichi d’India: valori nutrizionali e ricette“.
Bibliografia e sitografia:
- valori nutrizionali (USDA);
- Humanitas Research Hospital;
- linee guida per una sana alimentazione italiana (INRAN);
- Mawa S, Husain K, Jantan I. “Ficus carica L. (Moraceae): Phytochemistry, Traditional Uses and Biological Activities”. Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:974256. doi: 10.1155/2013/974256. Epub 2013 Sep 16. PMID: 24159359; PMCID: PMC3789402.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Blogger e giornalista, ho collaborato con L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
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