POmodori

Informazioni e dritte per un consumo consapevole

I pomodori sono i frutti di Solanum lycopersicum: un’erba originaria dell’America centrale che appartiene alle Solanaceae, come le patate, i peperoni e le melanzane. Benché la pianta sia stata introdotta in Europa da Hernàn Cortés nel 1540, inizialmente i pomodori non erano destinati all’alimentazione umana perché ritenuti nocivi, data la somiglianza di S. lycopersicum con l’erba morella1 (una parente infestante e velenosa).

Solo alla fine del Settecento, appurato che non erano pericolosi, i pomodori entrarono a far parte a pieno titolo della cucina nostrana e tuttora sono usati nella realizzazione di molteplici pietanze, sia come protagonisti (basti pensare ai pomodori gratinati o ripieni) sia nei condimenti e nelle bevande, come il succo di pomodoro e il Bloody Mary.

Le innumerevoli varietà di pomodoro

Nell’immaginario collettivo i pomodori sono rossi e tondeggianti, ma in realtà ne esistono di dimensioni, forme e colori svariati. Per esempio, in base al colore si distinguono varietà:

  1. rosse, per via del licopene (un carotenoide). La prima testimonianza della loro esistenza è una lettera del 1572, in cui si parlava di una varietà “rosso gagliardamente”, che poi fu selezionata e superò in diffusione le varietà gialle;
  2. gialle, poiché ricche di luteina e zeaxantina (anch’esse carotenoidi). Inizialmente i pomodori erano gialli, tant’è che, nel 1544, il medico Pietro Andrea Mattioli coniò “pomo d’oro” (derivante da mela aurea) proprio per indicare questi frutti;
  3. arancioni, perché contengono una miscela di carotenoidi gialli e rossi;
  4. rosa, il cui colore deriva dal contatto della buccia molto chiara con la polpa rossa;
  5. verdi, anche a completa maturazione, a causa della clorofilla;
  6. bianche, perché prive di carotenoidi o altri pigmenti;
  7. blu, che devono il colore agli antociani;
  8. nere, per via della mescolanza tra clorofilla e licopene.

Valori nutrizionali e proprietà dei pomodori

Poiché appartenenti al gruppo di frutta e verdura, i pomodori sono ricchi di acqua, che costituisce circa il 95% del totale, fibre, importanti per il benessere intestinale, vitamine (soprattutto la C ad azione antiossidante) e sali minerali come il potassio, che sostiene le funzioni muscolari e nervose, a fronte di un valore energetico trascurabile (solo 18 kcal per 100 g).

Il loro consumo è dunque raccomandabile nel contesto di una sana alimentazione, perché, come quello di altra frutta e verdura, contribuisce alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2 e di alcuni tumori. Questi benefici si associano al consumo di almeno 400 g giornalieri di frutta e verdura.

Di seguito riportiamo i valori nutrizionali al completo.3

Valori nutrizionali per 100 grammi (fonte: USDA)
Energia
18 kcal
Acqua
94,5 g
Proteine
0,88 g
Grassi
0,2 g
Carboidrati
  • 3,89 g totali
  • 1,2 g fibre
  • 2,69 g zuccheri
Vitamine
  • C: 13,7 mg
  • niacina (B3): 0,594 mg
  • E: 0,54 mg
  • acido pantotenico (B5): 0,089 mg
  • vitamina A (RAE): 0,042 mg
  • tiamina (B1): 0,037 mg
  • riboflavina (B2): 0,019 mg
  • piridossina (B6): 0,08 mg
  • acido folico (B9): 15 μg
Sali minerali
  • potassio: 237 mg
  • fosforo: 24 mg
  • magnesio: 11 mg
  • calcio: 10 mg
  • sodio: 5 mg
  • ferro: 0,27 mg
  • zinco: 0,17 mg
  • manganese: 0,114 mg
  • rame: 0,059 mg

Alcuni studi suggeriscono che i benefici dei pomodori siano in parte ascrivibili al licopene, abbondante nelle varietà rosse (2,6 mg/100 g). In virtù delle spiccate proprietà antiossidanti4 e antiproliferative,5 infatti, questo carotenoide aiuterebbe a proteggere le arterie dal colesterolo e a prevenire i tumori alla prostata.6 Tali ipotesi, tuttavia, dovranno essere confermate da studi più approfonditi.

Consigli di lettura

L’assimilazione del licopene può aumentare grazie ad alcuni trucchetti culinari. Scoprite quali al seguente link: come usare i pomodori in cucina?

Riferimenti bibliografici:
  1. informazioni storiche da Wikipedia;
  2. valori nutrizionali (USDA);
  3. Organizzazione Mondiale della Sanità. Increasing fruit and vegetable consumption to reduce the risk of noncommunicable diseases. Ultimo aggioramento: 9 agosto 2023;
  4. Mozos I, Stoian D, Caraba A, Malainer C, Horbańczuk JO, Atanasov AG. Lycopene and Vascular Health. Front Pharmacol. 2018 May 23;9:521. DOI: 10.3389/fphar.2018.00521. PMID: 29875663; PMCID: PMC5974099;
  5. Holzapfel NP, Holzapfel BM, Champ S, Feldthusen J, Clements J, Hutmacher DW. The potential role of lycopene for the prevention and therapy of prostate cancer: from molecular mechanisms to clinical evidence. Int J Mol Sci. 2013 Jul 12;14(7):14620-46. DOI: 10.3390/ijms140714620. PMID: 23857058; PMCID: PMC3742263;
  6. Xu X, Li J, Wang X, Wang S, Meng S, Zhu Y, Liang Z, Zheng X, Xie L. Tomato consumption and prostate cancer risk: a systematic review and meta-analysis. Sci Rep. 2016 Nov 14;6:37091. DOI: 10.1038/srep37091. PMID: 27841367; PMCID: PMC5107915.
Crediti fotografici

In apertura, foto di Ernesto Rodriguez da Pixabay.

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it