
In questo articolo parleremo di un frutto esotico curioso, originario delle Ande, che si sviluppa bene anche nel nostro territorio. Si tratta del melone pepino o cachuma andina. Seguiteci per scoprirne tutte le varietà, i valori nutrizionali e gli usi in cucina!
Solanum muricatum: l’identikit
Nonostante venga chiamato melone-pepino e il suo sapore sia una via di mezzo tra quello del melone e quello del cetriolo, questo frutto ha nulla a che vedere con loro. Appartiene, infatti, alle Solanaceae – come si deduce dal nome scientifico, Solanum muricatum – ed è pertanto parente di peperoni, melanzane, patate e pomodori.
Del pepino esistono tre varietà principali:
- Puzol, caratterizzata da un frutto allungato da consumarsi fresco;
- Turia, che presenta un frutto ovale e di media dimensione adatto per le insalate;
- Valencia, dalla forma molto allungata, che ben si presta alla realizzazione di succhi, confetture e gelati.
Quella in foto, per esempio, è la varietà Turia: il frutto è una bacca ovoidale – che sembra una piccola melanzana chiara – caratterizzata da una buccia sottile, liscia e giallina, con striature viola quando è matura o marroni quando lo è troppo. Il frutto maturo ha una massa di 80-250 grammi, il 90% della quale è rappresentato dall’acqua.

Vista in sezione, invece, la cachuma ricorda da un lato il melone, per la polpa compatta e profumata, e dall’altro i peperoni, per i semi e la loro disposizione. Guardare per credere!

Ma cosa contiene questo frutto?
Valori nutrizionali del pepino
Come già accennato questo frutto è costituito per il 90% d’acqua, perciò è poco calorico (infatti 100 grammi apportano solo 26 kcal) ed è adatto anche per chi vuole perdere peso. Esso, inoltre, contiene:
- carboidrati (7%);
- pochissimi grassi (0,1%);
- proteine (0,4%).
Completano il quadro:
- potassio (169 mg/100 g);
- sodio (16 mg/100 g);
- fibre (0,6%).
Grazie a queste sue caratteristiche nutrizionali può essere inserito senza problemi nella dieta estiva, leggera e ricca di acqua, e in quella dei diabetici o delle persone a rischio perché povero di zuccheri.
Per maggiori dettagli, vi rimandiamo all’articolo “Frutta per il diabete: consigliata e sconsigliata“.
Proprietà della cachuma
Il melone-pepino è ricco, oltre che dei nutrienti succitati, anche di composti fenolici come l’acido clorogenico, che gli conferiscono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Nelle simulazioni in provetta, infatti, gli estratti di pepino hanno dimostrato la capacità di neutralizzare i radicali liberi e ridurre la produzione di sostanze infiammatorie come il nitrossido. Vedremo se questi risultati promettenti verranno confermati da ricerche future!
Ricette a base di melone pepino
Come si gusta il pepino in cucina? Questo frutto esotico dal sapore fresco, dolce e delicato, può essere consumato sia al naturale, sia come ingrediente di insalate, antipasti e primi piatti.

Esistono tante ricette, ma noi ve ne proponiamo due fresche e leggere, ideali per la bella stagione. Vediamo di che si tratta!
Gazpacho di cachuma
Questa zuppa fredda di origine spagnola, più precisamente andalusa, può essere preparata anche con l’aggiunta del pepino. Vediamo, innanzitutto, gli ingredienti!
Ingredienti:
- pomodori (2);
- pepini (3);
- peperoni verdi (1);
- cipolla (1/2);
- pane (100 g)
- aceto di mele (3 cucchiai);
- acqua (800 mL);
- olio evo;
- peperoncino.
Procedimento
Preparare il gazpacho è semplicissimo:
- pulite i pepini, il peperone e la cipolla, quindi tagliateli a cubetti;
- tagliate anche i pomodori e il pane (senza crosta) a cubetti;
- quindi unite tutti gli ingredienti in una ciotola, mischiando il tutto aiutandovi con due cucchiai;
- a questo punto aggiungete un filo di olio, l’aceto e il peperoncino;
- dopodiché aggiungete l’acqua, continuando a mescolare il contenuto della ciotola;
- coprite la ciotola con la pellicola per alimenti e lasciatela in frigo per 4 ore, prima di servirla.
Insalata di cachuma
Ma ora, passiamo a un altro piatto semplice e veloce da realizzare. Vediamo tutto l’occorrente!
Ingredienti:
- pepini (2);
- fagiolini (200 g);
- ravanelli (1 mazzetto);
- basilico (2 rametti);
- succo di 1/2 limone;
- pepe;
- curry (1/2 cucchiaino);
- olio evo (2 cucchiai).
Procedimento
Ecco, dunque, come procedere:
- innanzitutto lavate i fagiolini, togliete loro le punte e fateli cuocere al vapore per 5 minuti;
- poi pulite i ravanelli e i pepini, sminuzzando grossolanamente i primi e tagliando a dadini i secondi;
- in una ciotola unite i fagiolini con i ravanelli e i pepini;
- aggiungete le foglie di basilico spezzettate, il curry, il succo di limone e l’olio evo;
- mescolate il tutto e servite a tavola.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Bibliografia e sitografia
- International Journal of Molecular Sciences – Phenolic Profile and Biological Activities of the Pepino (Solanum muricatum) Fruit and Its Wild Relative S. caripense (2016)
- Valori nutrizionali da fatsecret

Blogger e giornalista, ho collaborato con L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it