Particella 把 in cinese: come si usa
Qual è la funzione della particella 把 in cinese? Dove si posiziona all’interno della frase? Scopriamolo in questo articolo!

Nella lingua cinese, così come in italiano, le frasi sono solitamente formate dal soggetto seguito nell’ordine da verbo e oggetto. Questo è vero per le frasi più basilari ma non, ad esempio, quando è presente la particella 把 (bǎ).

In questo caso, meglio specificare, stiamo parlando della preposizione e non dell’identico classificatore che viene utilizzato per quantificare oggetti che si impugnano. Attenzione anche alla possibile confusione con la particella 吧 (ba), simile per pronuncia e scrittura ma con utilizzo e significato completamente diversi.

Quella che ci interessa, infatti, non si posiziona alla fine della frase e non porta con sé alcuna esortazione o emozione. La particella 把, invece, stravolge la struttura della frase posizionando l’oggetto prima del verbo.

Ma al di là dell’aspetto strettamente grammaticale, a cosa ci serve questa particella? Si può usare in qualunque occasione? Dove si posiziona nella frase? Non ci resta che scoprirlo.

Ripasso e approfondimento

La particella 把 non è proprio l’argomento ideale per iniziare a familiarizzare con il cinese. Per scoprirne le basi forse sono più utili alcuni miei vecchi articoli – di cui trovate i link qui in basso – che possono aiutarvi a capire la pronuncia e la scrittura.

Come sempre ve ne introduco a grandi linee il contenuto con l’ausilio di una parola. Quella di oggi, per restare in tema, è 把 (bǎ, tenere, afferrare):

  • caratteri cinesi: la scrittura cinese nel suo complesso è formata da “caratteri” e non da “ideogrammi”, i quali ne rappresentano solo una piccola parte. 把, nello specifico, è un composto fonetico;
  • composti fonetici: il suono “ba” della sillaba è dato dal componente fonetico 巴;
  • radicale: il significato di “tenere” o “afferrare” è suggerito dal radicale “mano” 手, qui nella sua variante più comune 扌;
  • pinyin: la sillaba “ba” si pronuncia come in italiano;
  • toni: quello presente in “bǎ” non è un accento ma un tono. In questo caso è il terzo, quindi la pronuncia dovrà essere prima discendente e poi ascendente;
  • tratti: 把 è composto da 7 tratti: due orizzontali, uno verticale, uno ascendente, un uncino verticale, uno ribattuto orizzontale e uno verticale curvo con uncino;
  • ordine dei tratti: se volessimo scrivere 把, dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra, dovremmo seguire sempre quest’ordine: 一亅㇀㇕丨一㇟;
  • classificatori: come detto in precedenza, 把 viene impiegato anche come classificatore per quantificare oggetti che si afferrano come coltelli (一把刀) e sedie (一把椅子);
  • caratteri tradizionali: la scrittura di 把 con i caratteri tradizionali (usati ancora oggi a Hong Kong e a Taiwan) è assolutamente identica.

Particella 把

Come già detto in precedenza, diversamente da altre lingue come il giapponese, l’ordine della frase cinese è identico a quello italiano, ossia “soggetto, verbo, oggetto” (SVO).

Soggetto + Verbo + Oggetto

Con l’inserimento della preposizione 把, però, le cose si complicano. In questo caso, infatti, la struttura della frase diventerà SOV e l’oggetto, messo in evidenza all’inizio della frase, verrà sempre preceduto immediatamente dalla particella.

Soggetto +  + Oggetto + Verbo

Se 把 non può separarsi dall’oggetto, lo stesso non si può dire per il soggetto: qualora nella frase ci siano avverbi o verbi modali (come ad esempio: 想, , 会, 没, ecc.), questi precederanno la particella.

Soggetto (+ Avverbio / Verbo modale) +  + Oggetto + Verbo

Nel caso ve lo stiate chiedendo, in queste frasi 把, che in altri contesti significa “tenere”, “impugnare”, ecc., non ha alcuna traduzione diretta.

A cosa serve

La funzione della particella 把 è quella di enfatizzare l’azione o il risultato compiuti sull’oggetto. Il verbo, quindi, deve necessariamente avere un impatto o deve apportare un cambiamento significativo all’oggetto in questione.

È importante sottolineare come quest’ultimo debba essere definito, specifico o precedentemente noto agli interlocutori; qualora non lo fosse, la struttura con 把 non potrà essere utilizzata.

Vediamo ora nel dettaglio, aggiungendo determinati elementi grammaticali, quali significati può assumere la frase con la preposizione 把.

Enfatizzare l’azione

Per enfatizzare un’azione compiuta è sufficiente aggiungere la particella 了 al termine della frase, per cui:

Soggetto +  + Oggetto + Verbo +

Ad esempio:

  • 我的朋友啤酒 (wǒ de péngyou bǎ píjiǔ hē le, il mio amico ha bevuto la birra);
  • 电视 (tā bǎ diànshì guān le, lei ha spento il televisore).

Proviamo a riscrivere quest’ultima frase ma senza la preposizione:

  • 电视 (tā guān le diànshì, lei ha spento il televisore).

Il significato è identico: possiamo usarle indistintamente? La risposta è no.

A fronte di un cambiamento avvenuto (aver spento la tv), possiamo usare 把 solo se, in base al contesto, tale azione ha avuto un impatto rilevante (ad esempio se proprio in quel momento la stava guardando qualcun altro).

Enfatizzare il risultato

Spesso non ci interessa enfatizzare l’azione in sé quanto piuttosto il risultato di essa. In tal caso, confermando la particella 了, il verbo sarà seguito dal complemento, per cui:

Soggetto +  + Oggetto + Verbo + Risultato +

Ad esempio:

  • 蛋糕 (wǒ bǎ dàngāo chī wán le, ho finito la torta);
  • 学生中文书出来 (xuésheng bǎ zhōngwén shū ná chūlái le, lo studente ha tirato fuori il libro di cinese).

Richiesta di fare qualcosa

Diversamente dalle accezioni precedenti, la preposizione 把 può essere utilizzata per chiedere a qualcun altro di fare qualcosa; in tal senso il verbo rappresenta l’azione desiderata riferita all’oggetto in questione.

Per quanto riguarda la struttura della frase, questa sarà identica a quella precedente fatta eccezione per la particella 了, per cui:

Soggetto +  + Oggetto + Verbo + Risultato

Ad esempio:

  • 你们手机下来 (qǐng nǐmen bǎ shǒujī fàng xiàlai, per favore mettete giù il telefonino);
  • 作业 (qǐng nǐ bǎ zuòyè zuò wán, per favore finisci i compiti).

Spostare un oggetto

Oltre ad enfatizzare azioni e risultati, la particella 把 viene usata anche per indicare lo spostamento di un oggetto. In altre parole possiamo utilizzarla per dire che una cosa deve essere messa da un’altra parte.

Molto frequente in questa frase è il verbo 放 (fàng, mettere), il quale precede le preposizioni 在 (zài) o 到 (dào), seguite a loro volta dalla posizione finale dell’oggetto, per cui:

Soggetto +  + Oggetto + Verbo + / + posto

Ad esempio:

  • 瓶子椅子上了 (wǒ bǎ píngzi fàng zài yǐzi shàng le, ho messo la bottiglia sulla sedia);
  • 他们那幅画墙上 (tāmen xiǎng bǎ nà fú huà guà dào qiáng shàng, vogliono appendere quel quadro al muro).

In quest’ultima frase si è parlato di “quel quadro” (那幅画), ossia di un oggetto definito e già conosciuto nel contesto. Per quanto detto in precedenza, la struttura con 把 non sarebbe stata possibile parlando, invece, di “un quadro” (一幅画) generico.

Cambio di proprietario o possessore

In quest’ultima accezione a cambiare non è, come nel caso precedente, la posizione dell’oggetto bensì il suo proprietario o possessore. Rispetto a prima avremo la preposizione 给 seguita, ovviamente, dalla nuova persona, per cui:

Soggetto +  + Oggetto + Verbo +  + persona

Ad esempio:

  • 戒指了 (tā bǎ jièzhi sòng gěi tā le, lui le ha dato l’anello);
  • 我的同学中文书了 (wǒde tóngxué bǎ zhōngwén shū huán gěi wǒ le, il mio compagno di classe mi ha restituito il libro di cinese).

La particella 把, quindi, evidenzia un cambiamento enfatizzandone l’azione o il risultato. Nella frase, invece, precede sempre l’oggetto. Detto questo non mi resta che salutarvi: 再见!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it