Guida alla depressione stagionale
Con l’accorciarsi delle giornate e l’arrivo dell’autunno può capitare di sentirsi tristi e deboli, sensazioni che normalmente passano nel giro di pochi giorni o settimane. Nel caso ciò non accada si potrebbe soffrire del disturbo affettivo stagionale: una sindrome caratterizzata da episodi depressivi che si manifestano e regrediscono nei cambi di stagione. Generalmente iniziano in autunno, culminano in inverno e passano in primavera (winter blues); più raramente iniziano in primavera, culminano d’estate e passano in autunno (summer blues).
Sintomi del disturbo affettivo stagionale
In accordo con il DSM-5 (la quinta edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali),1 si è affetti da questo disturbo se:
- i sintomi iniziano nella stessa stagione e passano in quelle successive, ogni anno, per almeno due anni;
- le stagioni con depressione superano quelle senza depressione nel corso della vita.
Durante questi episodi:
- l’umore è depresso la gran parte del giorno quasi tutti i giorni;
- manca interesse per le attività che di solito danno piacere;
- è difficile concentrarsi e si è a corto di energie;
- possono manifestarsi alterazioni del sonno, dell’appetito e del peso corporeo;
- ci si può sentire inutili, in colpa, senza via d’uscita e, nei casi più gravi, si può pensare al suicidio.
Considerando le due varianti del disturbo – winter blues e summer blues – esistono anche dei sintomi specifici.2
Criteri per il winter blues (depressione invernale)
Nel caso del winter blues:
- si dorme tanto;
- si ha molto appetito e si mangia di più, soprattutto dolci, con conseguente aumento di peso;
- ci si sente stanchi e affaticati.
Criteri per il summer blues (depressione estiva)
Invece, nel caso del summer blues:
- si dorme poco;
- si ha poco appetito e si mangia di meno, dunque si tende a dimagrire;
- compaiono ansia e agitazione.
Cause e fattori di rischio della depressione stagionale
Le cause alla base del disturbo affettivo stagionale non sono del tutto chiare, ma secondo l’ipotesi più accreditata la riduzione delle ore di luce causerebbe degli squilibri nella produzione di serotonina, regolante l’appetito e l’umore, e melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, con conseguente comparsa dei sintomi. Inoltre sembrano contribuire allo sviluppo del disturbo:
- familiarità, le probabilità sono maggiori se in famiglia ci sono casi di questa o altre sindromi depressive;
- comorbilità, coloro che soffrono di altre forme di depressione o di disturbo bipolare sono più a rischio;
- genere, le donne si ammalano 4 volte in più rispetto agli uomini;
- età, la fascia più colpita è quella tra i 18 e i 30 anni;
- latitudine, coloro che vivono lontani dall’equatore (quindi in zone meno esposte al sole) sono più suscettibili;
- deficit di vitamina D, necessaria per produrre la serotonina.
Trattamenti del disturbo affettivo stagionale
Il trattamento della depressione stagionale ha l’obiettivo di far passare i sintomi e prevenirli. Vediamo le strategie attualmente disponibili.
1) Fototerapia
La tecnica si avvale di lampade a schermo piatto – light box – che emettono luce bianca senza UV. Il razionale d’impiego si basa sul fatto che il disturbo affettivo stagionale si manifesta con più frequenza quando le giornate si accorciano, dunque – aumentando le ore di luce percepite – i livelli di serotonina e melatonina dovrebbero normalizzarsi e i sintomi regredire.3
Le sedute iniziano al mattino presto, quando è ancora buio, e durano 20-60 minuti; in questo lasso di tempo, il paziente sta seduto di fronte alla light box ma non è obbligato a fissarla.
Benché i primi effetti possano comparire già dopo una settimana di trattamento, le sedute dovrebbero durare almeno un mese e talvolta fino alla primavera per mantenere i benefici.
La fototerapia è generalmente ben tollerata, ma può affaticare la vista e causare mal di testa, irritabilità e disturbi del sonno. È controindicata in associazione a melatonina, litio e antipsicotici fenotiazinici che rendono la pelle più sensibile alle radiazioni.
2) Melatonina e farmaci antidepressivi
L’assunzione di melatonina (ormone del sonno) e di agomelatina (un farmaco che mima la melatonina) può sincronizzare l’orologio biologico e aiutare i pazienti che soffrono di insonnia.4
Gli SSRI come la fluoxetina (Prozac) sono i farmaci più usati per alleviare il malumore, nonostante il loro uso causi reazioni avverse nel 27% dei pazienti con depressione stagionale. Un’alternativa interessante è il bupropione, che, secondo una revisione del gruppo Cochrane, sembra prevenire gli episodi depressivi, benché possa causare effetti indesiderati quali secchezza delle fauci, mal di testa, nausea e insonnia nel 10% dei pazienti.5
3) Psicoterapia
La terapia cognitivo-comportamentale – a differenza dei farmaci, che agiscono solo sui sintomi – interviene alla base del problema e fornisce al paziente gli strumenti per fronteggiarlo e venirne fuori.6
4) Correzione dello stile di vita
La fototerapia, i farmaci e la psicoterapia funzionano meglio se si curano anche:
- l’igiene del sonno, con i consigli che trovate nell’articolo sui sedativi naturali;
- l’alimentazione, seguendo le regole della dieta mediterranea;
- la forma fisica, praticando esercizio fisico all’aria aperta e attività rilassanti come lo yoga.
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sul disturbo depressivo persistente: sintomi, cause e trattamenti.
Riferimenti bibliografici:
- Melrose S. Seasonal Affective Disorder: An Overview of Assessment and Treatment Approaches. Depress Res Treat. 2015;2015:178564. DOI: 10.1155/2015/178564. Epub 2015 Nov 25. PMID: 26688752; PMCID: PMC4673349;
- Mayo Clinic. “Seasonal affective disorder (SAD)“;
- Nussbaumer‐Streit B, Forneris CA, Morgan LC, Van Noord MG, Gaynes BN, Greenblatt A, Wipplinger J, Lux LJ, Winkler D, Gartlehner G. Light therapy for preventing seasonal affective disorder. Cochrane Database of Systematic Reviews 2019, Issue 3. Art. No.: CD011269. DOI: 10.1002/14651858.CD011269.pub3. Accessed 16 September 2024;
- Nussbaumer-Streit B, Greenblatt A, Kaminski-Hartenthaler A, Van Noord MG, Forneris CA, Morgan LC, Gaynes BN, Wipplinger J, Lux LJ, Winkler D, Gartlehner G. Melatonin and agomelatine for preventing seasonal affective disorder. Cochrane Database Syst Rev. 2019 Jun 17;6(6):CD011271. DOI: 10.1002/14651858.CD011271.pub3. PMID: 31206585; PMCID: PMC6578031;
- Gartlehner G, Nussbaumer-Streit B, Gaynes BN, Forneris CA, Morgan LC, Greenblatt A, Wipplinger J, Lux LJ, Van Noord MG, Winkler D. Second-generation antidepressants for preventing seasonal affective disorder in adults. Cochrane Database Syst Rev. 2019 Mar 18;3(3):CD011268. DOI: 10.1002/14651858.CD011268.pub3. PMID: 30883669; PMCID: PMC6422318;
- Forneris CA, Nussbaumer‐Streit B, Morgan LC, Greenblatt A, Van Noord MG, Gaynes BN, Wipplinger J, Lux LJ, Winkler D, Gartlehner G. Psychological therapies for preventing seasonal affective disorder. Cochrane Database of Systematic Reviews 2019, Issue 5. Art. No.: CD011270. DOI: 10.1002/14651858.CD011270.pub3. Accessed 16 September 2024.
Crediti fotografici
In apertura, foto di friday2022 da Pixabay.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.
Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it