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Viaggio alla scoperta del coriandolo

Il coriandolo è un’erba originaria del Mediterraneo coltivata in tutto il mondo, dall’Asia all’America.1 Questa pianta annuale, che può ergersi dai 20 ai 140 cm, appartiene alla stessa famiglia di anice, finocchio, aneto, cumino e prezzemolo (le Apiaceae) e viene apprezzata per i suoi frutti e le foglie.

I frutti (erroneamente chiamati “semi”) sono piccoli globi dotati di scanalature longitudinali. Quando sono maturi ed essiccati possiedono un sapore gradevole e leggermente piccante, dovuto all’olio essenziale, a metà strada tra la salvia e il limone. Benché di aspetto ricordino il prezzemolo, le foglie di coriandolo hanno un odore sgradevole e un sapore tendente al piccante che non tutti gradiscono.

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Da sinistra: sommità fiorite, frutti essiccati e foglie fresche di coriandolo.

Valori nutrizionali 

Sebbene appartenenti alla stessa pianta, foglie e frutti possiedono proprietà nutritive molto diverse. Le foglie sono ricche di acqua e contengono poche calorie, mentre i frutti abbondano di fibre, proteine, grassi insaturi, vitamine e sali minerali. Nella tabella nutrizionale, vediamo i valori a confronto.

Valori nutrizionali per 100 g (fonte: USDA)2-3
Energia
  • foglie: 23 kcal
  • frutti: 298 kcal
Acqua
  • foglie: 92,2 g
  • frutti: 8,86 g
Proteine
  • foglie: 2,1 g
  • frutti: 12,4 g
Grassi
  • foglie: 0,52 g
  • frutti: 17,8 g
Carboidrati
  • foglie: 3,7 g totali, 2,8 g fibre
  • frutti: 55 g totali, 41,9 g fibre
Vitamine
  • foglie:
    • 6.750 UI di vitamina A
    • 27 mg di vitamina C
  • frutti:
    • 21 mg di vitamina C
    • 2,13 mg di vitamina B3
Sali minerali
  • foglie:
    • 521 mg di potassio
    • 67 mg di calcio
    • 48 mg di fosforo
    • 26 mg di magnesio
    • 46 mg di sodio
    • 1,77 mg di ferro
    • 0,5 mg di zinco
  • frutti:
    • 1.270 mg di potassio
    • 709 mg di calcio
    • 409 mg di fosforo
    • 330 mg di magnesio
    • 35 mg di sodio
    • 16,3 mg di ferro
    • 4,7 mg di zinco

Composizione e proprietà 

Tra le sostanze presenti nel coriandolo, tre meritano particolare attenzione perché gli conferiscono proprietà che vanno oltre quelle nutritive.

1) Olio vegetale (fino al 28%) 

Dalla torchiatura dei frutti si ottiene un olio che contiene:

  • il 72% di acido petroselinico, un grasso insaturo molto raro di cui il coriandolo rappresenta la fonte principale;4
  • il 14% di acido oleico, lo stesso dell’olio extravergine di oliva;
  • il 6% di acido linoleico, un grasso polinsaturo omega-6;
  • steroli vegetali (soprattutto il β-sitosterolo) e vitamina E.

L’olio di coriandolo possiede proprietà lenitive e ipolipidemizzanti.

2) Olio essenziale (fino al 2,6% nei frutti) 

I semi e le foglie di coriandolo contengono oli essenziali di diversa composizione: infatti quello dei frutti è ricco di linalolo, α-pinene e γ-terpinene,5 invece quello delle foglie contiene aldeidi dall’odore sgradevole.

L’olio essenziale di coriandolo è dotato di proprietà digestive, antinfiammatorie, analgesiche e antisettiche.

3) Composti polifenolici 

Questa spezia è ricca altresì di composti polifenolici, quali flavonoidie acidi fenolici, dotati di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

coriandolo foglie e frutti

Il coriandolo in erboristeria

Il coriandolo viene usato a scopo medicinale da migliaia di anni. Gli antichi Egizi, ad esempio, lo usavano contro i disturbi digestivi, ed erano soliti somministrarlo ai bambini in caso di diarrea; riferimenti alle sue proprietà curative sono presenti anche nella letteratura greca. Tutt’oggi viene usato nella Medicina popolare per alleviare diversi disturbi, da quelli digestivi a quelli reumatici.

Ma il suo impiego in medicina è giustificato o si tratta solo di uno specchietto per le allodole? Benché la ricerca sia ancora agli inizi, studi preliminari evidenziano i potenziali benefici del coriandolo in svariate condizioni. Vediamo di cosa si tratta!

Semi di coriandolo per la digestione

L’olio essenziale dei semi di coriandolo favorisce la digestione aumentando la salivazione, la secrezione gastrica e la motilità intestinale, pertanto può risultare utile in caso di dispepsia.

Infuso digestivo

Con il coriandolo si può preparare un infuso eupeptico e carminativo, per digerire meglio ed eliminare i gas intestinali.6

R. Semi di finocchio 30 g
Frutti del coriandolo 30 g
Fiori di calendula 5 g
Fiordaliso 15 g

Preparazione e modalità d’uso. Versate 150 mL di acqua bollente in 1-2 cucchiaini della miscela, fate riposare per 10 minuti e colate. Bevete una tazza di infuso al termine di ogni pasto.

Olio essenziale contro l’emicrania

L’emicrania è una malattia neurologica debilitante, che colpisce il 13% degli uomini e fino al 33% delle donne. L’olio essenziale di coriandolo – ricco di linalolo dalle proprietà analgesiche e antinfiammatorie – potrebbe aiutare a prevenire gli attacchi emicranici: infatti, uno studioche ha coinvolto 68 pazienti ha evidenziato che uno sciroppo di coriandolo può ridurre la durata, la severità e la frequenza dell’emicrania in associazione ai farmaci.7

Il coriandolo in cucina 

Nonostante le sue origini mediterranee, il coriandolo è usato soprattutto nelle cucine asiatiche e americane. La preferenza per le foglie o per i semi dipende dalla regione considerata: infatti, mentre in Europa e India si prediligono i semi, in Cina e America del sud si prediligono le foglie.

In particolare, i frutti vengono consumati principalmente sotto forma di curry, una miscela di spezie che ben si sposa con i piatti a base di riso, carni e verdure; inoltre si usano per insaporire:

  • bevande alcoliche, quali birre e gin;
  • dolci come biscotti, confetti e pampepato;
  • salumi e insaccati, ad esempio la salsiccia di Monte San Biagio.

Invece le foglie insaporiscono zuppe, insalate e condimenti come il chutney (tutti i dettagli nell’articolo sulle ricette con le spezie).

Piccola curiosità

Nel Cinquecento, i frutti del coriandolo venivano ricoperti di zucchero e lanciati durante il Carnevale o altre feste. In seguito, furono definitivamente rimpiazzati dai dischetti di carta colorata che tutti noi conosciamo.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sullo zafferano: proprietà, benefici e rischi.

Riferimenti bibliografici:
  1. Nadeem, M., Muhammad Anjum, F., Issa Khan, M., Tehseen, S., El‐Ghorab, A. and Iqbal Sultan, J. (2013), “Nutritional and medicinal aspects of coriander (Coriandrum sativum L.): A review”, British Food Journal, Vol. 115 No. 5, pp. 743-755. DOI: 10.1108/00070701311331526;
  2. valori nutrizionali dei frutti (USDA);
  3. valori nutrizionali delle foglie (USDA);
  4. Uitterhaegen, E.; Sampaio, K.A.; Delbeke, E.I.P.; De Greyt, W.; Cerny, M.; Evon, P.; Merah, O.; Talou, T.; Stevens, C.V. Characterization of French Coriander Oil as Source of Petroselinic Acid. Molecules 201621, 1202. DOI: 10.3390/molecules21091202;
  5. Caputo L, Souza LF, Alloisio S, Cornara L, De Feo V. Coriandrum sativum and Lavandula angustifolia Essential Oils: Chemical Composition and Activity on Central Nervous System. Int J Mol Sci. 2016 Nov 30;17(12):1999. DOI: 10.3390/ijms17121999. PMID: 27916876; PMCID: PMC5187799;
  6. Fitoterapia razionale – Scienza e piante medicinali, di Volker Schulz, Rudolf Hansel, Varro E. Tyler. Mattioli 1885, 2003;
  7. Delavar Kasmaei H, Ghorbanifar Z, Zayeri F, Minaei B, Kamali SH, Rezaeizadeh H, Amin G, Ghobadi A, Mirzaei Z. Effects of Coriandrum sativum Syrup on Migraine: A Randomized, Triple-Blind, Placebo-Controlled Trial. Iran Red Crescent Med J. 2016 Jan 2;18(1):e20759. DOI: 10.5812/ircmj.20759. PMID: 26889386; PMCID: PMC4752800.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente. 

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it