Viaggio alla scoperta del dente di leone
Il tarassaco comune (Taraxacum officinale) è una piccola erba perenne che cresce nei campi aperti, ma anche nelle aree rurali e sui cigli delle strade. Dal momento che appartiene alla sottofamiglia delle Cichorioideae, molti lo scambiano per la cicoria selvatica (Cichorium intybus), dalla quale si può distinguere osservando l’infiorescenza (capolino):
- il tarassaco ha il capolino giallo, che in estate si trasforma in una palla lanuginosa (detta “soffione”) formata da frutti piccolissimi con appendici piumose;
- invece, la cicoria selvatica ha capolini azzurro indaco che crescono all’ascella delle foglie.
Le parti attive sono le radici a fittone e le foglie seghettate (per via delle quali il tarassaco è definito anche “dente di leone”) ricche di acido tarassinico e acido diidrossitarassinico, che conferiscono loro il sapore amaro; inoltre le radici contengono fibre solubili come l’inulina, che in autunno può raggiungere il 40%, e triterpeni come il taraxasterolo, mentre le foglie abbondano di potassio e antiossidanti (vitamina C, carotenoidi e polifenoli).1
Prese nel complesso, le sostanze succitate contribuiscono alle proprietà del tarassaco. Vediamole!
Proprietà del tarassaco
Prima di entrare nel merito della questione, è doveroso precisare che le proprietà del tarassaco sono emerse perlopiù da ricerche empiriche, test in provetta e sugli animali, e tuttora mancano evidenze cliniche di qualità a sostegno della sua efficacia.2
Detto ciò, queste sono le proprietà del tarassaco emerse dai summenzionati test:
1) Diuretiche
Gli estratti delle foglie riducono il riassorbimento renale di sodio e di conseguenza stimolano l’eliminazione dei liquidi in eccesso (diuresi). Tali effetti sono ascrivibili al potassio, presente in quantità tre volte superiori rispetto ad altre erbe diuretiche.1-2-3
2) Digestive
Grazie alle sostanze amaricanti, che stimolano per via riflessa le secrezioni acide e biliari, gli estratti di radici e foglie agevolano i processi digestivi.2-4
3) Prebiotiche
Gli estratti di radice ricchi d’inulina, una fibra solubile e fermentabile, favoriscono lo sviluppo dei bifidobatteri e perciò aiutano a mantenere regolare l’intestino.1-2
4) Ipoglicemizzanti
La somministrazione degli estratti di tarassaco riduce la glicemia post-prandiale nei ratti diabetici. Secondo i risultati di alcuni test in provetta, questi effetti sono riconducibili all’inibizione delle α-amilasi e α-glucosidasi (gli enzimi che digeriscono i carboidrati complessi) probabilmente mediata dai polifenoli.1-2
5) Ipolipidemizzanti
Gli estratti di tarassaco riducono anche i livelli ematici di trigliceridi e colesterolo nei topi con una dieta ricca di grassi. Dai test in provetta, è emerso un effetto inibitorio sulle lipasi pancreatiche (gli enzimi che digeriscono i grassi) che potrebbe giustificare gli effetti ipolipidemizzanti.1
6) Antiossidanti
Gli estratti di foglie prevengono i danni da radicali liberi a carico delle membrane cellulari (lipoperossidazione) grazie a sostanze antiossidanti come la vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli e il taraxasterolo.1-2-5
7) Antinfiammatorie
Gli estratti di Taraxacum officinale riducono l’infiammazione negli astrociti (cellule di supporto del sistema nervoso) abbassando i livelli di mediatori (quali TNF-α e IL-1) che amplificano il processo infiammatorio. Negli animali da esperimento riducono anche il gonfiore associato all’infiammazione (edema).2-5
8) Neuroprotettive
Nei test in provetta, il taraxasterolo contrasta la formazione degli aggregati proteici responsabili della morte dei neuroni e del conseguente sviluppo di malattie neurodegenerative, come il Parkinson e l’Alzheimer.5
9) Antitumorali
Gli estratti di tarassaco riducono i tassi di sopravvivenza delle cellule tumorali epatiche in provetta, attraverso l’attivazione della morte cellulare programmata (apoptosi).2-5
8) Antitrombotiche
Gli estratti alcolici della radice potrebbero prevenire le trombosi (coagulazioni anomale del sangue) contrastando il processo di aggregazione delle piastrine.1-2
Usi e controindicazioni del tarassaco
La fitoterapia raccomanda l’uso dei rimedi a base di Taraxacum officinale in caso di ritenzione idrica e problemi di digestione. Si può assumere sotto forma d’infuso, decotto, estratti secchi o liquidi.4
Si consiglia cautela in caso di:
- terapia con diuretici, antibiotici, litio, anticoagulanti o antiggreganti, per possibili interazioni;
- gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo (perche aumenta la secrezione acida);
- calcoli biliari, malattie epatiche o renali (in quanto agisce su colecisti, fegato e reni).1-4
Valori nutrizionali del dente di leone
Dal punto di vista nutrizionale, il tarassaco appartiene al gruppo delle verdure, che secondo le regole della dieta mediterranea si dovrebbero consumare tutti i giorni, a pranzo e cena, perché favoriscono la digestione e integrano preziosi principi nutritivi.
In particolare, le foglie di tarassaco contengono:
- acqua (85,6%), cruciale per la regolazione della temperatura corporea e altre funzioni fisiologiche;
- fibre (3,5%), importanti per la salute intestinale;
- potassio (397 mg) e magnesio (36 mg), che regolano la pressione arteriosa, le funzioni nervose e muscolari;
- calcio (187 mg) e vitamina K (0,778 mg), che intervengono nella coagulazione del sangue;
- vitamine C (35 mg) ed E (3,44 mg) ad aziona antiossidante;
- ferro (3,1 mg) e acido folico (27 μg) per globuli rossi normali.
In tabella riportiamo i valori nutrizionali al completo.
Energia |
46 kcal |
Acqua |
85,6 g |
Proteine |
2,7 g |
Grassi |
0,7 g |
Carboidrati |
|
Vitamine |
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Sali minerali |
|
Ricette con il tarassaco
La primavera è il periodo ideale per consumare il tarassaco, che nel periodo prima della fioritura offre le sue foglie più giovani e tenere, da recidere con cura a livello del colletto. Le foglie si prestano alla realizzazione di risotti, pesti, torte salate e frittate, come quella che vi proponiamo nelle prossime righe.
Frittata al tarassaco
Ottima come antipasto o secondo piatto, la frittata al tarassaco è l’ideale per i picnic o come pranzo al sacco per le gite fuoriporta.
Ingredienti per 2 persone:
- 200 g di foglie di tarassaco;
- 3 uova;
- 50 mL di latte;
- 25 g di parmigiano;
- 1 spicchio di aglio;
- olio extravergine, sale e pepe q.b.
Preparazione:
- dopo aver lavato le foglie in acqua corrente, lasciatele sbollentare per tre minuti;
- poi fatele insaporire in padella con un filo d’olio, uno spicchio d’aglio e un pizzico di sale;
- nel frattempo sbattette le uova e il parmigiano in una ciotola, salate e pepate;
- dopo aver rimosso l’aglio, aggiungete le uova sbattute in padella e coperchiate;
- fate cuocere la frittata da entrambe le parti fino a raggiungere la consistenza desiderata;
- accompagnate la frittata con del pane e una porzione abbondante d’insalata mista (tarassaco, lattuga iceberg, valerianella e carote).
Consigli di lettura
Il consumo del tarassaco e altre verdure amare apporta sostanze benefiche per la salute. Per saperne di più, leggete l’articolo sugli alimenti amari: elenco, proprietà e usi.
Riferimenti bibliografici:
- Kania-Dobrowolska, M.; Baraniak, J. Dandelion (Taraxacum officinale L.) as a Source of Biologically Active Compounds Supporting the Therapy of Co-Existing Diseases in Metabolic Syndrome. Foods 2022, 11, 2858. DOI: 10.3390/foods11182858;
- Schütz K, Carle R, Schieber A. Taraxacum–a review on its phytochemical and pharmacological profile. J Ethnopharmacol. 2006 Oct 11;107(3):313-23. DOI: 10.1016/j.jep.2006.07.021;
- Staruschenko A. Beneficial Effects of High Potassium: Contribution of Renal Basolateral K+ Channels. Hypertension. 2018 Jun;71(6):1015-1022. DOI: 10.1161/HYPERTENSIONAHA.118.10267;
- “Fitoterapia Razionale. Scienza e piante medicinali” (Casa editrice Mattioli 1885);
- Jiao F, Tan Z, Yu Z, Zhou B, Meng L and Shi X (2022) The phytochemical and pharmacological profile of taraxasterol. Front. Pharmacol. 13:927365. DOI: 10.3389/fphar.2022.927365;
- valori nutrizionali (USDA).
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.
Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it