carciofi

Viaggio alla scoperta dei carciofi

I carciofi sono senza ombra di dubbio tra gli ortaggi più amati in Italia. In questa guida vi racconteremo alcune curiosità riguardanti le loro origini e varietà, quali benefici apportano alla salute e come usarli in cucina. Seguiteci!

Caratteristiche 

Il carciofo è un’erba originaria del bacino del Mediterraneo. Analogamente ad altre specie come lo zafferano, anch’essa deriva dalla domesticazione di una pianta selvatica (il cardo) avvenuta molto probabilmente in Sicilia nel I secolo a.C. Il nome scientifico (Cynara scolymus) deriva dal latino cinis (la cenere usata come fertilizzante) e dal greco skolymos (cardo).1

La buona tolleranza alla salinità e la capacità di adattarsi al clima mediterraneo hanno fatto sì che questa pianta si diffondesse in tutta Italia, al punto che nel Bel Paese la produzione ammonta al 40% di quella mondiale, con 50.699 ettari di carciofaie e ben 510.141 tonnellate annuali di raccolto.2

Le maggiori produttrici sono:

  • Puglia (16.930 ettari), Sicilia (14.800 ettari) e Sardegna (13.630 ettari) per le varietà precoci;
  • Campania (2.012 ettari), Lazio (1.058 ettari) e Toscana (548 ettari) per le varietà tardive.1
Carciofo - Campo di carciofi (carciofaia) in Sardegna.
Carciofaia in Sardegna.

Varietà 

Oltre a essere leader mondiale della produzione di carciofi, l’Italia è impareggiabile anche per le varietà disponibili, alcune delle quali molto pregiate, come lo spinoso di Sardegna DOP. Le varietà sono classificate in base a:

  1. periodo di fioritura:
    • precoci, fioriscono in autunno (ottobre/novembre) e in primavera (aprile/maggio). Diffuse in Puglia, Sicilia e Sardegna, hanno teste medio-piccole (150-200 g) e quelle primaverili sono destinate all’inscatolamento;
    • tardive, fioriscono da febbraio/marzo a maggio/giugno. Diffuse principalmente in Campania, Lazio e Toscana, possiedono teste grandi e perciò reputate di maggior pregio;
  2. spine:
    • spinose, coltivate in Sardegna e in Liguria, caratterizzate da teste affusolate e sapore deciso;
    • inermi, arrotondate e dal sapore delicato;
  3. colore:
    • verdi, ricche di clorofilla (il pigmento verde delle piante);
    • violette, ricche di antociani (pigmenti viola antiossidanti).

Valori nutrizionali e proprietà dei carciofi

Dei carciofi si consuma principalmente la parte centrale, il cuore, che vanta ottime proprietà nutrititive essendo ricca di:

  • potassio e magnesio, che contribuiscono al corretto funzionamento di muscoli e cervello;
  • ferro, che contrasta l’affaticamento, e zinco, che mantiene in buono stato la pelle, i capelli e le unghie;
  • vitamina C, antiossidante e immunostimolante, e vitamine del gruppo B, che intervengono nel metabolismo corporeo.
Valori nutrizionali per 100 grammi di carciofi freschi (fonte: USDA)3
Energia
53 kcal
Acqua
84,1 g
Proteine
2,89 g
Grassi
0,34 g
Carboidrati 
  • 12 g totali
  • 5,7 g fibre
  • 0,99 g zuccheri
Vitamine
  • acido ascorbico (C): 7,4 mg
  • niacina (B3): 1,11 mg
  • piridossina (B6): 0,116 mg
  • riboflavina (B2): 0,089 mg
  • acido folico (B9): 89 μg
  • piridossina (B6): 0,086 mg
  • tiamina (B1): 0,05 mg
  • vitamina K: 14,8 μg
  • vitamina A: 1 μg
Sali minerali
  • potassio: 286 mg
  • sodio: 60 mg
  • fosforo: 73 mg
  • magnesio: 42 mg
  • calcio: 21 mg
  • ferro: 0,61 mg
  • zinco: 0,4 mg
  • rame: 0,127 mg
  • selenio: 0,2 μg

Inoltre, la presenza di fibre e polifenoli conferisce ai carciofi le seguenti proprietà.

1) Proprietà prebiotiche

Grazie all’inulina, una fibra che abbonda nel carciofo romanesco, i carciofi favoriscono lo sviluppo del microbiota (in particolar modo i bifidobatteri) e dunque la regolarità intestinale, riducendo il rischio di sviluppare i tumori del colon-retto.4

2) Proprietà antiossidanti

I carciofi possiedono proprietà antiossidanti (cioè prevengono i danni da radicali liberi) grazie ai polifenoli, il cui consumo è associato a minori rischi tumorali e cardiovascolari; tra essi si annoverano gli antociani, abbondanti nelle varietà violette, e i derivati di luteolina e acido caffeico, assimilabili in grandi quantità.2-5

Ricette con i carciofi

I carciofi si possono mangiare crudi (nell’articolo sul carciofo spinoso di Sardegna DOP trovate alcune insalate) o cotti. Ecco un esempio!

Carciofi con patate in umido

Questo piatto non troppo impegnativo si può mangiare sia come contorno e sia come unica portata, meglio se accompagnata da una fonte di proteine, come il pecorino sardo, per chi vuole rimanere leggero o segue una dieta vegetariana. Vediamo gli ingredienti!

Ingredienti per quattro persone:
  • 8 carciofi;
  • 600 g di patate;
  • 2 spicchi d’aglio;
  • 2-3 mestoli di brodo vegetale;
  • olio extravergine di oliva, sale, pepe e prezzemolo q.b.
Preparazione:
  1. innanzitutto pulite i carciofi, mantenendo qualche centimetro di gambo;
  2. suddividete i cuori in quattro parti e immergeteli in acqua con limone per non farli annerire;
  3. sbucciate le patate e tagliatele a cubetti;
  4. a questo punto versate un filo d’olio in padella, fate rosolare l’aglio e aggiungete i carciofi, le patate, il sale e il pepe;
  5. mescolate e fate cuocere il tutto per circa 20-25 minuti, aggiungendo il brodo poco per volta;
  6. fate cuocere fino a quando i carciofi e le patate saranno morbidi;
  7. impiattate e aggiungete il prezzemolo.
Carciofi e patate in umido
Carciofi con patate in umido.
Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sulle foglie di carciofo: proprietà, usi e controindicazioni.

Riferimenti bibliografici:
  1. Colture erbacee nutraceutiche. Documento dell’Universita degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria;
  2. Ceccarelli, N., Curadi, M., Picciarelli, P. et al. Globe artichoke as a functional food. Mediterr J Nutr Metab 3, 197–201 (2010). DOI: 10.1007/s12349-010-0021-z.
  3. valori nutrizionali (USDA);
  4. Kaur N, Gupta AK. Applications of inulin and oligofructose in health and nutrition. J Biosci. 2002 Dec;27(7):703-14. DOI: 10.1007/BF02708379. PMID: 12571376;
  5. Dabbou S, Dabbou S, Flamini G, Pandino G, Gasco L, Helal AN. Phytochemical Compounds from the Crop Byproducts of Tunisian Globe Artichoke Cultivars. Chem Biodivers. 2016 Nov;13(11):1475-1483. DOI: 10.1002/cbdv.201600046. Epub 2016 Oct 8. PMID: 27449402.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it