Fragaria vesca o fragolina di bosco

Terzo appuntamento con “L’erbario“, in cui vi raccontiamo alcune curiosità e aneddoti sulla fragolina di bosco (Fragaria vesca). Buona lettura!

Fragaria vesca: l’identikit

La fragolina di bosco (chiamata anche fragola selvatica o merello) anche è una specie erbacea perenne, che cresce spontaneamente nei boschi e nei sottoboschi italiani, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Fa parte della categoria dei frutti di bosco, come i lamponi, le more di rovo, i ribes, i mirtilli e il mirto, e ha una stretta parentela con le fragole coltivate, da cui si distingue per la crescita spontanea.

Il suo fogliame verde chiaro è costituito da tre foglioline dentate ed è molto fitto; l’infiorescenza è formata da pochi fiori, ognuno dei quali ha cinque petali di colore bianco; i piccoli frutti rossi, dal portamento ricadente, che crescono dalla primavera fino all’estate, sono in realtà dei falsi frutti: quelli veri sono gli acheni, neri e piccoli, sparsi sul ricettacolo. Il loro sapore profumato lascia in bocca note soavemente dolci, ma anche acidule e muschiate, a seconda del grado di maturazione.

La coltivazione di Fragaria vesca

Data l’elevata richiesta del mercato, negli ultimi anni la coltivazione della fragolina di bosco è aumentata per destinarla al consumo fresco, nonché alla produzione dolciaria; ma è un interesse che si sta diffondendo anche tra gli orticoltori domestici, che la vogliono piantare nei propri giardini.

La coltivazione di questo frutto è molto più semplice rispetto a quella delle fragole, poiché rispetto a queste sono molto più rustiche. Necessita di un terreno umido e profondo, che, se povero, va integrato con una buona concimazione organica, fatta con humus di lombrico o compost domestico; il terreno non deve inoltre presentare rischi di ristagno idrico.

Bisogna scegliere una posizione ombreggiata, mai in pieno sole, dove possibilmente non crea conflitto nelle rotazioni colturali annuali; tuttavia, dopo qualche anno di produzione, sarà bene sostituire le piantine. La pianta resiste bene all’inverno e alle basse temperature, quindi è perfetta per la coltivazione anche nelle zone di montagna.

Fragolina di bosco o Fragaria vesca.
Fragoline di bosco (Fragaria vesca).

Gli usi tradizionali

Potreste approfittare dei pomeriggi primaverili tiepidi per riempire un bel cestino di fragoline di bosco: per un kg di frutti ben lavati, aggiungete il succo di un limone e 750 g di zucchero, fate macerare il tutto per un’ora e poi cuocete a fuoco lento; prima che inizi a solidificarsi, trasferite il composto in vasi di vetro.

Se volete godere subito del vostro raccolto, guarnite le fragoline con un po’ di panna acida o immergetele in una crema fatta con mascarpone, un baccello di vaniglia, formaggio bianco e crema Chantilly.

Molto buono è il frullato fatto con 150 g di fragoline, 40 g di zucchero, 20 cl di panna acida e uno yogurt naturale: frullate il tutto e gustate.

L’aneddoto

Le fragoline di bosco sono associate a varie leggende per bambini: una di queste, originaria della Svezia, racconta che una fata trasformò le fragoline in oro per aiutare una fanciulla a scappare dalla sua matrigna. Fino a non tanto tempo fa, le donne norvegesi incinte portavano alcune foglie della pianta di fragoline di bosco per proteggere i feti e partorire con meno dolore.

Scritto da:

Alessandra Leo

Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
Adoro il mondo beauty, in particolare il make-up e la skincare, ma un'altra mia passione è l'esoterismo e tutto ciò che riguarda streghe e magia.