Bacche di mirto dentro a una ciotola di legno

Viaggio alla scoperta del mirto

Le bacche di mirto sono frutti selvatici che maturano da novembre a gennaio, soprattutto in Corsica e Sardegna, dove i cespugli di Myrtus communis crescono rigogliosi.

Gli arbusti fanno parte della cosiddetta “macchia mediterranea bassa” e producono bacche di forma globosa o ovoidale, dal rosso al blu scuro, raramente bianche, che rimangono a lungo sui rami. Come vedremo a breve, questi frutti sono ricchi di sostanze benefiche per la salute.

Composizione e proprietà delle bacche di mirto

La composizione delle bacche di mirto è stata chiarita attraverso l’analisi delle biomasse, cioè gli scarti della produzione del liquore, tra cui un recente studio dell’Università di Sassari, che ha individuato la presenza di fibre, grassi polinsaturi ricchi di acido linoleico e polifenoli, soprattutto ellagitannini e glicosidi della quercetina.1

In particolare, gli ellagitannini come l’enoteina B si sono rivelati efficaci nel proteggere le cellule staminali in provetta, neutralizzando i radicali liberi e riducendo la produzione di citochine infiammatorie, e nel contrastare la Candida (un lievito che in particolari condizioni può infettare le mucose orali, genitali e intestinali), risultando attivi anche verso i ceppi resistenti al fluconazolo, un comune farmaco antimicotico.2-3-4

Grazie alle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antifungine, le biomasse del mirto si potrebbero sfruttare per produrre integratori e cosmetici dermoprotettivi, conservanti alimentari e mangimi per animali, limitando l’inquinamento legato ai processi produttivi (se ne producono 200.000 tonnellate all’anno solo in Sardegna).1

Bacche mirto (Myrtus communis, Myrtaceae) sui rami.

Ricette con le bacche di mirto

Le bacche di mirto rientrano a pieno titolo nella cucina sarda: infatti si usano per insaporire il maialetto e altre carni allo spiedo, nonché per preparare liquori e confetture. Di seguito riportiamo la ricetta.

Confettura di mirto

La confettura di mirto, dal sapore caratteristico e non troppo dolce, è ottima con i prodotti stagionati del tagliere di formaggi e salumi sardi, per realizzare crostate e altri dolci. Vediamo gli ingredienti!

Ingredienti

Per preparare 10 vasetti occorrono:

  • 1 kg di bacche;
  • 800 mL di acqua;
  • 800 g di zucchero;
  • 1 limone.
Preparazione:
  1. innanzitutto lavate le bacche, asciugatele e fatele macerare per 12 ore con il succo di limone e lo zucchero;
  2. cuocetele a fuoco lento, fino a quando il composto avrà raggiunto la giusta consistenza (mettetene un cucchiaino in un piattino e fate un solco col dito: se si richiude, dovete farlo cuocere ancora per qualche minuto);
  3. una volta pronta la confettura, eliminate i semini con il passaverdure e suddividetela nei vasetti puliti e asciutti;
  4. chiudete ermeticamente i vasetti, metteteli a bagnomaria e lasciateli bollire per 20-25 minuti;
  5. conservateli in luogo fresco e asciutto.

N.B. La confettura aperta si conserva in frigo e va consumata entro 2-3 settimane.

Confettura di bacche di mirto

Consigli di lettura

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Riferimenti bibliografici
  1. Correddu, F.; Maldini, M.; Addis, R.; Petretto, G.L.; Palomba, M.; Battacone, G.; Pulina, G.; Nudda, A.; Pintore, G. Myrtus Communis Liquor Byproduct as a Source of Bioactive Compounds. Foods 20198, 237. DOI: 10.3390/foods8070237;
  2. Cruciani S, Santaniello S, Fadda A, Sale L, Sarais G, Sanna D, Mulas M, Ginesu GC, Cossu ML, Serra PA, Ventura C, Maioli M. Extracts from Myrtle Liqueur Processing Waste Modulate Stem Cells Pluripotency under Stressing Conditions. Biomed Res Int. 2019 Jun 11;2019:5641034. DOI: 10.1155/2019/5641034;
  3. Cruciani S, Santaniello S, Garroni G, Fadda A, Balzano F, Bellu E, Sarais G, Fais G, Mulas M, Maioli M. Myrtus Polyphenols, from Antioxidants to Anti-Inflammatory Molecules: Exploring a Network Involving Cytochromes P450 and Vitamin D. Molecules. 2019 Apr 17;24(8):1515. DOI: 10.3390/molecules24081515;
  4. Franco AM, Tocci N, Guella G, Dell’Agli M, Sangiovanni E, Perenzoni D, Vrhovsek U, Mattivi F, Manca G. Myrtle Seeds (Myrtus communis L.) as a Rich Source of the Bioactive Ellagitannins Oenothein B and Eugeniflorin D2. ACS Omega. 2019 Sep 20;4(14):15966-15974. DOI: 10.1021/acsomega.9b02010.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it