Quali sono i verbi causativi in cinese? Come si inseriscono all’interno della frase? Scopriamolo in questo articolo!
Tra gli elementi più comuni della lingua cinese troviamo sicuramente i verbi causativi, i quali esprimono un’azione che verrà compiuta da qualcuno diverso dall’oggetto. In altre parole si tratta di verbi quali “permettere”, “chiedere (di fare)”, ecc.
Dal punto di vista grammaticale contribuiscono a formare le cosiddette “frasi a perno”, chiamate anche “telescopiche”. Il nome deriva dal fatto che, come vedremo meglio più avanti, il complemento oggetto funge da perno tra verbo causativo e il successivo predicato.
Ma quali sono i verbi causativi in cinese? Come si costruiscono le frasi a perno? Non ci resta che scoprirlo.
Ripasso e approfondimentoPer cercare di orientarsi un po’ con la lingua cinese, così diversa dall’italiano, è importante conoscerne le basi. Per aiutarvi a studiarle, o semplicemente per ripassarle, vi ripropongo alcuni miei vecchi articoli in cui ho provato a spiegarle nei vari aspetti, dalla pronuncia alla scrittura. Come sempre ve li presento a grandi linee con l’ausilio di una parola. Quella di oggi, per restare in tema, è il verbo causativo 让 (ràng, permettere):
|
Verbi causativi in cinese
Prima di capire come inserirli nelle frasi, vediamo alcuni tra i principali verbi causativi cinesi cercando di evidenziarne le peculiarità:
- 让 (ràng): ha il significato di “permettere”, “lasciare” (come nell’inglese “let“) o, con riferimento ad emozioni o sentimenti, “causare / rendere”. È uno dei più comuni, in quanto non è né troppo formale né troppo informale;
- 使 (shǐ): sebbene non abbia l’accezione di “permettere”, quando ricorre come “causare” o “lasciare” ha lo stesso significato di 让. Rispetto a quest’ultimo, però, è più formale e decisamente meno comune nella lingua parlata;
- 叫 (jiào): più informale di 让, si utilizza principalmente con il significato di “dire/ chiedere di fare”. In questo caso la richiesta proviene da una figura autoritaria (genitore, insegnante, ecc.) o da una persona con la quale si ha molta confidenza. Attenzione a non confonderlo con l’identico verbo 叫 “chiamarsi“;
- 请 (qǐng): si utilizza per “chiedere (per favore) di fare” qualcosa, per cui è indicato per rivolgerci a persone con le quali abbiamo poca confidenza o per situazioni in cui è necessaria una forma più cortese. Diversamente da quanto visto con 叫, non c’è una richiesta dall’alto.
Le frasi a perno
La struttura di base per creare le frasi a perno con i verbi causativi sarà la seguente:
Soggetto + Verbo causativo + Oggetto + Predicato
In questo caso, come anticipato in precedenza, l’oggetto sarà il perno che collega il verbo causativo con il predicato – che potrà essere un secondo verbo o un aggettivo -, svolgendo la funzione di complemento per il primo e di soggetto per il secondo.
Ad esempio:
|
I verbi causativi, quindi, ci permettono di costruire le frasi a perno, in cui l’azione espressa dal predicato non è compiuta dal soggetto ma dal complemento oggetto. Detto questo non mi resta che salutarvi: 再见!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it