Usi della particella 呢 in cinese:
A cosa serve la particella 呢 in cinese? Quali sono i suoi utilizzi più frequenti? Scopriamolo in questo articolo!

Le particelle rappresentano un elemento grammaticale molto diffuso nella lingua cinese. Sebbene spesso non siano traducibili direttamente in italiano, come in varie accezioni della particella 呢, svolgono però un ruolo fondamentale per la comprensione delle frasi.

La presenza delle particelle 吗 (ma), 吧 (ba) o 了 (le), ad esempio, ci fa capire se ci troviamo di fronte a una domanda, a un invito, o a un cambiamento di stato; per non parlare delle tre particelle “de” 的, 得, 地, omofone ma con significati completamente diversi.

In tale contesto si inserisce la nostra particella 呢, utile anch’essa per porre determinate domande o esprimere particolari situazioni. È sicuramente una delle più note e in questo articolo vedremo alcuni dei suoi utilizzi più semplici e comuni.

Quali sono, dunque, i contesti in cui possiamo utilizzare la particella 呢? Come influisce sul significato delle frasi? Nelle domande è interscambiabile con 吗? Non ci resta che scoprirlo.

Ripasso e approfondimento

Studiare il cinese senza avere delle buone basi può essere complicato, per cui, come sempre, vi rimando ad alcuni miei vecchi articoli in cui potete scoprire o ripassare, tra le altre, le regole di pronuncia e di scrittura.

Anche questa volta ve li presento a grandi linee con l’ausilio di una parola. Quella di oggi, per restare in tema, è 呢 (ne):

  • caratteri cinesi: quando ci si riferisce alla scrittura cinese nel suo complesso, non si parla di “ideogrammi” bensì di “caratteri”. Il carattere 呢, nello specifico, è un composto fonetico;
  • composti fonetici: il componente fonetico 尼 sulla destra, attribuisce il suono “ne” al carattere;
  • radicale: il radicale “bocca” 口 sulla sinistra, invece, ci fa capire che il carattere ha a che fare in qualche modo con l’azione di parlare;
  • pinyin: la sillaba “ne” non si può pronunciare come in italiano. Sebbene la consonante sia come nella nostra lingua, la “e” è invece simile a quella della parola “je” francese;
  • toni: diversamente da molte altre sillabe cinesi, in “ne” non è presente alcun segno grafico, ciò significa che deve essere pronunciato con un tono neutro;
  • tratti: 呢 è composto da 8 tratti: due orizzontali, uno verticale, due discendenti a sinistra, due ribattuti orizzontali e uno verticale curvo con un uncino;
  • ordine dei tratti: per scrivere 呢 correttamente, dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra, dobbiamo seguire quest’ordine: 丨㇕一㇕一㇀㇀㇟;
  • caratteri tradizionali: con i caratteri tradizionali (utilizzati ancora oggi a Hong Kong e a Taiwan) la scrittura di 呢 è assolutamente identica.

Particella 呢

Iniziamo subito col dire che 吗 e 呢, sebbene contribuiscano entrambe a formare le frasi interrogative, non possono mai essere interscambiabili. La prima, infatti, si utilizza nelle frasi che prevedono esclusivamente una risposta “sì / no”, situazione non prevista dalla seconda.

Ciò, inoltre, fa sì che 吗, diversamente da 呢, non possa stare all’interno della stessa frase con altri pronomi interrogativi quali, ad esempio, 谁 (shéi, chi?) o 什么 (shénme, che cosa?).

In comune, però, hanno la posizione all’interno della frase: la particella 呢 sarà facilmente riconoscibile in quanto si troverà sempre alla fine, anche se può avere significati diversi. A questo punto non ci resta che capire quali sono le situazioni più comuni in cui utilizzarla.

Girare la domanda

Partendo sempre da un argomento precedente, la particella 呢 ci permette di chiedere la stessa informazione ma riferita a qualcun altro o a qualcos’altro. Nell’esempio più banale, ci consente di chiedere a nostra volta “e tu? / tu invece?” dopo aver risposto alla domanda “come stai?”.

Per ottenere tale accezione, la particella seguirà la persona o la cosa di cui si chiedono informazioni.

Ad esempio:

A: 你好吗? (nǐ hǎo ma? come stai?);
B: 我很好,谢谢。? (wǒ hěn hǎo, xièxie. nǐ ne?, sto bene, grazie. E tu?);
A: 我也很好 (wǒ yě hěn hǎo, anch’io sto bene).

  • 他妈妈是英国人,你妈妈? (tā māma shì yīngguó rén, nǐ māma ne?, sua madre è inglese, la tua invece?).

Chiedere dove si trova qualcuno o qualcosa

Possiamo utilizzare 呢 anche per chiedere dove si trovi qualcuno o qualcosa. In altre parole si traduce con “dov’è”, ed equivale alle domande: “在哪里? / 在哪儿?” (zài nǎlǐ? / zài nǎr?).

Come questi ultimi, la particella 呢 si posiziona alla fine della frase subito dopo l’oggetto o la persona che si sta cercando. Rispetto all’accezione precedente, qui non ci serve un argomento noto.

Ad esempio:

  • 我的钥匙? (wǒ de yàoshi ne?, dove sono le mie chiavi?);
  • 小孩,你妈妈?(xiǎohái, nǐ māma ne?, bimbo, dov’è tua madre?).

Il significato sarebbe identico se dicessimo:

  • 我的钥匙在哪里
  • 小孩,你妈妈在哪儿

Per maggiore chiarimento, confrontiamo ora gli ultimi esempi delle due accezioni: entrambe terminano con la domanda “你妈妈呢?”, ma i due significati sono completamente diversi. Come facciamo a riconoscerli?

Nella prima frase, come detto, abbiamo un argomento già noto (“sua madre è inglese”), per cui capiamo che la funzione di 呢 è quella di chiedere la stessa informazione (nazionalità della madre) ma riferita a qualcun altro (nell’esempio: “la tua”). Nella seconda, invece, non abbiamo informazioni precedenti, per cui non possiamo rigirare nessuna domanda.

Come ulteriore prova possiamo sostituire entrambe le particelle con “在哪里/儿?”: solo nel secondo caso la frase avrebbe un senso logico.

Azione in corso

Un altro caso abbastanza comune in cui possiamo trovare la particella 呢, sempre in fondo alla frase, è quello in cui esprime le azioni in corso. In questo caso il significato della frase non cambia, tanto che nella struttura di base la particella è opzionale.

Ad esempio:

  • 正在看电视 (wǒ zhèngzài kàn diànshì ne, sto guardando la televisione);
  • 爷爷睡觉 (yéye zài shuìjiào ne, il nonno sta dormendo).

Il significato sarebbe identico se dicessimo:

  • 正在看电视;
  • 爷爷睡觉.

Nei suoi utilizzi più comuni, quindi, la particella 呢 gira una domanda, permette di chiedere dove si trovi qualcosa o qualcuno e aiuta ad esprimere un’azione in corso. Detto questo non mi resta che salutarvi: 再见!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it