I falsi miti sulla dieta senza glutine (gluten free). Immagine gratuita su freepik.

Sempre più persone seguono una dieta senza glutine pur non essendo celiache, pensando che gli alimenti gluten-free siano più salutari, purifichino l’organismo, facciano dimagrire e regolino l’intestino: tutti falsi miti. Vediamo il perché.

Ad oggi, il 10% degli italiani esclude il glutine benché non sia affetto da celiachia (che colpisce solo l’1% della popolazione) e, dei 320 milioni di euro spesi per i prodotti gluten-free, 105 provengono dalle tasche di persone non intolleranti al glutine. Spostandoci altrove la situazione è altrettanto preoccupante, viste e considerate le ragioni alla base del fenomeno.

Prendiamo come esempio gli Stati Uniti, dove questa moda ha avuto origine, lanciata da celebrità del calibro di Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham e Russell Crowe. I risultati di un sondaggio dell’Heartman Group evidenziano che:

  • il 35% degli intervistati mangiano gluten-free senza motivo;
  • il 26% pensa che sia più salutare rispetto a una normale dieta col glutine;
  • il 19% lo fa per mantenere regolare l’intestino;
  • il 13% per dimagrire e il 9% per purificarsi.
Il grafico rappresenta le ragioni che spingono i consumatori ad acquistare i prodotti senza glutine. Credits: Hartman Group (2015)
Il grafico rappresenta le ragioni che spingono i consumatori ad acquistare i prodotti senza glutine. Crediti: Heartman Group, 2015.

Le motivazioni alla base di tali scelte oltre a non avere basi scientifiche, possono esporre a grossi rischi chi segue una dieta gluten-free senza prescrizione specialistica. Nelle prossime righe, sfateremo i cinque falsi miti sulla dieta senza glutine più diffusi.

I cibi gluten-free fanno bene all’intestino?

In assenza di celiachia, mangiare gluten-free non favorisce il benessere intestinale, anzi: può causare costipazione perché si escludono i cereali come frumento, farro, orzo, segale e avena, ricchi di fibre, che regolarizzano l’intestino grazie agli effetti prebiotici (favoriscono lo sviluppo dei batteri buoni del microbiota).

A tal proposito, uno studio1 che ha coinvolto 10 volontari sani ha dimostrato che un mese di dieta senza glutine non solo riduce i bifidobatteri e i lattobacilli (annoverati tra le specie buone) ma favorisce lo sviluppo di patogeni come l’Escherichia coli.

Chi mangia senza glutine dimagrisce?

La dieta senza glutine non fa dimagrire. Primo, perché non necessariamente i prodotti senza glutine sono meno calorici degli altri, infatti spesso contengono più grassi per migliorarne la consistenza come evidenziato da uno studio dell’ESPGHAN Congress, che ha confrontato 654 prodotti senza glutine con 655 glutinati.

Secondo, perché una dieta senza glutine non controllata apporta una quantità insufficiente di fibre, che oltre ad aumentare il senso di sazietà regolano l’assimilazione di zuccheri e grassi.

Seguire una dieta gluten-free fa bene al cuore?

No, sembrerebbe addirittura il contrario secondo i risultati di una ricerca pubblicata sul British medical journal. Gli autori hanno esaminato i risultati di due grossi studi americani, condotti dal 1986 al 2012, per un totale di 110.017 partecipanti; l’obiettivo era valutare se il consumo di glutine nelle persone sane fosse associato a un rischio più alto d’infarto.

I partecipanti (tutti sani all’inizio dello studio) hanno compilato dei questionari relativi alle loro abitudini alimentari all’inizio e ogni quattro anni, fino al 2010. Dunque, in base alle risposte e ai contenuti nutrizionali presenti in banca dati, i ricercatori hanno calcolato l’apporto quotidiano di glutine nei 24 anni:

  • 7,5 g per le donne e 10,0 g per gli uomini nei gruppi che ne consumavano di più;
  • 2,6 g per le donne e 3,3 g per gli uomini nei gruppi che ne consumavano di meno.

Dopo gli opportuni aggiustamenti statistici, è emerso che nei soggetti consumanti più glutine il rischio d’infarto era più basso del 15% perché avevano una dieta più ricca di fibre (provenienti da frumento, orzo, segale e loro derivati, notoriamente ricchi di glutine) che aiutano a controllare il peso corporeo, la colesterolemia e la pressione arteriosa.

La dieta senza glutine purifica l’organismo?

No, anzi: aumenta l’esposizione a particolari contaminanti come l’arsenico, che abbonda nel riso presente in molti prodotti gluten-free.

Mangiare senza glutine fa bene ai bambini?

Alcuni genitori impongono la dieta gluten free ai figli per prevenire la celiachia, ma gli studi dimostrano che ritardare l’introduzione del glutine non riduce il rischio a lungo termine;2 inoltre, seguire un’alimentazione gluten-free fin dalla tenera età maschera i sintomi della celiachia, rendendone difficile la diagnosi.

Consigli di lettura

Se l’articolo riguardante i falsi miti sulla dieta senga glutine vi è piaciuto, potrebbe interessarvi anche quello dedicato a un altro falso mito duro a morire: “La pasta fa ingrassare?“.

Riferimenti bibliografici:
  1. Gluten-Free Diet: Imprudent Dietary Advice for the General Population? Gaesser, Glenn A. et al. Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, Volume 112, Issue 9, 1330 – 1333;
  2. The Gluten-Free Diet: Recognizing Fact, Fiction, and Fad. Reilly, Norelle R. The Journal of Pediatrics, Volume 175, 206 – 210.
Crediti fotografici

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Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
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