Pesce di aprile

Origini e curiosità sul pesce d’aprile

Il primo aprile è il giorno degli scherzi per antonomasia, una tradizione che in Europa si porta avanti da secoli. In Italia si chiama “pesce d’aprile”, così come in Francia (poisson d’avril), mentre in Inghilterra e in Scozia è il giorno degli sciocchi (april fools’ day e gowkie day). In quanto alle origini, sono state avanzate diverse ipotesi ma nessuna è corroborata da fonti attendibili, tanto che sarebbe più appropriato considerarle leggende. Vediamone alcune!

La riforma del calendario francese

Secondo l’ipotesi più popolare, l’usanza è nata in Francia nel 1564 con la promulgazione dell’Editto di Roussillon da parte di Carlo IX. Lo scopo era quello di riformare il calendario in modo che Capodanno cadesse il primo gennaio in tutto il Regno: infatti, per questioni legali e amministrative, l’anno iniziava a Pasqua ma taluni festeggiavano già il primo gennaio, talaltri dopo l’equinozio di primavera, altri ancora a Natale.

A coloro che non recepirono la riforma, continuando a celebrare l’anno nuovo tra marzo e aprile, vennero attaccati dei pesci di carta sulla schiena, da cui il nome di “poisson d’avril”.

Benché accattivante, questa ipotesi è poco plausibile se si considera la presenza di un chiaro riferimento al primo aprile come giorno di burle in un poema comico del 1561: “Refereyn vp verzendekens dach, twelck den eersten April te zyne plach”, cioè “Astenersi dal giorno delle commissioni, che è il primo aprile”.1

Il poema (composto dal fiammingo Eduard de Dene) parla di un nobile che, col pretesto di organizzare un matrimonio, il primo aprile fa fare avanti e indietro al suo servo affidandogli incarichi assurdi, col poveretto che alla fine di ogni strofa afferma:
Ho paura che tu stia cercando di farmi fare le commissioni degli sciocchi”.

Il miracolo della spina di Aquileia

Secondo una leggenda friulana, il pesce d’aprile nacque in seguito al miracolo della spina, avvenuto ad Aquileia, durante il patriarcato di Bertrando di San Genesio (1334-1350).

Si racconta che il Papa, invitato al pranzo di Pasqua da Bertrando, vi si recò con un giorno di anticipo – il primo aprile – perché doveva battezzare la figlia del Re proprio quella domenica. Essendo giorno di magro, si banchettò con il pesce e disgrazia volle che al Papa si conficcasse una spina in gola. Il pontefice andò a dormire senza riuscire a rimuoverla, ma il mattino seguente, al risveglio, la trovò adagiata su un bacile. Per onorare il miracolo promulgò un editto che vietava di mangiare pesce il primo aprile, anche se cadeva il Venerdì santo. Da lì nacque l’usanza scherzosa di servire pietanze modellate a forma di pesce, ecco il perché del pesce d’aprile.

I riferimenti alla leggenda sono presenti in una poesia facente parte di un manoscritto del XVII secolo, custodito nella Biblioteca comunale di Udine.2 La poesia è firmata da tale Rumtot (anagramma o pseudonimo di uno degli autori) che, per quanto ne sappiamo, potrebbe essersi inventato la storia di sana pianta.

Hilaria romani: antesignani del pesce d’aprile?

Alcuni studiosi hanno ipotizzato – senza prove solide – che il pesce d’aprile sia l’evoluzione degli Hilaria: l’ultimo giorno dei festeggiamenti in onore di Cibele (la madre degli dèi) e Attis (suo figlio e amante), che cadeva il 25 marzo, nel quale erano permessi giochi e scherzi di vario tipo.

I pesci d’aprile più divertenti della storia

Originariamente i pesci d’aprile consistevano in commissioni senza scopo o nella ricerca di oggetti inesistenti. Ad esempio, un tipico scherzo scozzese prevedeva il recapito di una lettera che chiedeva al destinatario d’inviare altrove l’ignaro messo, chiedendogli di consegnare una lettera simile a quella ricevuta, e così via.

Questa burla, definita “hunting the gowk”4 (caccia al cuculo, in senso figurato lo sciocco) si diffuse anche in Italia, tant’è che si ritrova in vari detti. Ad esempio, a Parma si dice che “al prim d’Avril, a s’ fa coror i pit”, il primo aprile si fanno correre i tacchini, invece a Bologna “al prim d’Avrel, as fa côrer i mat”. Il Pitrè2 riporta che a Modena, Milano, Torino e altre città di’Italia, si faceva recapitare con urgenza una lettera contenente il disegno di un pesce; invece, a Firenze, il sempliciotto di turno era inviato a comprare il pesce in una piazza dov’era presente solo come effigie, tra l’ilarità dei presenti.

Sempre il Pitrè elenca una sfilza di oggetti richiesti in questa giornata:

  • il rasoio per le uova in Belgio;
  • la neve disseccata in Germania;
  • il lievito per le salsicce in Francia;
  • la corda per il vento in Portogallo;
  • la pietra per affilare i capelli ad Andorra.

Col passare del tempo i pesci d’aprile divennero sempre più sofisticati, rendendo labile il confine tra burla e bufala. Di seguito ne riportiamo dieci tra i più divertenti e meglio riusciti della storia.

1) Edison innova l’industria alimentare

USA, 1878: The New York Graphic comunica l’invenzione di un macchinario che converte i rifiuti in cibo, attribuendone la paternità a Edison.5

2) Il pesce d’aprile degli alberi di spaghetti

Regno Unito, 1957: la BBC trasmette un documentario sulla raccolta degli spaghetti, facendo credere che crescano sugli alberi in Canton Ticino. Ecco il filmato d’epoca:

3) Il nylon e la tv a colori

Svezia, 1962: la tv nazionale comunica la possibilità di vedere le immagini a colori, basta coprire lo schermo con le calze di nylon.

4) L’esperimento editoriale

USA, 1969: Penelope Ashe vende 20.000 copie del suo romanzo erotico Naked came the stranger. In realtà si tratta dell’esperimento di un gruppo di giornalisti del Newsday, per dimostrare che il libro – nonostante fosse pessimo – avrebbe avuto successo viste le tendenze dell’epoca.

5) L’isola di San Serriffe

Regno Unito, 1977: il Guardian pubblica un servizio sull’isola di San Serriffe, che da Tenerife è finita alle Seychelle a causa di un incidente aereo.6

The Guardian, San Serriffe, April Fools' Day.
Il pesce d’aprile del Guardian.

6) Il Big Ben digitale

Regno Unito, 1980: la BBC comunica che l’attuale Big Ben verrà sostituito da uno digitale. Al primo telespettatore che telefonerà verrà regalato quello vecchio.

7) I pinguini volanti

Regno Unito, 2008: la BBC manda in onda un documentario sui pinguini volanti dell’isola di San Giorgio, in Antartide, col commento di Terry Jones dei Monty Python. Qui sotto trovate il video:

8) Il pesce d’aprile di Google

2010: Google annuncia lo sviluppo di una nuova funzione di Translate, che converte i versi animali in frasi di senso compiuto per gli umani.

9) Game of thrones prende vita

2015: un articolo pubblicato su Nature annuncia che i draghi non sono semplici creature di fantasia, sono davvero esistiti e stanno tornando a causa del cambiamento climatico.7

10) VacuSort, il pesce d’aprile della Lego

2018: la Lego annuncia la vendita del VacuSort, per tenere in ordine la casa. L’apparecchio aspira i mattoncini, li separa dalla polvere e li suddivide in base al colore e alla forma.

Vacusort, pesce d'aprile della Lego 2018.
Il pesce d’aprile della Lego.
Consigli di lettura

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Riferimenti bibliografici:
  1. The museum of hoaxes, The Origin of April Fool’s Day;
  2. G. Pitrè, Il pesce d’aprile, Palermo 1886 (Google books);
  3. Britannica, The Editors of Encyclopaedia. “April Fools’ Day“. Encyclopedia Britannica, 4 Mar. 2024. Accessed 26 March 2024;
  4. Doing history in public, Whence proceeds the custom of making April Fools? Di Rose Hodgkin;
  5. Wired, I migliori scherzi della storia per il pesce d’aprile;
  6. The Guardian, April fool – San Serriffe: teaching resource of the month from the GNM Archive, April 2012;
  7. Hamilton, A., May, R. & Waters, E. Here be dragons. Nature 520, 42–43 (2015). DOI: 10.1038/520042a.

Foto di Sushmita Nag da Pixabay.

Scritto da:

Redazione IV

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