
Quali sono gli avverbi di grado in cinese? Come si usano all’interno della frase? Scopriamolo in questo articolo!
Uno degli errori più banali quando si studia una lingua è quello di tradurre parola per parola, pensando che le regole grammaticali siano quasi universali. Uno sbaglio sicuro si avrebbe con gli avverbi di grado in cinese.
Nelle frasi che li prevedono, infatti, vengono omesse parti del discorso indispensabili in italiano, il che può generare un minimo di confusione in chi ha poca familiarità col cinese. Il carattere 很 che vedremo più avanti, ad esempio, potrebbe risultare un po’ ambiguo.
Il lato positivo è che gli avverbi di grado in cinese, per quanto diversi nell’utilizzo, equivalgono come significato a quelli italiani, per cui non sarà così difficile memorizzarli.
Ma quali sono, quindi, gli avverbi di grado in cinese? Quali sono le differenze nel loro utilizzo tra l’italiano e il cinese? Non ci resta che scoprirlo.
Ripasso e approfondimentoIl cinese è una lingua affascinante per la sua scrittura, ma un po’ complicata quando la si inizia a studiare. Per evitare di perdersi subito occorre avere delle buone basi e io, nel mio piccolo, ho provato a spiegarle nei miei vecchi articoli. Qui sotto ve ne linko alcuni, in cui potete capire come leggere, scrivere e iniziare a orientarvi con la lingua cinese. Come sempre ve li illustro a grandi linee descrivendo una parola, e quella di oggi è 入 (rù, entrare):
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Avverbi di grado in cinese
L’avverbio 很
Solitamente gli avverbi di grado precedono sempre il verbo o l’aggettivo a cui si riferiscono. Per iniziare a vederli, iniziamo con quello più semplice e comune, il già citato 很 (hěn, molto).
Si tratta di uno dei primi caratteri che vengono imparati in cinese, poiché è utile per formulare le frasi più basilari e di tutti i giorni. Ci permette, ad esempio, di dire che stiamo bene, che siamo felici o che qualcuno è bello.
Ad esempio:
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Osservando queste brevi frasi ci possiamo rendere conto di due cose: nelle traduzioni non ho tradotto 很 con il significato di “molto” (per quanto non sarebbe stato un errore farlo) e non compare mai il verbo “essere” 是 (shì), indispensabile in italiano.
In cinese, infatti, non possiamo mai collegare un soggetto a un aggettivo né col verbo “essere” né con qualsiasi altro verbo. In altre parole sarebbe impossibile dire 她是漂亮 per affermare che lei è bella, sarebbe un errore grave. 她漂亮 da solo, invece, non sarebbe di senso compiuto, un po’ come se dicessimo “lei bella”.
Per collegare le due parti grammaticali abbiamo quindi bisogno di un avverbio ed è per questo che abbiamo inserito 很. Attenzione, però, la corrispondenza con il verbo “essere” è solo in una traduzione naturale di come diremmo la stessa frase in italiano. Solitamente in questi casi 很 ha la sola funzione di collegamento priva di significato.
很 con i verbi
Possiamo usare 很 anche con verbi che fanno riferimento a sentimenti o emozioni, come ad esempio 想 (xiǎng, volere/mancare) e 喜欢 (xǐhuan, piacere). In questo caso il suo significato è effettivamente quello di “molto/tanto”.
Ad esempio:
Vediamo le stesse frasi, ugualmente corrette, ma senza avverbio:
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Da abbastanza a troppo
Tra gli esempi precedenti abbiamo visto la frase “sono felice”, tradotta così nonostante la presenza di 很. Come possiamo dire che siamo “molto” felici senza il rischio di eventuali ambiguità dell’avverbio? In tal caso dobbiamo usare 非常 (fēicháng, molto/tanto).
Il suo utilizzo è pressoché identico a 很, in quanto collega il soggetto all’aggettivo o al verbo di riferimento. Diversamente dall’avverbio precedente, però, non può mai perdere il suo significato, per cui non può creare fraintendimenti.
Ad esempio:
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La scelta se usare 很 o 非常 non riguarda solo il rischio di confusione: di regola il grado di intensità del “molto” espresso da 非常 è maggiore rispetto a quello di 很
Per dire che il “tanto” è diventato eccessivo, ci occorre il carattere 太 (tài, troppo). Spesso lo troviamo insieme alla particella 了 – che si posiziona alla fine della frase – nella costruzione fissa “太…了”, la quale dà ancora più enfasi alla frase. Come nei casi precedenti, precede sempre l’aggettivo o il verbo che modifica.
Ad esempio:
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Altri avverbi per esprimere diverse intensità sono 有点 (yǒudiǎn, un po’), 比较 (bǐjiào, abbastanza) e 特别 (tèbié, particolarmente). Anche in questo caso, ormai l’avrete capito, non ci serve alcun verbo.
Ad esempio:
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Comparativo e superlativo
Gli avverbi ci servono anche per fare confronti, esprimendo un grado comparativo o superlativo. In altre parole ci permettono dire che una persona è più alta di qualcun altro o che è la più alta in assoluto. Per questi confronti abbiamo bisogno di 更 (gèng, più/di più/ancora più) e 最 (zuì, il più).
Ad esempio:
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Gli avverbi di grado in cinese, quindi, come 很, 非常 e 太, collegano direttamente il soggetto all’aggettivo o al verbo che modificano. Detto questo non mi resta che salutarvi: 再见!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it