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Un rimedio naturale per favorire la digestione

Tarassaco, rosmarino, finocchio e melissa sono erbe della Medicina popolare indicate contro i problemi di digestione. Vediamo come associarle per preparare un buon infuso digestivo!

La ricetta dell’infuso digestivo

Per preparare l’infuso digestivo, occorrono delle erbe essiccate reperibili in erboristeria o, in alternativa, nelle farmacie e parafarmacie con un reparto erboristico ben fornito.

Ingredienti:
  • 25 g di tarassaco (foglie);
  • 20 g di rosmarino (foglie);
  • 30 g di finocchio (frutti);
  • 25 g di melissa (foglie).
Preparazione:
  1. miscelate il tarassaco, il rosmarino, il finocchio e la melissa, nel modo più omogeneo possibile;
  2. prelevate un cucchiaio raso della miscela e aggiungetelo a 200 mL di acqua bollente;
  3. dopodiché lasciate in infusione per 10 minuti, coperchiando la tazza per non disperdere i componenti volatili;
  4. infine, colate e gustate l’infuso dopo il pasto.

Posologia in caso di dispepsia ricorrente

In caso di disturbi digestivi ricorrenti, si può assumere l’infuso come terapia complementare ai farmaci. La posologia è di una tazza dopo pranzo e una dopo cena per 10 giorni; dopodiché si fa una settimana di pausa, per poi riprendere con un nuovo ciclo di 10 giorni.

Proprietà e benefici dell’infuso digestivo

Come accennato poc’anzi, l’infuso può alleviare i sintomi dell’indigestione, come senso di pesantezza, gonfiore e crampi, grazie agli effetti sinergici tra le erbe.1-2 Vediamole in dettaglio!

Taraxacum officinale (Asteraceae)

Il tarassaco o dente di leone è un’erba molto comune, che cresce nei terreni incolti. Le foglie sono ricche di sostanze amare, che stimolano le secrezioni digestive (effetto eupeptico), e di potassio, che favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso (effetto diuretico).3

Tarassaco - pianta intera con fiore - le foglie servono per preparare un infuso digestivo
Taraxacum officinale (Asteraceae).

Salvia rosmarinus (Lamiaceae)

Il rosmarino è un arbusto sempreverde originario del Bacino del Mediterraneo. Le foglie contengono un olio essenziale ricco di canfora, eucaliptolo, borneolo e α-pinene, che favorisce la digestione dei grassi, stimolando la produzione e la secrezione di bile (effetti coleretici e colagoghi), e calma gli spasmi della muscolatura digerente (effetto spasmolitico).

rosmarino in fiore - le foglie sono usate per preparare un infuso digestivo
Salvia rosmarinus officinalis (Lamiaceae)

Foeniculum vulgare (Apiaceae)

I frutti (meglio noti come “semi”) del finocchietto selvatico, un’erba spontanea del Paesi mediterranei, contengono un olio essenziale ricco di anetolo e fencone, che aumenta le secrezioni digestive e favorisce l’eliminazione dei gas intestinali (effetto carminativo).

finocchio selvatico - i frutti sono usati per preparare un infuso digestivo
Foeniculum vulgare (Apiacee)

Melissa officinalis (Lamiaceae)

La melissa è un’erba che profuma di limone, nota soprattutto per gli effetti calmanti (ne abbiamo parlato nell’articolo sui sedativi naturali). Ciò che forse non tutti sanno, però, è che grazie all’olio essenziale e ai flavonoidi, la melissa rilassa anche la muscolatura gastrointestinale, alleviando i crampi in caso di cattiva digestione (effetto spasmolitico).

sedativi naturali - melissa
Melissa officinalis (Lamiaceae)

Rischi e controindicazioni dell’infuso digestivo alle erbe

L’assunzione dell’infuso digestivo non è scevro da rischi, infatti:

  • dal momento che la melissa aumenta la pressione endoculare e altera la secrezione degli ormoni della tiroide, l’infuso è controindicato in caso di glaucoma e disfunzioni tiroidee. In questo caso, potete sostituire la melissa con le infiorescenze essiccate della camomilla;
  • in gravidanza, durante l’allattamento e nell’infanzia, l’infuso si può assumere sotto controllo medico.
Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sull’infuso alla menta: ricetta, proprietà e benefici.

Riferimenti bibliografici:
  1. Fitoterapia razionale – Scienza e piante medicinali (Mattioli 1885);
  2. Fitoterapia – Una prospettiva psicobiologica (Idelson-Gnocchi);
  3. Staruschenko A. Beneficial Effects of High Potassium: Contribution of Renal Basolateral K+ Channels. Hypertension. 2018 Jun;71(6):1015-1022. DOI: 10.1161/HYPERTENSIONAHA.118.10267.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it