Skincare routine per acne: prodotti e consigli utili.

La skincare routine è fondamentale per trattare adeguatamente l’acne: ma quali cosmetici usare? Quali, invece, evitare? Scopriamolo in questa guida.

La cura dell’acne passa anche per una buona skincare routine, fatta di abitudini e cosmetici che coadiuvano i farmaci nella riduzione delle imperfezioni e nel mantenimento dei risultati, minimizzando al contempo il rischio di effetti collaterali come xerosi (pelle secca), irritazione e desquamazione. A tal fine è fondamentale scegliere prodotti che:

  • non favoriscano la comparsa dei comedoni, né la loro infiammazione (non comedogenici, non acnegenici);
  • non causino reazioni di ipersensibilità (non allergenici);
  • riducano l’untuosità della pelle (seboregolatori).

Vediamo quali ingredienti e formulazioni soddisfano maggiormente i requisiti sopraelencati.

1) Detergenti

La detersione è la prima fase di una skincare routine per l’acne che si rispetti e il prodotto ideale dovrebbe rimuovere lo sporco efficacemente ma con delicatezza, per non privare la barriera cutanea del film idrolipidico protettivo.

Di conseguenza bisognerebbe escludere dalla skincare routine i detergenti alcalini, di cui fanno parte i saponi (incluso il sapone di Aleppo, benché venga reclamizzato come ideale per pelle acneica), SLS (sodio lauril solfato) e SLES (sodio lauriletere solfato): essi, infatti, a causa del loro pH (non compatibile con quello cutaneo) favoriscono la secchezza e la formazione dei comedoni (punti neri e bianchi).1

La loro aggressività può essere mitigata dall’aggiunta nella formulazione di detergenti più delicati chiamati “betaine”, come la cocamidopropil betaina, idratanti ed emollienti come la glicerina e l’olio di mandorle dolci (nel qual caso si parla di “detergenti surgrassanti“, che alcuni autori consigliano ai pazienti acneici con cute ispessita, molto oleosa e/o resistente ai trattamenti).

Ora che sappiamo quali detergenti sono sconsigliati, non ci rimane che scoprire quelli raccomandati per le varie forme di acne.

Syndet (synthetic detergents)

Secondo le linee guida del NICE – National Institute of Health and Care Excellence,2 i syndet, altresì noti come “saponi non saponi“, sono i migliori detergenti per cute acneica perché asportano qualunque tipo di sporco (sebo, sudore, cellule morte, smog, residui di trucco) e possiedono un pH neutro o leggermente acido, ragion per cui non seccano la pelle. Vanno bene per tutte le forme di acne e sono disponibili in diverse formulazioni:

  • liquidi, di gran lunga i più diffusi per la loro facilità di risciacquo e la maggiore compatibilità con la fisiologia cutanea;
  • solidi, quali bar e saponette;
  • schiume, gel e fluidi;
  • liquidi lipid-free: nuovi syndet con o senza risciacquo, ipoallergenici e contenenti sostanze idratanti, consigliati nelle fasi iniziali del trattamento per favorire l’adattamento cutaneo ai farmaci topici (retinoidi, antibiotici/antimicrobici).

Ai syndet si possono associare ingredienti:

  • esfolianti, come gli acidi glicolico, piruvico e salicilico, che aiutano a dissolvere i punti neri;
  • antimicrobici, quali benzoil perossido, clorexidina e triclosan, che contrastano la comparsa dei brufoli;
  • seboregolatori, ad esempio zolfozinco ed estratti di Serenoa repens, che riducono la lucidità cutanea.

I syndet si possono usare due volte al giorno, con acqua tiepida, massaggiando dolcemente la pelle per non causare irritazioni.

Latti detergenti e tonici

Anche i latti detergenti si prestano alla pulizia di tutte le pelli acneiche, ma a differenza dei syndet agiscono per affinità, cioè solubilizzando la componente oleosa dello sporco. Salvo i casi di xerosi secondaria ai farmaci, sono preferibili le formulazioni fluide rispetto a quelle più corpose.

A prescindere dal tipo di latte detergente (fluido o cremoso, con o senza risciacquo), alla sua applicazione dovrà seguire quella del tonico, che serve per rimuovere i residui e restringere i pori. Per l’acne a prevalenza comedonica o seborroica (ossia caratterizzata da molti punti neri e/o bianchi o eccessiva untuosità) si possono usare i tonici esfolianti, mentre in caso di xerosi causata dai retinoidi è meglio optare per i tonici con glicole propilenico.

Anche questi prodotti si usano due volte al giorno.

Soluzioni acquose

Le soluzioni acquose si preparano con acqua termale addizionata di esfolianti e/o seboregolatori (per forme comedoniche e/o seborroiche) o idratanti e lenitivi (per tutte le forme di acne) quali glicerina, allantoina, aloe gel e camomilla. Non richiedono risciacquo e, come nei casi precedenti, si possono usare due volte al giorno.

Maschere

Le maschere permettono una pulizia del viso più profonda. Ne esistono tre tipi ideali per pelli acneiche:

  • le classiche maschere all’argilla, eventualmente addizionate di sostanze astringenti e antimicrobiche, indicate nell’acne con una forte componente seborroica (pelle molto oleosa e lucida) perché asportano il sebo in eccesso, cellule morte e microrganismi;
  • le maschere a strappo, che rimuovono lo sporco insolubile (cellule morte, microrganismi e varie particelle solide) intrappolandolo in una pellicola adesiva;
  • in caso di xerosi secondaria ai trattamenti, sono utili anche le maschere idratanti e lenitive.

La frequenza d’uso è bi- o trisettimanale.

Scrub

Gli scrub (o esfolianti fisici) contengono microgranuli abrasivi che, rimuovendo sebo in eccesso e cellule morte, riducono la formazione dei comedoni. Tuttavia, il loro impiego dovrebbe essere limitato a una volta alla settimana o del tutto evitato se sono presenti papulo-pustole, che potrebbero infiammarsi di più a causa dello sfregamento.

2) Idratanti

Gli idratanti sono essenziali per mantenere la pelle in buono stato e, nel caso dell’acne, per migliorare la tollerabilità ai farmaci. Dovrebbero ammorbidire la cute senza ungerla, requisito soddisfatto dalle formulazioni oil free come i gel, le microemulsioni e le creme leggere. L’effetto emolliente è dovuto alla presenza di ingredienti:

  • umettanti, ad esempio glicerina, sorbitolo, fattore naturale di idratazione (NMF, natural moisturizing factor) e suoi componenti come l’urea, che mantengono l’idratazione superficiale intrappolando l’acqua presente nell’ambiente e nel cosmetico, e riducendo la perdita di acqua transepidermica (TEWL, transepidermic water loss);
  • matrici idrofile come l’acido ialuronico e altri glicosaminoglicani, l’avena colloidale, il collagene e l’elastina, che si comportano come delle spugne, assorbendo l’acqua e aumentandone la permanenza nell’epidermide.

In questa categoria rientrano anche i prodotti idratanti per le labbra (creme a base di fitosqualene, dimeticone o burro di karité), le mucose oculari (lacrime artificiali) e nasali (spray), che possono infiammarsi a causa del trattamento con farmaci retinoidi.

3) Solari

È opinione diffusa che prendere il sole faccia bene all’acne, probabilmente perché l’abbronzatura ne camuffa i segni. Che sia veramente così o meno (le evidenze al riguardo sono discordanti), anche le pelli acneiche hanno bisogno di una buona fotoprotezione: in primis, perché non sono immuni all’invecchiamento, accelerato da un’esposizione eccessiva agli UV (fenomeno noto come “fotoinvecchiamento“); in secundis perché i farmaci antiacne (retinoidi e antibiotici) aumentano la sensibilità della pelle alla luce solare e dunque il rischio di eritemi e macchie scure.

I solari ideali per la cute acneica sono oil free, cioè senza oli minerali, oli e burri vegetali (è un fatto assodato che il burro di cocco e il burro di cacao, spesso presenti nei prodotti in questione, sono comedogenici), come creme gel, idrogel e spray.

La loro applicazione segue quella degli idratanti e va rinnovata ogni due ore (anche prima, se si suda copiosamente o si fa il bagno).

4) Post-rasatura

Inseriamo nella skincare routine anche i prodotti post-rasatura, giacché l’acne è particolarmente diffusa tra i ragazzi.Si dovrebbe optare per gel e fluidi contenenti sostanze lenitive (aloe gel, bisabololo, vitamina E, allantoina) e antisettiche (triclosan, zinco). Riguardo alla rasatura, se si soffre di acne è bene limitare quella giornaliera per non peggiorare l’infiammazione.

5) Makeup

Il makeup è un optional, ma chi soffre di acne può trarne giovamento a livello di autostima perché aiuta a nascondere le imperfezioni. Anche in questo caso la scelta dovrebbe ricadere sui prodotti oil free, che non appesantiscono la pelle e permettono di ottenere un effetto opacizzante:

  • polveri minerali (primer, correttori, fondotinta, ciprie);
  • primer in gel;
  • fondotinta a base d’acqua.

Papule e macchie si possono coprire con la color correction: correttore verde per neutralizzare il rosso, giallo per neutralizzare il bruno.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche la guida alla pelle grassa: tipi, cause e rimedi.

Riferimenti bibliografici:
  1. Aurora Tedeschi, Doriana Massimino, Giuseppe Micali – Clinica Dermatologica, Università di Catania: “Cosmetologia dell’acne“;
  2. NICE guideline: “Acne vulgaris: management“. Reference number: NG198. Published: 25 June 2021. Last updated: 07 December 2023;
  3. Sutaria AH, Masood S, Saleh HM, Schlessinger J. Acne Vulgaris. 2023 Aug 17. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2025 Jan. PMID: 29083670.
Crediti fotografici

Foto di apertura generata con Google Gemini.

Scritto da:

Jessica Zanza

Pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Potete contattarmi scrivendo a j.zanza@inchiostrovirtuale.it