Un antico rimedio della Medicina popolare
La camomilla (dal greco khamaímēlon, letteralmente “mela nana” per via del profumo, che ricorda quello di alcune mele1) è un’erba le cui virtù erano già note ai tempi di Ippocrate, il padre della Medicina vissuto tra il 460 e il 377 a.C., che la consigliava per facilitare il parto.2 La specie più diffusa è la Matricaria (dal latino matrix, “utero”) chamomilla L., di cui ci apprestiamo ad approfondire le caratteristiche e gli usi nella Medicina popolare europea.
Identikit della Matricaria chamomilla L.
Matricaria chamomilla L. (sin. Matricaria recutita) è una pianta erbacea annuale a portamento cespitoso, cioè formata da numerosi steli addossati gli uni agli altri aventi origine dalla stessa radice, che cresce spontaneamente in campagna e nei terreni incolti. Benché sia nativa dell’Eurasia, al giorno d’oggi viene coltivata pressoché ovunque per scopi officinali.
Gli steli si ergono fino a 50 cm di altezza nella camomilla spontanea, ma possono raggiungere gli 80 cm in quella coltivata, sono glabri e ramificati nella parte superiore; mentre le foglie sono prive di piccioli, alterne e composte da lacinie lineari e filamentose.
A maggio fanno la loro comparsa i capolini, cioè le infiorescenze formate da due tipi di fiori, che s’inseriscono in un ricettacolo conico e cavo: i fiori del disco, interni, sono gialli, tubulosi, ermafroditi e fertili; i fiori del raggio, esterni, sono bianchi, ligulati, femminili e anch’essi fertili. I capolini, che misurano 1-2 cm di diametro, possono essere solitari o raccolti in gruppi (corimbi). I frutti sono piccoli acheni conici, giallo-bruni, che maturano verso la fine dell’estate.
Parti e sostanze attive
I capolini rappresentano la droga della camomilla, ossia la parte attiva, e vengono raccolti quando i fiori ligulati si dispongono in orizzontale rispetto agli steli: ciò corrisponde al tempo balsamico, il periodo in cui sono più ricchi di sostanze attive. Subito dopo la raccolta, che si effettua da maggio, i capolini vengono essiccati a 40°C per preservarne le proprietà. In ottemperanza alla Farmacopea Europea, i capolini essiccati dovrebbero contenere non meno di 4 mg/kg di olio essenziale e non meno dello 0,25% di apigenina totale.3
L’olio essenziale, che conferisce alla camomilla il tipico aroma, è composto da sostanze terpeniche come il camazulene, l’α-bisabololo e i suoi ossidi; invece l’apigenina è il principale componente della frazione polifenolica (abbondante negli estratti), che include anche la luteolina e la quercetina. Numerosi test in provetta e sugli animali hanno evidenziato le attività antiossidanti, antimicrobiche e antinfiammatorie, dell’olio essenziale e degli estratti di camomilla.4
Usi tradizionali della camomilla
Dai capolini essiccati, interi o polverizzati ed eventualmente setacciati (solo fiori gialli), si preparano infusi utilizzati nel trattamento di:
1) Disturbi gastrointestinali minori
La camomilla è il classico rimedio della nonna contro il mal di pancia. In caso di gonfiore e crampi addominali di lieve entità, aggiungere 150 mL di acqua bollente a 1,5-4 g di fiori essiccati, coperchiare la tazza (onde evitare la dispersione dell’olio essenziale), attendere 5 minuti, filtrare e bere. La posologia è di 3-4 tazze al giorno per non più di 1 settimana.
L’infuso si può bere anche in età pediatrica, purché preparato con quantità inferiori di droga:
- 1,5-3 g da 6 a 12 anni;
- 1-1,5 g da 2 a 6 anni;
- 0,5-1 g da 6 mesi a 2 anni.
2) Sintomi del raffreddore
I suffumigi con la camomilla aiutano a stappare il naso in caso di raffreddore. Basta aggiungere 100 mL di acqua bollente a 3-10 g di fiori essiccati e inalarne i vapori tenendo la testa coperta con un asciugamano, onde evitare che si disperdano. Si possono fare più volte al giorno.
Da 6 a 12 anni, invece, i suffumigi si possono fare 1-2 volte al giorno usando 2-5 g di fiori essiccati per 100 mL di acqua bollente.
3) Infiammazioni orali e faringee
Con la camomilla si possono fare sciacqui e gargarismi utili in caso di afte, gengiviti e mal di gola. Per preparare il collutorio aggiungere 100 mL di acqua bollente a 1-5 g di fiori essiccati, fare raffreddare e filtrare. Questo collutorio fai da te si può usare più volte al giorno.
4) Irritazioni cutanee e anogenitali
Per trattare lievi infiammazioni cutanee, genitali o anali, aggiungere 4,5-5 g di fiori essiccati a 1 L di acqua bollente, fare raffreddare e filtrare. Applicare sulla superficie irritata più volte al giorno.
5) Piccole lesioni della pelle
In caso di scottature solari poco estese, foruncoliti o abrasioni, si possono applicare garze imbevute di camomilla preparata aggiungendo 100 mL di acqua bollente a 3-10 g di fiori essiccati. Gli impacchi si possono fare più volte al giorno.
Effetti indesiderati e controindicazioni della camomilla
La camomilla può causare reazioni di ipersensibilità nei soggetti predisposti, che possono manifestarsi con difficoltà respiratorie, gonfiore di pelle e mucose, collasso cardiocircolatorio e shock anafilattico nei casi più gravi. L’uso è pertanto controindicato nei soggetti con allergie note ai suoi componenti o alle Asteraceae in generale (carciofo, cardo, tarassaco, calendula, cicoria, etc.).
I bagni e gli impacchi con la camomilla sono controindicati in caso di ferite aperte, lesioni molto estese, febbre alta, infezioni severe, disturbi circolatori gravi e insufficienza cardiaca.
Gli infusi sono sicuri nei bambini dai 6 mesi in su, nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento.5
Consigli di lettura
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Riferimenti bibliografici:
- Treccani, vocabolario online;
- Valter Curzi. La camomilla cura 180 malattie, Edizioni Mediterranee, 1980;
- La coltivazione di piante officinali: nuove tendenze. Aspetti agronomici e tecniche di coltivazione delle piante officinali a cura di Stefano Bona, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetali AGRIPOLIS (PDF);
- El Mihyaoui, A.; Esteves da Silva, J.C.G.; Charfi, S.; Candela Castillo, M.E.; Lamarti, A.; Arnao, M.B. Chamomile (Matricaria chamomilla L.): A Review of Ethnomedicinal Use, Phytochemistry and Pharmacological Uses. Life 2022, 12, 479. DOI: 10.3390/life12040479;
- Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). European Union herbal monograph on Matricaria recutita L., flos (PDF). 7 July 2015 EMA/HMPC/55843/2011.
Crediti fotografici
In apertura, foto di Goran Horvat da Pixabay.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.
Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
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