
Soprannominata “oro di Cleopatra” in onore della celeberrima regina d’Egitto, che già allora ne faceva uso, la cera araba si può preparare a casa con ingredienti semplici ed economici.
Per preparare la ricetta della cera araba, occorrono i seguenti ingredienti:
- 6 bicchieri di zucchero;
- 1 cucchiaino di miele;
- 1 bicchiere di succo di limone;
- 2 bicchieri d’acqua;
- pentolino antiaderente;
- cucchiaio in legno;
- contenitore di ceramica;
- strisce epilatorie e spatola in legno (opzionali).
Preparazione:
- nel pentolino antiaderente amalgamate lo zucchero, l’acqua e il succo di limone, fino a ottenere una massa omogenea;
- aggiungete il miele e mescolate a fuoco lento;
- quando il liquido avrà raggiunto una colorazione ambrata, allontanatelo dalla fiamma e aspettate che la schiuma scompaia;
- versate la miscela in un contenitore;
- a questo punto, non vi rimane che applicarla nei punti desiderati.
Come si applica:
- per tradizione si usa semisolida, dunque prelevatene una noce e stendetela nel senso di crescita del pelo, dopodiché strappate nel verso opposto;
- in alternativa usatela fusa, applicandola con la spatola nel senso di crescita e rimuovendola contropelo con le strisce;
- dal momento che si tratta di una cera idrosolubile, potete rimuovere i residui con acqua corrente.
Pro e contro della ceretta araba
Ecco i pro della tecnica:
- è economica;
- è meno dolorosa della ceretta classica;
- si può applicare in tutto il corpo;
- si può rimuovere con acqua.
Come tutte le cere, fai da te e non, anche quella araba è controindicata se:
- siete alle prime armi (rischiate di farvi male);
- avete peli troppo lunghi (non vengono estirpati dalla radice) o troppo corti (non rimangono intrappolati nella cera), infatti la lunghezza ideale è 6-12mm;
- avete i capillari fragili (gli shock termici e meccanici possono peggiorare la situazione);
- dovete prendere il sole (la ceretta, assottigliando l’epidermide, la rende più sensibile ai raggi solari);
- siete nel periodo premestruale (è più dolorosa).
Consigli di lettura
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Pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
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