
La guida per un uso consapevole
La vite rossa è, molto semplicemente, la vite comune (Vitis vinifera, Vitaceae) raccolta in autunno dopo la vendemmia, quando le foglie si colorano di rosso e sono particolarmente ricche di proprietà. Dopo la raccolta le foglie vengono essiccate, tritate e usate per la preparazione di infusi, pomate ed estratti secchi ricchi di polifenoli, quali:
- flavonoli, soprattutto i glicosidi di kaempferolo e quercetina;
- tannini condensati, ossia le proantocianidine;
- antocianine, tra cui abbondano i glicosidi della malvidina;
- stilbeni, come la viniferina e il resveratrolo.
Gli estratti di qualità contengono una percentuale ben precisa delle sostanze succitate (perciò sono definiti “standardizzati“) da indicare in etichetta.
Proprietà e benefici della vite rossa
I polifenoli conferiscono alla vite rossa proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e astringenti,1 grazie alle quali:
- protegge il microcircolo dai radicali liberi (effetto capillaroprotettore);
- rinforza le pareti venose (effetto venotonico);
- riduce la permeabilità capillare e il gonfiore alle gambe (effetto antiedemigeno);
- drena i liquidi in eccesso e ne favorisce l’eliminazione (effetto drenante e diuretico).
Gli effetti positivi sono emersi anche dai test clinici, che hanno evidenziato una riduzione della sensazione di stanchezza e pesantezza alle gambe, della tensione, del gonfiore e del dolore, nei partecipanti che hanno assunto gli estratti.2

Usi consolidati della vite rossa
Alla luce delle evidenze disponibili, l’EMA (l’Agenzia Europea per i Medicinali) riconosce l’utilità degli estratti secchi nel trattamento dell’insufficienza venosa, da assumere alla dose di 360-720 mg al giorno per 12 settimane; i primi effetti compaiono dopo 3-4 settimane di trattamento.3
È importante sottolineare che la dieta bilanciata, la regolare attività fisica e l’uso delle calze a compressione graduata, sono imprescindibili per il buon esito del trattamento con i venotonici, non solo quelli a base di vite rossa.
Usi popolari della vite rossa
Invece, nel contesto della Medicina popolare, la vite rossa si usa nel trattamento di:
- gambe pesanti, sotto forma d’infuso (5-10 g di foglie essiccate lasciati in 250 mL di acqua bollente per 5-10 minuti, da bere 2 volte al giorno), polvere (270-350 mg, da assumere 3-5 volte al giorno) o pomata (282 mg di estratto molle in 10 g di prodotto, da applicare sulla pelle 1-3 volte al giorno). La durata del trattamento non dovrebbe superare le 4 settimane;
- emorroidi infiammate e fragilità capillare, sotto forma d’infuso o di polvere (come sopra) per massimo 1 settimana.
Effetti indesiderati e controindicazioni
Sebbene i rimedi a base di vite rossa siano generalmente ben tollerati, possono causare:
- reazioni di ipersensibiltà nei soggetti predisposti;
- nausea, vomito e diarrea in caso di sovradosaggio, a causa dell’azione irritante dei tannini su stomaco e intestino.
L’assunzione orale è controindicata in caso di:
- ipersensibilità note;
- terapie antipertensive o antitrombotiche, a causa del rischio di interazioni farmacologiche;
- nelle donne in gravidanza, durante l’allattamento e nei minori di 18 anni, perché mancano dati sulla sicurezza in questi specifici casi;
- cute lesa o infiammata per quanto concerne le pomate.
Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2024.
Consigli di lettura
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Riferimenti bibliografici:
- Anna Lichota, Lukasz Gwozdzinski, Krzysztof Gwozdzinski. Therapeutic potential of natural compounds in inflammation and chronic venous insufficiency. European Journal of Medicinal Chemistry, volume 176, 2019, pages 68-91, ISSN 0223-5234. DOI: 10.1016/j.ejmech.2019.04.075;
- Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). Assessment report on Vitis vinifera L., folium. 22 November 2016. EMA/HMPC/464682/2016;
- Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). European Union herbal monograph on Vitis vinifera L., folium. 30 May 2017. EMA/HMPC/464684/2016.
Crediti fotografici
In apertura, foto da Pixabay.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
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