Medicinali e integratori venotonici

I rimedi naturali per migliorare la circolazione

I venotonici o flebotonici sono rimedi della Medicina popolare e Fitoterapia indicati per favorire la circolazione venosa e capillare nelle persone con disturbi circolatori o con una predisposizione. Precisiamo sin da subito che non fanno miracoli e dovrebbero essere assunti nel contesto di uno stile di vita sano, sotto controllo medico e insieme ad altri trattamenti, affinché possano sortire qualche effetto.

Per quanto riguarda la cattiva circolazione nelle gambe, ad esempio, si associano alle calze a compressione graduata: presidi che, esercitando una pressione decrescente dalla caviglia alla coscia, favoriscono il ritorno del sangue al cuore e sgonfiano le gambe.

Benefici e indicazioni dei venotonici

Questi prodotti contengono sostanze vegetali – fitocomplessi o principi attivi purificati – che proteggono le pareti di vene e capillari dai radicali liberi, le rinforzano e le rendono più elastiche, contrastando lo sviluppo di gonfiori, capillari e vene in evidenza.1 Inoltre, alcuni di essi regolano la fluidità del sangue e favoriscono la cicatrizzazione cutanea, risultando utili per la prevenzione e il trattamento di tromboflebiti e ulcere venose, che rappresentano le complicanze della malattia venosa cronica.

Per i motivi elencati poc’anzi, i flebotonici sono indicati nelle seguenti condizioni:

  • rosacea, che si manifesta con rossori e capillari in evidenza nel viso;
  • inestetismi della cellulite, dovuti al rallentamento della circolazione sottocutanea;
  • insufficienza venosa cronica, che si manifesta con gonfiori e vene varicose nelle gambe;
  • malattia emorroidaria, una forma d’insufficienza venosa cronica che interessa le emorroidi;
  • tromboflebiti, ovvero le infiammazioni venose causate dalla presenza di coaguli;
  • ulcere venose, cioè le lesioni cutanee solitamente localizzate nella caviglia.

Generalmente si assumono in cicli della durata di 2-3 mesi, da ripetere 2-3 volte all’anno.

Tipologie di venotonici

I venotonici si possono classificare in due tipologie principali: integratori e medicinali per la circolazione.

1) Integratori per la circolazione

Gli integratori venotonici sono disponibili in capsule, compresse, granulati o estratti fluidi, e contengono estratti ricchi di sostanze antiossidanti, antinfiammatorie e venotoniche, quali:

  • antocianine e proantocianidine di vite rossa e mirtillo nero;
  • saponine dell’ippocastano, della centella e del rusco;
  • terpenoidi e flavonoidi del ginkgo;
  • tannini dell’amamelide.

Affinché l’integratore sia di qualità, gli estratti devono essere standardizzati (in parole povere devono contenenere una percentuale precisa di sostanze attive) e riportare la composizione in etichetta.

N.B. Questi estratti sono contenuti anche in pomate che coadiuvano l’azione degli integratori.

2) Medicinali per la circolazione

Invece, nei medicinali troviamo principi attivi vegetali purificati o principi attivi ottenuti modificando la struttura di quelli naturali, tra cui:

  • frazione flavonoica purificata micronizzata;
  • oxerutina;
  • complesso antocianosidico del mirtillo;
  • escina;
  • ruscogenina.

Analogamente agli integratori, anche i medicinali sono disponibili sotto forma di compresse, granulati, creme e gel. Ma i venotonici sono sicuri? Possiedono controindicazioni? La risposta nel prossimo paragrafo.

Rischi e controindicazioni dei flebotonici

Nonostante siano dei prodotti di origine naturale, i flebotonici non sono privi di rischi,2-3 infatti il loro uso può causare:

  • disturbi gastrointestinali, quali nausea, vomito e diarrea, per via dei tannini;
  • tossicità epatica, ridotto assorbimento della vitamina B e del ferro, sempre per i tannini;
  • allergie, che si manifestano nelle persone sensibili a particolari principi attivi o eccipienti;
  • aumento della sensibilità alla luce, causata dalle saponine steroidee del rusco.

Per non parlare delle interazioni farmacologiche:

  • ginkgo, mirtillo e amamelide possono causare emorragie in associazione agli antitrombotici;
  • il ginkgo riduce anche l’efficacia degli antipertensivi e degli antiepilettici;
  • mentre l’amamelide riduce l’efficacia dei medicinali a base di ferro;
  • infine, il rusco aumenta la pressione se associato a particolari antidepressivi (I-MAO).

Di conseguenza, l’assunzione dei flebotonici è controindicata in caso di:

  • terapie con i farmaci succitati per possibili interazioni;
  • uso di lampade abbronzanti per quanto riguarda il rusco, in quanto è fotosensibilizzante;
  • malattie epatiche nel caso dell’amamelide, a causa dei suoi tannini;
  • consumo di caffè a proposito del ginkgo, perché entrambi aumentano la pressione;
  • gravidanza, allattamento e infanzia, perché mancano i dati sulla sicurezza in questi gruppi di popolazione.

Dove e come acquistare i flebotonici?

I medicinali e gli integratori venotonici si possono acquistare senza ricetta online e nei negozi fisici. Noi vi consigliamo di rivolgervi al medico o al farmacista, prima di effettuare l’acquisto, a tutela della vostra salute.

Consigli di lettura

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Riferimenti bibliografici:
  1. Anna Lichota, Lukasz Gwozdzinski, Krzysztof Gwozdzinski, Therapeutic potential of natural compounds in inflammation and chronic venous insufficiency, European Journal of Medicinal Chemistry, Volume 176, 2019, Pages 68-91, ISSN 0223-5234, DOI: 10.1016/j.ejmech.2019.04.075;
  2. Fitoterapia razionale – Scienza e piante medicinali, di Volker Schulz, Rudolf Hansel e Varro E. Tyler (Mattioli 1885,  2003);
  3. Fitoterapia – Una prospettiva psicobiologica, di Anna Maria Bianchi (Idelson-Gnocchi).
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Blogger e giornalista, ho collaborato con L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it