Storia della Medicina del Vecchio Mondo

Dagli sciamani africani ai medici medievali

In ognuna delle specie che formano il Regno animale possiamo rintracciare un istinto materno (e a volte paterno), grazie al quale i cuccioli sono protetti fino a quando non sapranno cavarsela da soli. Tale istinto deve esistere affinché la specie vada avanti, ed è codificato nel DNA.

E se ci si ammala? Bè, i soggetti ammalati avranno difficoltà a procacciarsi il cibo, a scappare dai pericoli, e la legge della natura è inflessibile a tal proposito: combatti, oppure muori.

La compassione verso gli infermi e la volontà di curarli sono comportamenti molto avanzati, e fanno parte dell’essere umano.

La Medicina deriva dalla scelta di andare controcorrente. E possiamo parlare di Storia della Medicina perché i gruppi umani, che si sono succeduti nel tempo e nello spazio, nella loro cultura hanno sempre riservato un posto a due domande: 

Perché ci si ammala? E subito dopo: che fare?

In questa piccola serie vedremo che le culture del Vecchio Mondo, tutto sommato, hanno interpretato la malattia in modo abbastanza simile.

Ci soffermeremo sull’Africa, poi andremo in Asia, e poi torneremo indietro fermandoci in Egitto; saliremo in Medio Oriente, approderemo in Grecia e ce ne staccheremo dopo aver spiato l’Impero Romano; faremo un salto nel mondo degli Arabi e poi ci insedieremo in Europa.

Storia della Medicina del Vecchio Mondo

Cliccando sui seguenti link, potrete accedere ai capitoli di Storia della Medicina del Vecchio Mondo escluso il Medioevo occidentale:

Medicina dell'antica Grecia - Bassorilievo votivo del Santuario di Asclepio del Pireo
Bassorilievo votivo del Santuario di Asclepio del Pireo

Medicina nell’Occidente medievale

Era con noi anche un Dottor Fisico: nessuno al mondo s’intendeva di medicina e chirurgia al pari di lui, perché egli conosceva a fondo anche l’astrologia. […]  Conosceva la causa d’ogni malattia, fosse il caldo o il freddo, l’umido o il secco, e dove si fosse prodotta, e da quale umore generata. Era davvero un ottimo medico. Stabilita la causa e la radice del male, ne indicava subito il rimedio. E prontamente si faceva mandare medicamenti e farmaci dai suoi speziali, giacché l’uno faceva far soldi agli altri, essendo tutti amici di vecchia data.
[Racconti di Canterbury]

Perché fermarsi al Medioevo?

Con l’Occidente medievale si chiude questa serie sulla Medicina del Vecchio Mondo; non andremo oltre per diverse ragioni.

Una di queste è che Medioevo è un nome arbitrario, assegnato dagli storici a un’epoca della Storia Europea durata circa mille anni. Se ognuno di noi avesse i mezzi per ottenere un suo albero genealogico, scopriremmo che molti nostri antenati sono vissuti nel Medioevo, magari rispettavano le leggi della Carta de Logu, o erano artigiani nella Firenze contesa tra Guelfi e Ghibellini…

È un periodo in cui succedono un sacco di cose e vengono gettate le basi per tutto ciò che la Storia ci ha riservato in seguito: tecnologie, cultura, equilibri politici e così via. 

L’altra ragione è, se vogliamo, quella di rendere giustizia a quelle genti e di andare oltre il pregiudizio dei “secoli bui”: ogni conquista dei secoli a partire dal XVI non viene mai presa in quanto tale, ma sempre alimenta la narrazione (scorretta) sull’arretratezza e la superstizione nel Medioevo.

Ogni persona di buonsenso sa che in ogni tempo convivono luci ed ombre: è pur vero che i nostri antenati erano convinti di tante cose sbagliate; ma al tempo stesso erano convinti della forza della ragione umana (donata da Dio, s’intende) ed è in nome di questo che molti si scervellavano per risolvere vari problemi.

Le rivoluzioni sono lente. E questo vale anche per la Medicina.

Noi, esattamente come loro, ci definiamo moderni: e nella nostra epoca convivono la biologia molecolare e rituali che prevedono di inserire medagliette sacre in qualche pertugio. Siamo certi di essere nella posizione di giudicare? Con questo interrogativo, vi lasciamo ai rimanenti articoli di Storia della Medicina del Vecchio Mondo:

Scritto da:

Giada Zanza

Nella vita di tutti i giorni sono una SEO Copywriter, ma qui su Inchiostro Virtuale mi dedico a qualcosa che amo molto: la storia.
Ogni soggetto può essere raccontato, se hai la pazienza di conoscerlo a fondo.