Rinosinusite - ragazzo che soffre di sinusite e si tocca il naso e la fronte

Innanzitutto, cos’è la rinosinusite?

La rinosinusite è l’infiammazione delle cavità nasali e dei seni paranasali (vedasi foto in basso), che colpisce più di frequente le donne e le fasce di età 0-15 anni e 25-64 anni.1

I sintomi

Il disturbo si manifesta con:

  • congestione nasale (la sensazione di naso tappato);
  • iposmia (la ridotta percezione degli odori);
  • rinorrea purulenta (catarro viscoso di colore giallo-verde);
  • pressione, dolore o indolenzimento, che si manifestano a livello frontale, orbitale e mascellare.

Inoltre possono comparire anche:

  • mal di testa;
  • mal di denti;
  • otite;
  • febbre;
  • tosse;
  • alitosi;
  • fatica e senso di malessere generale.

Le tipologie

In base alla durata e alla frequenza dei sintomi sopraelencati, si distinguono quattro tipologie di rinosinusite:

  1. acuta, che compare all’improvviso e si risolve in 4 settimane;
  2. subacuta, che si protrae fino a 12 settimane;
  3. cronica, che dura più di 12 settimane;2
  4. ricorrente, che si manifesta 4 o più volte all’anno, durando almeno 7 giorni per volta.3
Rinosinusite - Raffigurazione delle cavità nasali e dei seni paranasali, cioè frontali, mascellari, etmoidali e sfenoidali
Rappresentazione delle cavità nasali e dei seni paranasali (frontali, sfenoidali, etmoidali e mascellari). Credits: otorinolaringolog.al

Le cause

Nella maggior parte dei casi questo disturbo è provocato da agenti patogeni o allergeni, responsabili delle forme acute e ricorrenti; mentre le anomalie anatomiche (come il setto nasale deviato) e i deficit immunitari fanno sì che le forme acute diventino croniche.1-2-3

1) Virus

I virus del raffreddore (come i Rhinovirus) causano la secrezione di muco liquido, che diffonde ai seni paranasali quando ci si corica. In tal modo, la rinite diventa rinosinusite, che in genere si risolve entro 10 giorni; tuttavia, nello 0,5-2% dei casi, i virus spianano la strada ai batteri, con conseguente peggioramento dei sintomi e della loro durata.

2) Batteri

L’Haemophilus influenzae è il principale responsabile delle forme acute, invece lo Staphylococcus aureus è coinvolto in quelle croniche. Come scritto poc’anzi, le infezioni batteriche si sovrappongono a quelle virali.

3) Allergeni

Gli allergeni includono le muffe del genere Aspergillus, il pelo di animale, la polvere e i pollini. La reazione allergica provoca l’accumulo di catarro e la comparsa di pressione e congestione del volto, dolore e indolenzimento, nonché tutti gli altri sintomi sopralencati.

Trattamento della rinosinusite

Come si cura la rinosinusite? La risposta a questa domanda è ciò che avrà spinto molti di voi a leggere l’articolo. Le opzioni includono rimedi naturali, per i casi più lievi, e farmaci per quelli più severi. Vediamoli!

1) Rimedi naturali

I rimedi naturali sono utili in caso di rinosinusite lieve oppure, come coadiuvanti dei farmaci, nel trattamento delle forme severe.

Crenoterapia

Le acque termali decongestionano le mucose e sciolgono il catarro, favorendo l’allontanamento di patogeni, allergeni e irritanti. Le più indicate sono le acque sulfuree (come l’acqua di Tabiano) che fluidificano il catarro, sfiammano le mucose e regolano le risposte allergiche.4

Si somministrano con la doccia nasale micronizzata 2-3 volte al giorno, perché grazie a questo dispositivo le goccioline riescono a raggiungere anche le cavità paranasali.

N.B. In alternativa alle acque termali si possono usare le soluzioni saline fisiologiche o ipertoniche.

Oli essenziali

Gli oli essenziali si usano in virtù delle proprietà antisettiche ed espettoranti.5 Quelli più indicati nelle affezioni catarrali sono gli oli essenziali di:

  • eucalipto (Eucalyptus globulus, Mirtaceae);
  • canfora (Cinnamomum camphora, Lauraceae);
  • menta (Mentha x piperita, Lamiaceae);
  • timo (Thymus vulgaris, Lamiaceae);
  • niaouli (Melaleuca quinquenervia, Mirtaceae);
  • cajeput (Melaleuca leucadendron, Mirtaceae).

In genere si somministrano con i suffumigi, che si preparano come segue:

  • si aggiungono poche gocce di olio essenziale in un catino con 1L di acqua bollente;
  • dopodiché s’inalano i vapori per 5 minuti con la testa coperta da un asciugamano, affinché non si disperdano.

N.B. In alternativa agli oli essenziali potete mettere in infusione le foglie di menta o altre erbe aromatiche.

Gli oli essenziali sono generalmente controindicati nei pazienti:

  • asmatici o minori di 3 anni, perché aumentano il rischio di soffocamento;
  • epilettici, perché possono scatenare le convulsioni.

Bromelina

La bromelina è una miscela di enzimi estratta dal gambo dell’ananas, indicata in caso di rinosinusite grazie agli effetti antinfiammatori e mucolitici.

Si assume sia nelle forme acute, sia nelle forme croniche, in compresse da 40 mg; il dosaggio è di 1 compressa 4 volte al giorno, nella fase di attacco, e di 1 compressa 2-3 volte al giorno, nella fase di mantenimento.6

2) Farmaci per la rinosinusite

Se i rimedi sopraccitati non dovessero risolvere il disturbo, potrebbero essere necessari i farmaci elencati a seguire.1-2-3

Decongestionanti

I farmaci come la nafazolina, che stappano il naso restringendo i capillari, si usano in spray. La posologia è di 2-3 volte al giorno per non più di una settimana, altrimenti non fanno più effetto. Sono controindicati nei minori di 12 anni.

Antibiotici

La prima scelta è l’amoxicillina insieme all’acido clavulanico, da assumere per 10-14 giorni, sotto forma di compresse o polveri per sospensione orale. La posologia è di 875 mg + 125 mg ogni 12 ore negli adulti e 400 mg + 57 mg ogni 12 ore nei bambini.

N.B. Per prevenire la diarrea indotta dall’antibiotico, è consigliabile assumere i probiotici durante la terapia.

Mucolitici

L’acetilcisteina fluidifica il catarro, che così è più facile da espettorare. Può essere assunta per via orale o inalatoria, alla dose di 400-600 mg/die negli adulti e 200-400 mg/die nei bambini, per 5-10 giorni.

N.B. L’acetilcisteina inattiva l’amoxicillina, perciò è da evitare l’assunzione contemporanea.

Consigli di lettura

Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello sulla tonsillite: come riconoscerla?

Riferimenti bibliografici:
  1. Amanda S. Battisti; Pranav Modi; Jon Pangia. Sinusitis, StatPearls, last update: march 2, 2023;
  2. Edward Kwon; Maria C. O’Rourke. Chronic sinusitis, StatPearls, last update: march 2, 2023;
  3. Gyanendra K. Sharma; Daniel H. Lofgren; Henry G. Taliaferro. Recurrent sinusitis, StatPearls, last update: march 2, 2023;
  4. Carbajo JM, Maraver F. Sulphurous Mineral Waters: New Applications for Health. Evid Based Complement Alternat Med. 2017;2017:8034084. DOI: 10.1155/2017/8034084. Epub 2017 Apr 6. PMID: 28484507; PMCID: PMC5397653;
  5. Fitoterapia razionale di Volker Schulz (autore), Rudolf Hansel (autore), Varro E. Tyler (autore), S. Pezzani (traduttore);
  6. Braun JM, Schneider B, Beuth HJ. Therapeutic use, efficiency and safety of the proteolytic pineapple enzyme Bromelain-POS in children with acute sinusitis in Germany. In Vivo. 2005 Mar-Apr;19(2):417-21. PMID: 15796206.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it