
Su Inchiostro Virtuale, dopo un periodo di pausa, riprendiamo a parlare di erbe officinali: oggi è il turno della menta piperita!
Menta piperita: l’identikit
Senza ombra di dubbio, la menta è da sempre una delle erbe più amate in cucina: pensate che quella selvatica viene usata dai tempi degli Antichi Egizi, dei Greci e dei Romani, per insaporire cibi e bevande e donare loro un tocco di freschezza.
Ma quanti di voi sanno che una particolare specie di menta – chiamata menta piperita – potrebbe essere d’aiuto nel trattamento della Sindrome del Colon Irritabile (SCI)? Preparatevi, perché è ciò di cui parleremo a breve!
Caratteristiche botaniche
La menta è un’erba perenne, cioè che vive più di due anni, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Forse non tutti sanno, però, che quella officinale – la Mentha x piperita – è un ibrido selezionato dalla Mentha acquatica e dalla Mentha spicata, nell’Inghilterra del XVII secolo.
A proposito di Mentha spicata, sapete che viene usata per preparare il Mojito?
Cliccate qui per scoprirne storia e ricetta!
La selezione effettuata dagli Inglesi ha permesso di ottenere un ibrido decisamente superiore, rispetto alle specie selvatiche, in termini quantitativi di essenza. Ecco perché la Mitcham, cioè la menta piperita originale, è considerata la varietà più pregiata tra quelle esistenti.
Droga ed essenza di Mentha x piperita
La droga (cioè la parte farmacologicamente attiva) è rappresentata dalle foglie raccolte prima della fioritura, periodo durante il quale sono particolarmente ricche di olio essenziale (tempo balsamico).

La Farmacopea Europea (PhEur) e quella Italiana (FUI) contengono le monografie delle foglie e dell’olio essenziale. Vediamole!
Menthae piperitae foliumUna volta raccolte, le foglie vengono essiccate a basse temperature per preservare l’essenza. Il titolo minimo previsto, infatti, è di 12 mg/kg se intere o 9 mg/kg se tritate. Dalle foglie si può ottenere un infuso utile in caso di problemi digestivi – cliccate qui per leggere la ricetta! Menthae piperitae aetheroleumL’essenza viene estratta dalle foglie fresche, attraverso la distillazione in corrente di vapore. Incolore o verde pallido, è caratterizzata da un odore forte e aromatico e da un sapore pungente e rinfrescante. Il componente più importante dell’essenza è il mentolo (Mentholeum, PhEur e FUI), le cui percentuali variano dal 30 al 55%. Tra gli altri componenti, invece, annoveriamo:
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Ed è proprio all’essenza che sono dovuti i benefici per l’intestino. Approfondiamo la questione!
Menta piperita e colon irritabile: i benefici
In apertura, abbiamo detto che la menta può essere benefica per il colon irritabile. Ma di cosa si tratta?
La Sindrome del Colon Irritabile è un disturbo cronico della digestione, caratterizzato da:
Ad oggi, purtroppo, non se ne conosce ancora la causa, benché la genetica, lo stress e le alterazioni della flora intestinale sembrano svolgere un ruolo cruciale. Le strategie per contrastarla, quindi, sono solo sintomatiche e prevedono l’uso di farmaci ed estratti vegetali. |
Fra questi ultimi vi è, appunto, la menta piperita, che da un lato rilassa la muscolatura intestinale (effetto spasmolitico), riducendo il dolore, e dall’altro riequilibra la flora intestinale, riducendo la produzione di gas e il gonfiore (effetto carminativo).
L’effetto spasmolitico è dovuto principalmente al mentolo.Il mentolo, infatti, rilassa la muscolatura intestinale sia riducendo l’ingresso del calcio nelle cellule muscolari, sia riducendo il rilascio di sostanze che provocano gli spasmi, come acetilcolina, serotonina e sostanza P. |
L’efficacia è stata indagata in numerosi studi clinici, raccolti in diverse revisioni sistematiche e metanalisi, riportate qui e qui.
Tra questi vi è uno studio che ha coinvolto 110 pazienti ed è stato progettato in modo tale che né i pazienti, né i medici, sapessero cosa si stesse testando per fare in modo che gli effetti fossero ascrivibili alle sostanze testate e non a suggestioni. I partecipanti sono stati assegnati random a due gruppi:
Ebbene, l’olio essenziale di menta, ha ridotto significativamente rispetto al placebo:
Per via della formulazione gastroresistente, inoltre, l’olio essenziale è risultato sicuro. Solo in un caso si è manifestato bruciore gastrico, perché la capsula è stata masticata e non deglutita. |
Benché i risultati siano promettenti, essendosi dimostrato l’olio di menta più efficace rispetto al placebo nel ridurre i sintomi, non sono tuttavia definitivi. Sono necessari, infatti, studi su campioni più estesi e che adottino una metodologia più rigorosa.
E con questo siamo agli sgoccioli. Prima di salutarci, però, vediamo come assumere la menta piperita!
Modalità d’uso e controindicazioni della menta piperita
Per minimizzare i rischi, si consiglia di assumere la menta sotto forma di capsule gastroresistenti. In tal modo, infatti, l’olio essenziale viene rilasciato direttamente nell’intestino, senza che possa agire a livello gastrico.
Nei soggetti predisposti, infatti, l’essenza può provocare:
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La posologia è di 200mg di essenza 3 volte al dì prima dei pasti, per 1-2 settimane fino a 3 mesi. È fondamentale rispettarla, in quanto sono stati documentati casi d’insufficienza renale dovuti, appunto, al sovradosaggio.
Ma in quali casi è controindicata la menta piperita?
La menta piperita e il suo olio essenziale sono controindicati nei seguenti casi:
- gravidanza, perché provocano sanguinamento uterino, aumentando il rischio di aborto;
- calcoli biliari e infiammazione della cistifella, perché – stimolando la secrezione di bile – ne peggiorano i sintomi;
- se la forma farmaceutica non è gastroresistente, in caso di gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo.
E con questo è tutto, cari lettori! Se l’articolo vi è piaciuto, e lo reputate interessante, consigliatene pure la lettura. Alla prossima!
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Bibliografia e sitografia
Volete approfondire proprietà e benefici della menta piperita? Qui di seguito troverete la lista delle fonti consultate. Buona lettura!
- Fitoterapia razionale di Schulz, Hansel, e Tyler. Casa Editrice Mattioli 1885.
- Manuale di botanica farmaceutica di Elena Maugini. Casa Editrice Piccin.
- Fitoterapia: impiego razionale delle droghe vegetali di Capasso, Grandolini e Izzo. Casa Editrice Springer.
- Assessment report on Mentha piperita folium (EMEA).
- World Journal of Pharmaceutical and Medical Research 2017. Properties of Menth piperita: a brief review. Trevisan, Menezes, Barbalho, Guiguer.
- Electronic Physician 2016. Herbal Medicines for the Management of Irritable Bowel Syndrome: A Systematic Review. Bahrami, Hamedi, Salari and Noras.
- International Research Journal of Pharmacy 2011. An updated overview on peppermint (Mentha piperita L.). Paul Rita and Animesh Kumar Datta.
- Relias Formerly AHC Media. Peppermint Oil for Irritable Bowel Syndrome. David Kiefer MD.
- Farmacista33. Olio essenziale di Mentha piperita per la sindrome dell’intestino irritabile. Angelo Siviero.
- Sito dell’Erboristeria Barberini s.r.l. Olio di Mentha piperita nella sindrome dell’intestino irritabile.

Giornalista e blogger con un passato da farmacista.
Sono una delle fondatrici del sito e curo la sezione editoriale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it