
La melatonina viene prescritta a bambini e adulti con problemi di insonnia, ma in quali casi specifici è utile? Quando e come assumerla affinché faccia effetto? Scopriamolo in questa guida.
La melatonina è un ormone prodotto nell’epifisi, una ghiandola a forma di pigna (pineale), situata tra gli emisferi destro e sinistro del cervello. La sua funzione principale è quella di sincronizzare il nostro orologio biologico (localizzato in una struttura nervosa definita “ipotalamo“) al naturale alternarsi del dì e della notte, segnalando al cervello quando è il momento di stare svegli o di dormire.
Le sue fluttuazioni nell’arco giornaliero sono strettamente dipendenti dall’alternanza luce-buio, più precisamente dall’intensità luminosa percepita dalla retina, che può sopprimere o attivare l’attività pineale; così le concentrazioni aumentano al tramonto, raggiungono il picco a notte fonda e diminuiscono all’alba, mantenendosi minime nelle ore diurne.
Tuttavia anche altri fattori – modificabili e non – possono influenzarne i livelli:
- l’età, giacché con il passare del tempo la produzione diminuisce progressivamente (a 70 anni se ne produce il 10% di quella puberale1) per via della calcificazione dell’epifisi;
- i disturbi del neurosviluppo, come l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e gli ASD (Disturbi dello Spettro Autistico), associati anche a tassi superiori di insonnia (che infatti si manifesta nel 50-75% dei bambini con ASD2);
- l’esposizione anomala alla luce dovuta alla posizione geografica (ad esempio, nella stazione di Halley, in Antartide, si hanno 110 giorni consecutivi di buio in inverno e 110 giorni consecutivi di luce in estate), lunghi viaggi, lavoro a turni, uso di smartphone, pc o tablet nelle ore serali/notturne (colpa della luce blu emessa dai monitor).
Indicazioni e modalità di assunzione
In virtù degli effetti cronobiotici, che si traducono nella sincronizzazione del ritmo sonno-veglia con l’alternanza luce-buio, la melatonina è raccomandata nel trattamento dell’insonnia con difficoltà di addormentamento e/o risvegli precoci dovuti a una secrezione di melatonina insufficiente o sfasata, nelle persone in cui una buona routine del sonno non abbia apportato miglioramenti significativi.
In particolare l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato l’uso dei medicinali a base di melatonina in caso di:
- insonnia primaria (senza causa apparente) negli over 55, da assumere alla dose di 2 mg, 1-2 ore prima di coricarsi, per non più di 13 settimane;
- insonnia nei bambini e adolescenti (2-18 anni) con ASD e/o malattie neurogenetiche, alla dose iniziale di 2 mg, 30-60 minuti prima di coricarsi, che può essere aumentata fino a 10 mg se non si notano miglioramenti (è prevista una visita di controllo ogni 6 mesi);
- insonnia nei bambini e adolescenti (6-17 anni) con ADHD, alla dose iniziale di 1-2 mg, 30-60 minuti prima di coricarsi, che può essere aumentata a 5 mg (fino a un massimo di 10 mg) se non si notano miglioramenti;
- adulti con jet lag (sindrome del fuso orario), alla dose di 3 mg per non più di 4 giorni, a partire dal giorno di arrivo, non prima delle 20:00 e non dopo le 4:00. L’assunzione è particolarmente utile se bisogna attraversare cinque o più fusi orari, soprattutto verso Oriente, e negli adulti che hanno manifestato i sintomi in viaggi precedenti.3
Nei casi summenzionati la melatonina si assume in compresse a rilascio prolungato, che ne garantiscono la permanenza in circolo per 8-10 ore,4 risultando efficaci nel prolungare la durata del sonno, oltre che nell’anticiparlo. Le compresse si assumono una o due ore dopo cena, in modo che il cibo non ne rallenti l’assorbimento.
Interazioni della melatonina con altri farmaci e sostanze
Il trattamento con melatonina dovrebbe essere attentamente valutato se sono in corso altre terapie, che potrebbero causare interferenze. Tra le principali interazioni si annoverano quelle con:
- ipnotico-sedativi (la melatonina ne potenzia gli effetti);
- SSRI, estrogeni e caffeina (inibiscono il metabolismo della melatonina, causandone l’accumulo);5
- anticonvulsivanti, antipertensivi e immunosoppressori (la melatonina ne riduce l’efficacia);
- anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici (aumenta il rischio di emorragie).
Da considerare anche l’assunzione di alcolici e il vizio del fumo, che favorendo l’eliminazione della melatonina ne riducono l’efficacia.
Effetti indesiderati e controindicazioni
L’assunzione della melatonina è ben tollerata, benché talvolta possa indurre sonnolenza diurna, capogiri, nausea o mal di testa; altri effetti indesiderati meno comuni includono irritabilità, sbalzi d’umore, ansia e disorientamento.6
L’uso è controindicato in caso di:
- assunzione concomitante dei farmaci sopraelencati;
- malattie epatiche o renali, che compromettono la capacità di metabolizzare ed eliminare la melatonina;
- malattie autoimmuni, che potrebbero peggiorare a causa degli effetti immunostimolanti della melatonina;
- guida dopo l’assunzione.
In gravidanza o durante l’allattamento si può assumere sotto controllo medico.
Consigli di lettura
Uno studio presentato alle Scientific Sessions dell’AHA – American Heart Association getta ombre sulla sicurezza a lungo termine della melatonina, evidenziando possibili rischi per il cuore. Ne abbiamo parlato a proposito degli integratori di melatonina.
Riferimenti bibliografici:
- Poza JJ, Pujol M, Ortega-Albás JJ, Romero O, Melatonina en los trastornos de sueño. Neurología. 2022;37:575–585;
- Marchetti, Federico & Cocchi, Enrico. (2024). La melatonina nei disturbi del sonno in bambini e adolescenti con problemi neurocomportamentali. Medico e Bambino. 43. 505-508. 10.53126/MEB43505;
- Herxheimer A, Petrie KJ. Melatonin for the prevention and treatment of jet lag. Cochrane Database Syst Rev. 2002;(2):CD001520. doi: 10.1002/14651858.CD001520. PMID: 12076414;
- Vasey, C.; McBride, J.; Penta, K. Circadian Rhythm Dysregulation and Restoration: The Role of Melatonin. Nutrients 2021, 13, 3480. https://doi.org/10.3390/nu13103480;
- Savage RA, Zafar N, Yohannan S, et al. Melatonin. [Updated 2024 Feb 9]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2025 Jan-. Available from: ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK534823/;
- “Melatonin”, articolo sul sito della Mayo Clinic.
Crediti fotografici
Foto di apertura generata da Google Gemini.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
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