Fenici cinesi 凤 e 凰
Che cosa rappresenta la fenice cinese? Come viene raffigurata? Quale relazione ha con il drago? Scopriamolo in questo articolo!

Quando pensiamo alla Cina e agli animali della sua mitologia, il drago cinese è sicuramente il primo che ci viene in mente. Forse non tutti sanno, però, che anche la fenice cinese è un animale molto importante nella storia e nella cultura di quel popolo.

Proprio come il drago, infatti, l’immagine della fenice ha accompagnato i cinesi nel corso dei millenni, arrivando persino a essere un simbolo imperiale. I due animali leggendari, inoltre, rappresentano l’uno la controparte dell’altro.

Ma quale significato ha la fenice per i cinesi? In cosa ha rappresentato l’Impero cinese? E perché spesso si associa al drago? Non ci resta che scoprirlo.


Fenice cinese

Le prime rappresentazioni

La fenice cinese è altresì nota con il nome locale “fenghuang” (凤凰, o 鳳凰 con i caratteri tradizionali). Tuttavia in origine questo termine non indicava l’uccello leggendario, in quanto tradizionalmente si distinguevano i maschi e le femmine, chiamate rispettivamente 凤 (fèng) e 凰 (huáng).

Le prime raffigurazioni delle fenici – o prototipi di esse – sono piuttosto antiche dato che risalgano addirittura alla Cina neolitica, a partire da circa 5 mila anni prima dell’anno zero. Nella cultura di Hemudu, ad esempio, gli uccelli venivano associati al culto del sole.

Intaglio in avorio con due uccelli che guardano al sole
Intaglio in avorio con due uccelli rivolti al sole (双鸟朝阳纹牙雕) della cultura Hemudu

Nel corso dei secoli la fenice venne riprodotta in pitture e manufatti di giada aventi funzione sepolcrale. Molto famosa in tal senso è la fenice di giada rinvenuta nella tomba della regina consorte Fu Hao (婦好), vissuta ai tempi della dinastia Shang.

Fenice cinese rinvenuta nella tomba di Fu Hao
Fenice di giada rinvenuta nella tomba di Fu Hao

Il simbolismo religioso legato ai riti funerari, però, riguardava anche il drago, motivo per cui i due animali, soprattutto nel millennio precedente all’anno zero, venivano spesso raffigurati insieme.

Fenice e drago cinesi in un dipinto
Dipinto di seta di una figura umana con un drago e una fenice (人物龙凤帛画)

La fenice “imperiale”

Con la nascita dell’Impero cinese, avvenuta nel 221 a.C. grazie alla dinastia Qin, la fenice iniziò a simboleggiare la nobiltà e il potere. In questo periodo, infatti, le concubine imperiali erano solite indossare scarpe e forcine per capelli (发簪) con decorazioni legate all’uccello leggendario.

Nel corso delle dinastie successive l’animale acquisì sempre più importanza, tanto che con la dinastia Yuan, regnante a cavallo con il XIV secolo, la fenice divenne il simbolo dell’imperatrice. Tale significato era dato dalla contrapposizione con il re rappresentato, invece, dal drago.

Forcina cinese con la rappresentazione della fenice
Forcina per capelli con fenice risalente alla dinastia Yuan

Dal punto di vista del concetto di yin e yang, 凤 (fèng – yang) e 凰 (huáng – yin), come già accennato, si fusero (pur non scomparendo del tutto con le dinastie successive) nella figura del 凤凰. In tal senso, poiché il drago è l’incarnazione maschile dello yang, il 凤凰 divenne la rappresentazione femminile dello yin.

Veste con fenici di Qin Liangyu (秦良玉)
Abito con fenici di Qin Liangyu (秦良玉), guerriera della dinastia Ming

Un corpo “simbolico”

Dal punto di vista simbolico la fenice cinese, quantomeno tradizionalmente, trae ispirazione dagli insegnamenti confuciani. Nel “Libro dei monti e dei mari” (山海经, shānhǎi jīng), ad esempio, si dice che, oltre ad avere piume colorate su tutto il corpo, ogni parte di esso rappresenta una parola:

  1. la testa → la virtù (得);
  2. le ali → la rettitudine (义);
  3. il dorso → la ritualità (礼);
  4. il petto → l’umanità (仁);
  5. il ventre → l’affidabilità (信).

Storicamente, quindi, la fenice è la controparte del drago in quanto la prima, yin, rappresentava l’imperatrice; il secondo, yang, l’imperatore. Detto questo non mi resta che salutarvi: alla prossima!

Scritto da:

Mauro Bruno

Classe 1986. All'università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it