Dai geroglifici alle tele di Van Gogh
Il simbolo, dal latino symbolus, segno di riconoscimento, è un elemento imprescindibile in tutte le culture e quello del sole è sempre presente, spesso con significati analoghi attraverso i secoli; nelle prossime righe parleremo del culto del sole attraverso la storia e l’arte e di cos’abbia simboleggiato per i vari popoli.
Il culto del sole nell’Antico Egitto
Per gli antichi Egizi, il sole rappresentava l’eternità, un cerchio perfetto che di fatto non ha un inizio e nemmeno una fine. Come possiamo osservare in questa splendida pittura in rilievo sulla tomba della regina Nefertiti, che raffigura gli dèi Ra e Hator, il sole è predominante.
Il culto del sole in Giappone
Anche in Giappone il sole è un simbolo importante, basti pensare alla sua bandiera: un disco rosso (il sole, per l’appunto) che si staglia su uno sfondo bianco; inoltre Amaterasu, la dea del sole, è una delle più importanti nella mitologia nipponica.
Il culto del sole per gli Aztechi
La Piedra del sol, legata alla civiltà azteca, è uno splendido monolite conservato a Città del Messico; pesa ben 25 tonnellate e vi è scolpita l’immagine del Quinto sole: Tonatiuh.
Oltre a essere un omaggio al sole, considerato il motore di tutta la vita, questo monolite fungeva da calendario solare. Gli studiosi affermano che in origine fosse completamente colorato, per lo più giallo e rosso.
Il sole per i Vichinghi
Nella mitologia norrena Sól era la dea del sole, alla guida del suo carro; in questo ci ricorda il dio ellenico Apollo.
Il carro di Trundholm, omaggio alla dea, è in bronzo con un lato dorato, perché di giorno Sól percorreva da est a ovest il cielo, mostrando agli uomini la luce; invece di notte faceva il viaggio all’inverso e gli uomini potevano vedere solo l’oscurità. Questo dualismo ha portato gli studiosi a ipotizzare che per i Norreni il sole fosse un simbolo sia positivo sia negativo.
Il culto del sole per gli Etruschi
Questo splendido monile etrusco risale al VII secolo a.C. Per caso le decorazioni vi ricordano delle svastiche? Non avete le traveggole, è davvero così, solo che nell’antichità il loro significato era diverso da quello che conosciamo oggi, legato alle atrocità del Nazismo: infatti, il termine svastica deriva dal sanscrito e significa buono, o cosa buona, ed era un simbolo direttamente associato al sole.
Il sole nelle opere d’arte
Gettando uno sguardo alle opere d’arte più note, ci rendiamo conto di come il sole sia un elemento fondamentale. Impressione, levar del sole (Monet) è un capolavoro di impressionismo dove il sole, dipinto di arancio, rischiara il mare, infondendo appena un po’ di luce, in contrasto con i colori freddi dell’intero quadro.
Invece Campo di grano con mietitore (Van Gogh) è un’esplosione di luce. Il sole con il suo colore giallo invade ogni angolo del quadro, si confonde col grano e perciò si fatica a vedere il mietitore. Il sole di Van Gogh è caldo, bellissimo e rispecchia l’idea dello stesso autore di un sole buono, quasi un dio che illumina e rischiara le giornate con la sua luce intensa.
E con questo siamo giunti al termine di questo viaggio a cavallo tra arte e storia, ma prima di salutarci v’invito a dare un’occhiata al documentario Il Sole – Storia di una stella, per saperne di più sulla nostra nana gialla. Alla prossima!
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche quello dedicato al dio Sole e i suoi mille volti.
Lettrice vorace e scrittrice per diletto. Raramente mi interesso ad un solo argomento, mi piace scoprire nuove cose e mi piace confrontare le mie idee con quelle degli altri, cosa che spero accadrà con i miei articoli.