Perchè andare al Play 2019

Quando il gioco è per tutti

Eccoci qui: è di nuovo quel periodo dell’anno in cui la comunità di appassionati di giochi da tavolo e di ruolo entra in fermento. Il 5, 6 e 7 aprile 2019, infatti, avrà luogo il Play di Modena.

Se senti parlare solo adesso di questo evento, non temere! Sei ancora in tempo per fare il biglietto e tuffarti nell’ignoto e nell’avventura. Parteciparvi è una bella occasione per chiunque abbia il desiderio di mettersi in gioco, conoscere l’ambiente e stringere nuove amicizie all’interno della community dei giocatori da tavolo e di ruolo.

Da amante del genere e di queste iniziative il mio obiettivo è quello di trasmettere, raccontandolo in tutte le sfaccettature, la bellezza, il divertimento e l’aggregazione che il gioco ed eventi come questo hanno da offrire.

Proprio per questo motivo, oggi ti spiegherò perché andare almeno una volta al Play è davvero un’occasione da non perdere.

In due parole: cos’è il Play?

Il Play, Festival del gioco, è una convention che ha luogo ogni anno dal 2008 presso la fiera di Modena, il cui scopo è far conoscere il gioco in tutte le sue sfaccettature (dal vivo, da tavolo, di ruolo e molto altro) e riunire per tre intere giornate sia gli appassionati del genere, sia coloro che si avvicinano a questi passatempi per la prima volta.

Negli anni ha acquisito notorietà internazionale, tant’è che ogni edizione ospita autori e specialisti provenienti da tutto il mondo per presentare nuovi progetti, conoscere i fan, insegnare e confrontarsi con questi ultimi.

Ma cosa ti aspetta davvero in fiera? Con un piccolo tour virtuale vedremo insieme cosa offre la convention ogni anno.

All’arrivo: il benvenuto della community

Siamo onesti, a nessuno piacciono le file. Eppure per me sono fra i momenti più autentici delle fiere e delle convention: già da quando sei in piedi ad aspettare puoi sentire l’emozione e l’aspettativa di chi attende di entrare. È così inebriante che ti sembrerà subito più semplice parlare con persone sconosciute e questa atmosfera ti accompagnerà anche una volta entrato.

Fatto il biglietto e impugnata la mappa del Play, possiamo davvero iniziare. Non aver paura di gettarti nella mischia, osa e sarai ricompensato!

Mettiti in gioco ai tavoli del Play

Appena entrato, un gran numero di tavoli sistemati lungo gli stand cattura la tua attenzione. Posso dirti da subito che non si tratta di una nuova forma di ristorazione che unisce i giochi da tavolo al cibo (e meno male!).

Se non sei il primo visitatore che arriva in fiera, forse hai già capito perché quei tavoli sono lì e perché vi si sono già accomodate diverse persone. Ogni anno molte delle associazioni partecipanti allestiscono le loro aree ad hoc per chi ha voglia di fare una partita o provare i giochi di ruolo.

Visto che sei appena arrivato, unirsi a un tavolo potrebbe essere un buon modo per rompere il ghiaccio con l’ambiente circostante. Dai un’occhiata alla lista delle associazioni nel sito ufficiale o lascia che sia il caso a decidere.

Decretata la tua prima tappa, chiedi consiglio ai ragazzi dello staff nella scelta del gioco perfetto: che tu abbia portato con te dei bimbi, degli amici o sia da solo, loro sapranno come sorprenderti.

Prova le anteprime assolute!

Ai tavoli avrai inoltre la possibilità di giocare in anteprima ai giochi di ruolo e da tavolo ancora non in commercio. È in fiere come il Play, infatti, che i designer testano il loro prodotto, mettendolo a disposizione del pubblico.

Perchè andare al Play 2019

Approfondisci: scopri tutte le iniziative legate al gioco

Dal momento che hai dato un’occhiata alle associazioni partecipanti (e magari ti sei avvicinato a uno o due stand) perché non conoscere meglio chi vi lavora con dedizione?

Ti suggerisco di dedicare un minuto in più a ogni stand impegnato nel compito di diffondere l’arte del gioco. Fai domande ai ragazzi dello staff, chiedi di cosa si occupano e cosa hanno già fatto, ti assicuro che sarà un momento di arricchimento per entrambe le parti.

Perchè ti consiglio questo? Ancora oggi si fa un po’ di confusione sull’argomento giochi di ruolo e di aggregazione, portando alcune persone a guardare con sospetto a queste iniziative, reputandole ambigue e in un certo senso oscure.

Ma il gioco è tutto fuorché oscuro e ambiguo, il gioco vuole raccontarti di più.

Scoprirai che molte delle associazioni si impegnano ogni anno per creare, attraverso iniziative ludiche, momenti dedicati all’inclusione e alla sensibilizzazione coinvolgendo famiglie, ragazzi di tutte le età e personale specializzato nell’ascolto e nella condivisione.

Ecco due esempi dei partecipanti del 2019, per darti un’idea più chiara:
  • Donne, Dadi & Dati. DD&D nasce quasi un anno fa e riunisce in sé giocatori di tutte le età e generi. Sono “attiviste e attivisti per i diritti delle minoranze, studentesse e studenti di materie umanistiche, divulgatrici e divulgatori di gioco di ruolo, semplici appassionate e appassionati“. Il loro scopo è raccogliere dati concreti sul mondo del gioco di ruolo in Italia, e utilizzarli per dar voce al problema delle discriminazioni di genere, etnia, disabilità e molto altro;
  • Kids and Dragons. Kids and Dragons nasce nel 2017 e, con 20 repliche sul territorio nazionale, ha coinvolto più di 320 ragazzi e ragazze spesso compresi fra i 10 e i 13 anni. Il loro scopo è quello di introdurre i più piccoli al gioco di ruolo (e recentemente da tavolo) con l’aiuto di genitori e insegnanti. Hanno creato dei kit appositi di facile utilizzo e comprensione per adulti e bambini, anche con i DSA.

Play 2019: quando il gioco è per tutti

Impara, confrontati e incontra gli ospiti speciali

Ora che hai provato qualche gioco, è il momento di curiosare fra i workshop, i seminari e gli incontri con l’autore. Sì, perchè oltre a conoscere nuove persone, incontrerai anche numerose personalità che, in un modo o nell’altro, si sono distinte nel mondo dei giochi di ruolo e sono venute al Play a raccontare la loro storia.

Troverai gli autori e i designer di molti giochi e sistemi di gioco, i presidenti di numerose associazioni e molti ospiti, sia nazionali sia internazionali, le cui aree di competenza spesso si intrecciano con il gioco in modi nuovi e originali.

Un esempio per tutti è il ricercatore Roberto Orosei, ospite d’eccezione del 2019 in occasione del tema “Corsa allo spazio”. Oggi lavora presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e ha collaborato varie volte con la NASA e l’ESA.

In generale è l’occasione perfetta per avere uno scambio di idee, punti di vista e opinioni, fare domande e scattare qualche foto-ricordo.

Fai shopping e cogli le occasioni al volo

Hai provato un gioco che ti è piaciuto particolarmente? Ti piacerebbe comprarne qualcuno, ma hai paura che costi troppo? Ho una buona notizia per te: grande fiera uguale tanti negozi e outlet.

Ammettiamolo, a chiunque farebbe piacere, alla fine di una giornata come questa, portarsi dietro un piccolo ricordo oltre a foto e nuove amicizie. Spesso i negozi che partecipano alle fiere mettono in vendita pezzi da collezione altrimenti introvabili, manuali esclusivi e in anteprima oppure giochi in sconto.

Dai un’occhiata in giro, potresti trovare quello che cerchi a un prezzo d’occasione o lasciarti consigliare dai commercianti: tentar non nuoce.

Teniamoci in contatto!

La giornata volge al termine. Probabilmente non vedi l’ora di tornare a casa e rilassarti, ripercorrendo mentalmente e con più tranquillità tutte le cose che hai fatto e le persone che hai incontrato oggi.

Ma perché lasciarsi tutto alle spalle? Se sei rimasto soddisfatto della giornata, della compagnia e della filosofia del gioco, e hai portato con te qualche bigliettino da visita, cerca le associazioni sul web, entra nei loro gruppi e partecipa ai loro eventi.

Se c’è una cosa che posso assicurarti, è che per noi giocatori un nuovo amico sarà sempre il benvenuto!

Consigli di lettura

Non vuoi arrivare impreparato al Play e vorresti sapere qualcosa di più sui board games? Leggi la mia guida ai giochi da tavolo, in poche righe ti introdurrò a questo mondo di sfide e avventure!

Scritto da:

Benedetta Piras

Classe 1995, sono un'inguaribile amante dell'arte laureata in Beni Culturali e reinventata blogger e marketer.
Un po’ taciturna ma grande ascoltatrice e osservatrice, la scrittura è il mio mezzo di espressione prediletto. Probabilmente in un’altra vita sono stata un filosofo, di quelli che cadono nelle buche ammirando il cielo, ovviamente!
Adoro i giochi da tavolo e di ruolo, leggo libri, fumetti e manga e sono una patita di videogames. Quando non sono a casa a godermi una tranquilla serata di relax, sono nei luoghi più verdi e romantici della mia città e dintorni, a respirare l'aria del mare e lasciarmi trasportare dal panorama in innumerevoli viaggi mentali.
Su Inchiostro Virtuale vi parlerò dei giochi da tavolo raccontandovi i generi, gli eventi, le novità e i momenti di ordinaria -e divertente!- follia che costituiscono il mondo del tempo libero e dei passatempi virtuali e non.