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Cos’è e come funziona Kickstarter

Ti sarà capitato almeno una volta, osservando la scatola di un board game, di notare il logo della casa editrice. Ti sei mai chiesto, però, come nasce un gioco da tavolo? Per gli sviluppatori è sempre stato possibile seguire due strade: autofinanziarsi o appoggiarsi a una casa editrice; tuttavia, da qualche anno a questa parte, ai privati e piccole aziende con budget limitati è venuto in aiuto Kickstarter: una piattaforma di crowfunding (raccolta fondi) che ha visto nascere numerosi giochi, fra i quali Exploding Kittens.

Benché Kickstarter sia la piattaforma di crowdfunding più famosa al mondo, non è l’unica. Anche se oggi ti parlerò solo di KS, è giusto ricordare che al secondo, terzo e quarto posto vi sono Indiegogo, Patreon e GoFoundMe, tre grandi portali conosciuti sia in Italia sia all’estero. Ma torniamo a noi.

All’interno del sito esistono due categorie di utenti:

  1. coloro che propongono un progetto alla community (le tematiche variano dalla tecnologia alla musica, dal cibo ai giochi e videogiochi);
  2. coloro che supportano monetariamente queste idee, i backer.

Dall’idea alla realizzazione: la campagna di crowdfunding

Poiché il sito è in inglese, prima di spiegarti come funziona una campagna, ti fornirò un breve dizionario con alcuni dei termini più usati sul portale:

  • kickstarter, che non è solo il nome della piattaforma ma indica qualunque progetto inseritovi, per cui acquisiscono di riflesso questo nome anche una campagna o un prodotto;
  • pledge: si tratta della quota di denaro versata dai finanziatori del progetto. Per ogni campagna di crowdfunding possono esistere diversi pledge di valore crescente. Solitamente, più alta è la quota versata, più benefit esclusivi si sbloccano (libri e accessori esclusivi, gadget e riconoscimenti speciali);
  • backer: è la persona che contribuisce al progetto, che si tratti di un’offerta simbolica o del pagamento di uno dei pledge;
  • goal: è la somma minima necessaria ad avviare il progetto. Una volta raggiunto il goal, se la campagna è ancora in corso, è possibile per i backer sbloccare gli stretch goal. Ogni campagna su Kickstarter segue la formula all-or-nothing per cui, se il goal minimo non verrà raggiunto entro un determinato periodo di tempo, il progetto non verrà finanziato e le offerte non saranno addebitate agli utenti;
  • stretch goal: si tratta di ulteriori traguardi monetari, che, se raggiunti, sbloccheranno a loro volta gadget o aggiunte al gioco;
  • funded: ovvero finanziato, è un termine che puoi trovare nell’anteprima del progetto sul sito. Questo termine sarà sempre accompagnato da una percentuale che indicherà a che punto è la raccolta fondi.

Il processo in 3 step

Capire tutti i passaggi e gli elementi di una campagna su Kickstarter sembra complicato, ma ti assicuro che è più semplice di quanto sembri. Vediamo insieme gli stadi principali.

1) Creazione della campagna, inserimento di descrizione, goal e pledge

Appena il progetto viene inserito su Kickstarter, è possibile accedere alla pagina del prodotto vero e proprio. Appena sotto il video/immagine di apertura, si trova la sezione campaign ricca di informazioni, video e spiegazioni. Viene anche scelto il goal, visibile in alto a destra, che si riempirà man mano che i backer finanzieranno il progetto. In basso a destra nella stessa colonna del goal, si possono visionare tutti i pledge inseriti dai creatori in ordine crescente. Ogni gradino è accompagnato dalla lista di bonus che verranno sbloccati pagando la cifra corrispondente.

2) Avvio della campagna, aggiornamenti e stretch goal

Avviata la campagna non resta che avvicinarsi ai giocatori, pubblicizzare il prodotto e creare una community. Alla destra di campaign, i creatori potranno nell’ordine rispondere alle FAQ, scrivere tutti gli aggiornamenti sul prodotto, rispondere alle domande dei backer nella sezione comments e fornire informazioni sulla community di finanziatori a chiunque visiti la pagina del Kickstarter.

Una volta raggiunto il goal minimo la community sblocca gli stretch goal; questi, se raggiunti entro la fine della campagna, sbloccheranno nuovi bonus.

3) Conclusione della campagna, inizio della produzione e spedizione del prodotto

Una volta terminata e andata a buon fine la campagna Kickstarter, il progetto è pronto per essere realizzato e inviato. Questo processo potrebbe richiedere diversi mesi, ai quali si aggiunge inoltre la spedizione se si tratta di oggetti fisici e non virtuali.

Non temere: i creatori del gioco invieranno mail periodiche a tutti i backer, in modo tale da non lasciare nessuno nell’incertezza!

Giochi da tavolo e Kickstarter
La pagina Kickstarter e i suoi elementi.

Perché supportare un gioco su Kickstarter?

Ricordi quando ho parlato di giochi print and play? Il motivo per cui supportare un progetto del genere è molto simile a quello che sta alla base dei PnP. Non solo perché anche i Kickstarter sono, a modo loro, un terreno di prova e un’opportunità per i creatori che vogliono farsi conoscere, ma anche perché diventare backer è una delle cose più emozionanti che si possano fare.

Essere fra i primi a dar fiducia a un progetto e provare il brivido di averci scommesso sopra è qualcosa di unico e permette anche ai più piccoli di emergere in un mercato spesso dominato dai grandi marchi.

Più concretamente poi, dal momento che spesso si investono somme di denaro medio-alte, è giusto specificare che con i Kickstarter si sbloccano tutta una serie di contenuti esclusivi che rafforzano il concetto di essere fra i primi. Che si tratti di miniature, peluche, mappe extra o essere nominati nei ringraziamenti del gioco, di fatto è un bonus che le versioni retail non conterranno.

Quali sono i rischi?

A questo punto la domanda sorge spontanea: quali sono i rischi nel pagare in anticipo per un gioco che non si conosce? I più reali quando si investe in una campagna Kickstarter sono due:

  1. scoprire che il gioco non era così coinvolgente come sembrava dalla descrizione. Si potrebbe però fare lo stesso discorso con i giochi comprati in negozio a scatola chiusa. Il mio consiglio è di fare molte ricerche, guardare i video di presentazione e chiedere delucidazioni ai creatori in caso di dubbi;
  2. i produttori interrompono improvvisamente lo sviluppo, lasciando che tutto passi in cavalleria e i sostenitori perdano i soldi investiti. Purtroppo, in questo caso, non c’è modo di recuperarli (Kickstarter non rimborsa gli utenti) né di avere la certezza che il gioco verrà stampato davvero.

Quindi, prima d’investire soldi in un progetto ti consiglio d’indagare sul produttore, verificare se ha già portato a termine con successo altre campagne e facendo qualche ricerca online in merito.

Consigli di lettura

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Foto di copertina presa da cpcstrategy.

Scritto da:

Benedetta Piras

Classe 1995, sono un'inguaribile amante dell'arte laureata in Beni Culturali e reinventata blogger e marketer.
Un po’ taciturna ma grande ascoltatrice e osservatrice, la scrittura è il mio mezzo di espressione prediletto. Probabilmente in un’altra vita sono stata un filosofo, di quelli che cadono nelle buche ammirando il cielo, ovviamente!
Adoro i giochi da tavolo e di ruolo, leggo libri, fumetti e manga e sono una patita di videogames. Quando non sono a casa a godermi una tranquilla serata di relax, sono nei luoghi più verdi e romantici della mia città e dintorni, a respirare l'aria del mare e lasciarmi trasportare dal panorama in innumerevoli viaggi mentali.
Su Inchiostro Virtuale vi parlerò dei giochi da tavolo raccontandovi i generi, gli eventi, le novità e i momenti di ordinaria -e divertente!- follia che costituiscono il mondo del tempo libero e dei passatempi virtuali e non.