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Yogurt fortificato con vitamina D, effetti positivi sui diabetici

Alimentazione Jessica Salute e Benessere

Yogurt fortificato con vitamina D, effetti positivi sui diabetici

Yogurt fortificato con vitamina D da bere

Consumare mezzo litro al giorno di yogurt da bere fortificato con vitamina D potrebbe migliorare il controllo della glicemia nei diabetici. Lo suggeriscono i risultati di una ricerca iraniana (pubblicati su Nutrition & Diabetes) che ha coinvolto 75 pazienti con il diabete di tipo 2: la forma di diabete più diffusa, che colpisce principalmente la seconda e la terza età, in cui la dieta gioca un ruolo determinante.

Ciò che mangiamo o non mangiamo abitualmente può influire, infatti, sia nello sviluppo, sia nella progressione di questa malattia e, non a caso, la terapia nutrizionale e il controllo del peso rappresentano (insieme alla regolare attività fisica) le strategie di base per la prevenzione nei soggetti a rischio o la gestione dei pazienti diabetici.

Restando in tema di terapia nutrizionale, è da tempo che si cerca di chiarire se e in che misura il ricorso alla supplementazione possa essere utile nel trattamento della resistenza all’insulina (ovvero, la perdita di sensibilità delle cellule all’ormone che riduce gli zuccheri nel sangue) e del diabete di secondo tipo, dato che alcuni deficit nutrizionali sembrano essere coinvolti nel loro sviluppo.

Tra i più studiati l’ipovitaminosi D, che si manifesta quando le concentrazioni circolanti di vitamina D3 o 25-idrossicolecalciferolo scendono al di sotto delle 50 nanomoli per litro (nmol/L) a causa di un ridotto apporto alimentare o assorbimento intestinale, ma anche – e soprattutto – per via di una scarsa esposizione solare e deficit enzimatici (caratteristici dell’invecchiamento) che ne riducono la produzione endogena.

Il deficit di vitamina D è associato al diabete di tipo 2

Diversi studi sperimentali e clinici hanno evidenziato, infatti, l’esistenza di un’associazione positiva tra deficit di vitamina D e diabete di tipo 2; in parole povere, chi ha una carenza di 25-idrossicolecalciferolo ha un rischio più alto di ammalarsi di questa malattia metabolica rispetto a chi, invece, non si trova in questa condizione.

Ciò non dovrebbe sorprendere, visto e considerato il ruolo di regolatore metabolico che la vitamina D svolge legandosi a specifici recettori sulle cellule di pancreas, muscoli, fegato e adipe, ma anche indirettamente attraverso le sirtuine (proteine che aiutano a regolare il metabolismo di zuccheri e grassi).

Proprio in questo contesto, s’inserisce lo studio della Shahid Beheshti University of Medical Sciences di Teheran, menzionato nell’incipit, che aveva l’obiettivo di valutare se il consumo di uno yogurt fortificato con vitamina D (con o senza calcio) potesse influenzare i livelli sierici di sirtuine e, quindi, il controllo glicemico nei diabetici.

Yogurt copertina
Lo yogurt fortificato con vitamina D potrebbe avere effetti positivi sui diabetici.

Yogurt fortificato con vitamina D e diabete: lo studio

Allo studio hanno preso parte 45 donne e 30 uomini diabetici di età compresa fra 30 e 60 anni. Erano in stato di carenza, come evidenziato dalle analisi sierologiche, ma non a causa di malattie del metabolismo della vitamina D. Nessuno di loro, inoltre, aveva assunto integratori alimentari nei tre mesi antecedenti l’intervento.

L’intervento

I partecipanti sono stati suddivisi random in tre gruppi omogenei per età, genere e abitudini alimentari, da 25 componenti ciascuno. A seconda del gruppo di appartenenza, hanno consumato per 12 settimane 500 mL al giorno di yogurt da bere (250 mL a pranzo e 250 mL a cena) contenente:

  • 1.000 UI di vitamina D e 300 mg di calcio (gruppo DY);
  • 1.000 UI di vitamina D e 500 mg di calcio (gruppo (CDY);
  • 300 mg di calcio e una quantità non rilevata di vitamina D (gruppo di controllo, PY).

Molto importante: l’intervento si è svolto nei mesi più bui, in modo tale che eventuali miglioramenti fossero ascrivibili alla vitamina D dello yogurt e non a quella prodotta grazie ai raggi solari. Infine, né i partecipanti né gli operatori conoscevano la composizione degli yogurt testati (doppio cieco) per limitare fenomeni di suggestione.


A tal proposito, vi consigliamo di leggere: “Effetto nocebo: come la mente può vanificare le terapie“.


Cosa è emerso dalla ricerca?

Confrontando i risultati delle analisi sierologiche effettuate prima e dopo l’intervento, gli autori hanno osservato un aumento significativo dei livelli di 25-idrossicolecalciferolo dopo il consumo di yogurt fortificato. Dunque, i partecipanti dei gruppi DY e CDY non erano più in stato di carenza, diversamente da quelli del gruppo di controllo PY.

Non solo: nei partecipanti che hanno ricevuto la supplementazione, il controllo della glicemia era nettamente migliorato e, infatti, i livelli di emoglobina glicatamisurati per valutare se il diabete è sotto controllo  – erano di gran lunga più bassi rispetto a quelli di chi aveva mangiato lo yogurt senza vitamina D; tuttavia, nonostante i livelli di sirtuine fossero significativamente più alti in DY e CDY, gli studiosi – grazie a particolari tecniche di analisi – hanno escluso che la vitamina D avesse agito attraverso le sirtuine 1 e 6.

Alla sirtuina 1, comunque, rimane il merito di aver innalzato i livelli di adiponectina: una proteina, prodotta dal tessuto adiposo e in piccola parte dai muscoli, che migliora il metabolismo degli zuccheri (infatti fa sì che il fegato ne produca di meno e che i muscoli ne usino di più) e dei grassi. Ciò potrebbe spiegare, almeno in parte, le riduzioni significative dell’indice di massa corporea e della massa grassa in DY e CDY.

E il calcio? Che ruolo ha in tutto ciò? L’unico effetto che gli si può attribuire è sui livelli di sirtuina 6, importante per la funzionalità del pancreas. Nel gruppo CDY, infatti, l’aumento è stato più marcato che nel gruppo DY. Il meccanismo, però, resta ancora da chiarire.

Conclusioni e prospettive per il futuro

Pur con tutte le sue limitazioni, questo studio dimostra che la supplementazione con vitamina D, attraverso un alimento comune e apprezzato come lo yogurt, ha effetti positivi sul controllo della glicemia e del peso nei diabetici.

Questi risultati, però, dovranno essere confermati da valutazioni a lungo termine e su larga scala, che tengano conto anche della dieta e di altre abitudini che possono aver inciso sugli effetti osservati.

E con questo è tutto, cari lettori! Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche: “Yogurt: valori nutrizionali e benefici per la salute“. Alla prossima!

L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.

Bibliografia e sitografia

Scritto da:

Jessica Zanza

Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L'Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it