Impariamo nuove parole con oggetti di uso quotidiano: scopriamo quali sono i nomi dei vestiti in cinese!
Quando si studiano i nomi dei vestiti in cinese, è necessario lavorare un po’ di memoria. Non tanto per le parole in sé, non più difficili di altre, quanto per i termini ad esse correlati. Esistono, infatti, due termini (non interscambiabili) per descrivere l’azione di “indossare”. Per non parlare dei classificatori, diversi a seconda del capo di vestiario a cui facciamo riferimento.
In ogni caso, nel mio piccolo, cercherò di semplificarvi la memorizzazione di questi caratteri raggruppandoli in base alle caratteristiche in comune. Inoltre, quando possibile, vi fornirò la loro traduzione letterale.
Ripasso e approfondimentoVolete imparare il cinese ma non sapete da dove iniziare? I miei vecchi articoli possono darvi una mano nell’acquisire le basi. Come sempre ve li ripropongo illustrandoveli praticamente con una parola: quella di oggi è 一 (yī, uno):
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Vestiti in cinese
Vestiti: 衣服 o 服装?
Prima di tutto cerchiamo di capire come si chiamano, nel senso più generale del termine, i vestiti in cinese. In questo caso la parola che ci interessa è 衣服 (yīfu).
Ad esempio:
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Esiste, però, un altro termine ancora più generico, più simile al nostro “abbigliamento”. Si tratta del termine 服装 (fúzhuāng).
Ad esempio:
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“Indossare” vestiti in cinese: 穿 o 戴?
Anche per quanto riguarda il verbo “indossare” ci troviamo di fronte a due termini: 穿 (chuān) e 戴 (dài). Ma quali sono le differenze? E quando bisogna usare uno piuttosto che l’altro? Chiariamo subito che 穿 e 戴 non sono sinonimi, per cui non possono essere utilizzati a proprio piacimento.
- 穿 è il più comune tra i due. Lo si usa per tutti quei vestiti che si utilizzano abitualmente come maglie, camicie, pantaloni, scarpe, ecc.
Ad esempio:
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- 戴, invece, fa riferimento al mettere indosso accessori di abbigliamento. Lo si può usare, ad esempio, per cappelli, guanti e sciarpe, oltre a bracciali, anelli e simili.
Ad esempio:
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Dal cappello alle scarpe
Maglie, pantaloni e scarpe
Gli indumenti che si “indossano” con 穿, quindi, sono quelli di cui non possiamo fare a meno. Parliamo di quelli che coprono il busto (come maglie, camicie, cappotti, ecc.), la parte inferiore del corpo (mutande, pantaloni, gonne, ecc,) e i piedi (calze e calzature).
Come noterete, in molti di essi è presente il radicale “vestito” 衣 nella variante 衤, che si posiziona sempre a sinistra del carattere. Nei nomi di calzature, invece, è più facile trovare il radicale “cuoio” 革, anch’esso sulla sinistra.
Vestiti in cinese che si “indossano” con 穿Busto
Completi
Parte inferiore del corpo
Piedi
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Vi sorprende la T di T恤? Per informazioni consultate l’articolo sulle parole straniere in cinese!
Accessori
Per completare il nostro look, quindi, “indossiamo” i vestiti in cinese con 戴. Volendo semplificare il discorso, possiamo dire che si tratta di tutti quei componenti che non sono indispensabili per coprirci, ma rappresentano un qualcosa in più.
Si può notare, infatti, come questi riguardino la testa, il collo o le mani, parti del corpo non toccate nella tabella precedente.
A proposito, se non le ricordate vi ripropongo l’articolo sulle parti del corpo in cinese!
Vestiti in cinese che si “indossano” con 戴
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Classificatori dei vestiti in cinese
Come avevo anticipato all’inizio dell’articolo, uno dei problemi maggiori con i vestiti in cinese è quello dei classificatori. Parlando di tanti indumenti, infatti, sono diversi i termini che si utilizzano per quantificarli. Per nostra fortuna, però, in alcuni casi è possibile trovare un corrispettivo con l’italiano. I tre classificatori più comuni, ma non gli unici, sono: 件, 条 e 双.
- 件 (jiàn) è il classificatore generico per gli indumenti. Lo si usa in particolar modo con quelli che si indossano nel busto, come le maglie, le camicie e i cappotti;
- 条 (tiáo) è, invece, il classificatore di cose lunghe e fini. Con riferimento ai vestiti. quantifica i pantaloni, le gonne, le sciarpe e le cravatte;
- 双 (shuāng), infine, è il classificatore per cose che si usano in coppia, come calze, scarpe o guanti. A mio parere è il più semplice da ricordare, in quanto può essere tradotto con il nostro “paio”. Anche in italiano, infatti, diciamo “un paio di scarpe” o “due paia di calze”.
Attenzione: anche se dalla spiegazione dovrebbe essere chiaro, è meglio fare una precisazione. In italiano, solitamente, parliamo di pantaloni in termini di paia. In cinese, invece, ciò non avviene, motivo per cui il classificatore per i pantaloni è 条 e non 双.
Ora potete memorizzare i nomi dei vestiti in cinese, ripassandoli ogni qualvolta indossate, o togliete, un indumento. Detto ciò non mi resta che salutarvi: 再见!
Classe 1986. All’università ho scoperto la lingua cinese ed è stato amore a prima vista, tanto che da allora ho continuato a studiarla da autodidatta.
Nel blog, oltre a parlarvi della cultura cinese, cercherò di rendervi più familiare una delle lingue più incomprensibili per antonomasia.
Potete contattarmi scrivendo a: m.bruno@inchiostrovirtuale.it