
Settembre segna l’inizio di quello che in Italia è considerato un vero e proprio rituale: la raccolta dell’uva. Nel nostro sito abbiamo dedicato un intero tema alla vendemmia e al vino, ma oggi affronteremo l’argomento da un ulteriore punto di vista: quello nutrizionale. Seguiteci!
Caratteristiche dell’uva
L’uva è il frutto (o meglio, l’infruttescenza comunemente chiamata grappolo) della Vitis vinifera, una pianta rampicante coltivata probabilmente dalla fine del Neolitico, della quale si trovano i riferimenti già tra i Sumeri, più precisamente nell’Epopea di Gilgamesh risalente al III millennio a.C., e in seguito tra gli antichi Egizi.
L’infruttescenza è formata da un asse centrale (raspo) da cui originano le ramificazioni che portano i frutti (acini). Dal punto di vista botanico, gli acini sono bacche formate da una buccia sottile e liscia che racchiude una polpa, succosa e zuccherina, nella quale sono presenti diversi semi o vinaccioli.
Le caratteristiche variano notevolmente in base alla varietà e alle condizioni di crescita. Gli acini possono avere una forma sferica, ellittica, ovoidale e talvolta arcuata, e formare grappoli di 150-300 g nelle uve da vino e 200-500 g nelle uve da tavola.
Invece, il colore varia dal verdino al giallo oro nelle uve bianche, grazie ai carotenoidi, e dal rosa al blu scuro nelle uve nere, particolarmente ricche di antocianine. Il sapore varia dall’acido al dolce, in relazione alla quantità di acidi della frutta e zuccheri, dipendente dal grado di maturazione.

Valori nutrizionali
L’uva è nota per essere uno dei frutti più zuccherini in assoluto: pensate che 100 g contengono 15,5 g di zuccheri semplici (principalmente glucosio e fruttosio) concentrati nella polpa.
Contiene anche i sali minerali, soprattutto il potassio che contrasta la pressione alta e i crampi muscolari, e la vitamina C ad azione antiossidante e immunostimolante. Buono anche il contenuto di fibre (0,9 g per 100 g) che contribuiscono a mantenere regolari le funzioni dell’intestino.
In tabella riportiamo i valori nutrizionali al completo.
Energia |
69 kcal |
Acqua |
80,5 g |
Proteine |
0,72 g |
Grassi |
0,16 g |
Carboidrati |
18,1 g di cui:
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Vitamine |
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Sali minerali |
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Proprietà dell’uva
L’uva è anche una fonte importante di composti polifenolici, presenti nella buccia, nella polpa e nei semi, che nei test in provetta e sugli animali hanno mostrato effetti antiossidanti e protettivi nei confronti di fegato, cuore e cervello; i polifenoli più abbondanti appartengono al gruppo dei tannini (catechina ed epicatechina) e a quello delle antocianine (enina).
Consigli utili e ricette
Come scritto poc’anzi, l’uva, oltre a contenere vitamine, sali minerali e altre sostanze benefiche per la salute, è anche ricca di zuccheri, perciò dovrebbe essere consumata con moderazione rispetto ad altri frutti che ne contengono di meno, come le mele, soprattutto dalle persone che hanno problemi di peso e/o diabete.
Gli adulti senza particolari problemi di salute possono mangiare l’uva 1-2 volte al giorno, a metà mattina o di pomeriggio, per smorzare la fame tra un pasto e l’altro; meglio evitarla dopo i pasti perché potrebbe causare gonfiore addominale a causa della fermentazione degli zuccheri.
La porzione media standard è di 150 grammi d’uva.
L’uva nella dieta del bambino
L’uva è controindicata nel 1° anno di vita, perché può causare allergie e problemi di digestione, e dovrebbe essere consumata con cautela dai bambini di 1-3 anni, che potrebbero soffocare, a causa della buccia liscia e della forma rotondeggiante degli acini.
In questi casi è necessario suddividere gli acini in 2-4 parti, a seconda delle dimensioni, e togliere i semi; i pezzettini si potrebbero anche schiacciare o aggiungere allo yogurt.
Confettura di uva nera
Chiudiamo in bellezza la nostra guida con una ricetta sfiziosa, quella della confettura di uva nera. Vediamo gli ingredienti!
Ingredienti
Per preparare la confettura occorrono:
- 1 kg di uva nera;
- 1 mela (per addensare);
- 1/2 limone (per preservare il composto dall’ossidazione);
- 300 g di zucchero.
Procedimento
Ora che avete tutti gli ingredienti, procedete così:
- separate gli acini dai pedicelli e lavateli in acqua corrente, poi apriteli in due con un coltello ed estraete i semi a mano;
- riponeteli in una pentola capiente insieme ai cubetti di mela e al succo di mezzo limone;
- dunque, fate cuocere a fuoco medio per 20 minuti, mescolando ogni tanto, e poi usate il passaverdure;
- riponete il tutto in pentola insieme allo zucchero, mescolate e fate cuocere per altri 20 minuti a fiamma dolce;
- dopodiché ripartite la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sanificati da 300 g, avvitateli e fateli bollire per 20 minuti a bagnomaria;
- assicuratevi che si sia creato il sottovuoto premendo al centro sul tappo: se non sentirete click-clack, dopo che la confettura si sarà raffreddata, potrete stare tranquilli;
- la confettura si potrà consumare dopo 2-3 settimane.

Conservazione
Conservate i vasetti al riparo dalla luce e dal calore per un periodo non superiore a 3 mesi. Una volta aperti, conservateli in frigo e consumate la marmellata nel giro di 4 giorni.
Usi e abbinamenti
La confettura di uva nera è ottima:
- sulle fette biscottate;
- insieme a camembert, brie e gorgonzola, nel tagliere di formaggi;
- per realizzare crostate e altri dolci.
Consigli di lettura
Se l’articolo vi è piaciuto, vi consigliamo di leggere anche quello sul “Resveratrolo d’uva: sostanza portentosa o falso mito?“. Alla prossima!
Bibliografia e sitografia
- Valori nutrizionali dell’uva (USDA).
- Phytotherapy Research: “Review of the Pharmacological Effects of Vitis vinifera (Grape) and its Bioactive Constituents: An Update” (2016).
- “Glicemia alta: quali frutti è meglio mangiare?” da fondazioneveronesi.it.
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il rapporto medico-paziente.

Blogger e giornalista, ho collaborato con L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e curatrice editoriale di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it