Instagram di Fontanesi

Il maestro dei collage che ridefinisce la realtà

Se Alessandro Manzoni, nel suo I Promessi Sposi, si rivolgeva a venticinque lettori, Fontanesi, nella bio del suo profilo Instagram, dichiara di piacere a 11 persone. Ma, così come il romanzo di Manzoni è stato letto da intere generazioni di lettori, così il profilo Instagram di Fontanesi è seguito da un numero di follower di gran lunga superiore a 11: circa 34.300. E no, non stiamo parlando di Attilio Fontanesi, pittore dell’Ottocento, bensì di un nuovo fenomeno della fotografia.

Chi è Fontanesi?

Non sappiamo molto di questo artista che sembra destinato a entrare nelle pagine dei libri di storia dell’arte e della fotografia: non è dato sapere, infatti, se dietro questa galleria d’arte digitale da migliaia di follower e migliaia di post ci sia un singolo o un collettivo. Ma poco importa perché la sua tecnica, il suo punto di vista sulla realtà è ormai diventato virale; a tal punto da aver già imposto uno stile riconoscibile che gli utenti si divertono a imitare e condividere sui social.

Cos’è “un Fontanesi”?

Tecnica, punto di vista, stile. Ma in realtà il segreto è molto semplice e si chiama Instagram Layout, una celebre applicazione che permette di creare collage e di condividerli su Instagram. Un’app, insomma, che chiunque può scaricare sul proprio telefono. Fontanesi la utilizza per combinare due foto che nulla c’entrano tra loro al fine di creare un’immagine dirompente, le cui forme diano una sensazione di continuità ma il cui accostamento risulta provocatorio, disturbante. In alternativa, a essere combinate sono due immagini identiche ma con percentuali di zoom differenti. Oppure immagini scattate nello stesso luogo, ma in momenti diversi.

In ogni caso, sembra proprio il momento giusto per rispolverare un detto che si ode spesso quando si parla di arte, specie contemporanea: “questo potevo farlo anch’io”. E possiamo davvero farlo anche noi: basta scaricare un’app e sbizzarrirsi. Ed è quello che centinaia di utenti fanno tutti i giorni, condividendo le creazioni con Fontanesi che le svela sul suo profilo, nelle Instagram Story.

Una nuova chiave di lettura

Ma accade, a volte, che un Fontanesi prenda forma anche senza bisogno di un’app. Come un’immagine acheropita 2.0, basta passeggiare per la propria città per imbattersi in scenari che sembrano creati con un collage ma che invece sono frutto del caso: due manifesti incollati in bacheca che creano una forma unica; due palazzi l’uno attaccato all’altro ma con forme e colori gli uni opposti agli altri.

Fontanesi ha anche un sito in cui dichiara:

fontanesi it’s a place in fontanesi where you can meet fontanesi and take pics of fontanesi. There you can get a walk and then have a fontanesi, drive a fontanesi or enter in a fontanesi.

Fontanesi è ovunque. È un luogo, è un’esperienza, è una persona, è un oggetto. Sì, perché tutto e in qualunque momento può essere “fontanesizzato”. E, allo stesso tempo, Fontanesi è diventato un modo per leggere la realtà.

Fontanesi oltre Instagram

Il fenomeno è nato su Instagram e anche la sua poetica è un prodotto di Instagram. Fontanesi però è già approdato sugli scaffali delle librerie: la casa editrice Skinnerboox, infatti, gli ha dedicato Grandissima Selezione: un volume di 420 pagine dedicato alle sue opere, accompagnate dai commenti di Stefano Riba e Matteo Contin. La scorsa estate Fontanesi è stato protagonista del festival di fotografia “Gibellina Photo Road”, in provincia di Trapani, a cura collettivo Kublaiklan. E poi c’è la moda: brand come AFTERHOMEWORK, Milano140 e Adidas hanno scelto Fontanesi per personalizzare le proprie collezioni o per le proprie campagne pubblicitarie.

E voi, conoscevate già il profilo Instagram di Fontanesi? Avete mai provato a imitarlo?

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Scritto da:

Roberto Gessi

Classe 1992, vivo in provincia di Novara e mi occupo di social network, scrittura testi e produzione contenuti per il web.
Ho delle passioni molto semplici: mi piace leggere, scrivere e fotografare. Nel 2020, per La Torre dei Venti, ho pubblicato "La Ragazza Gazzella", il mio romanzo d'esordio.