La bromelina è una miscela di enzimi proteolitici (ovvero, proteine capaci di scomporre altre proteine in singoli aminoacidi) estratta dal gambo dell’ananas per produrre medicinali e integratori; benché in quantità inferiori, è presente anche nella polpa e nelle parti non commestibili (buccia, radici e fronde). In questa guida, ne approfondiremo le proprietà, le indicazioni e le controindicazioni. Seguiteci!
Proprietà della bromelina
A partire dall’isolamento, purificazione e caratterizzazione della bromelina, ad opera di Heinicke e Gortner nel 1957, sono stati condotti numerosi studi per indagare le potenzialità cliniche di questa miscela enzimatica. In particolare, dai saggi di laboratorio, sono emerse le seguenti proprietà:
- digestive, difatti scompone le proteine alimentari;
- antinfiammatorie, perché contrasta i segni e i sintomi dell’infiammazione (in particolare il gonfiore e il dolore) riducendo il rilascio delle sostanze responsabili (bradichinina e PGE2);
- antiedematose e analgesiche, dunque, sgonfia i tessuti infiammati e allevia il dolore grazie alle proprietà succitate;
- immunomodulanti, quindi, controlla le reazioni immunitarie perché stimola o sopprime il rilascio di sostanze coinvolte in tali processi (citochine);
- antitrombotiche, vale a dire che mantiene il sangue fluido, perché da un lato dissolve le masse di sangue rappreso che possono bloccare la circolazione (i trombi) e dall’altro ne previene la formazione;
- riepitelizzanti, dal momento che favorisce la guarigione della pelle ustionata;
- antibiotiche, infatti contrasta lo sviluppo di Vibrio cholerae ed Escherichia coli enterotossigeno, il batterio responsabile della diarrea del viaggiatore;
- mucolitiche, cioè, scioglie il catarro, perché degrada le proteine del muco;
- antitumorali, giacché attiva i meccanismi difensivi che uccidono le cellule anomale;
- drug enhancer, ovvero, potenzia i farmaci come alcuni antibiotici (amoxicillina) e antitumorali (5-fluorouracile).
Detto ciò, vediamo in dettaglio le indicazioni di questo farmaco naturale!
A cosa serve il farmaco bromelina?
Nonostante le numerose proprietà, in Italia, i medicinali a base di bromelina sono stati approvati solo per lo sbrigliamento delle ustioni profonde e per il trattamento degli edemi di natura infiammatoria.
Sbrigliamento delle ustioni profonde
Le pomate a base di bromelina si applicano sulla pelle gravemente ustionata per rimuovere l’escara (tessuto necrotico) e preparare, così, il paziente all’innesto cutaneo. L’area da trattare dev’essere inferiore al 15% della superficie corporea totale.
Edemi di natura infiammatoria
La bromelina allevia il dolore e facilita il riassorbimento degli edemi associati a:
- traumi sportivi, quali contusioni, stiramenti e strappi muscolari;
- interventi chirurgici al naso, estrazione dei molari e asportazione dei nei;
- rinosinusite, l’infiammazione delle cavità nasali e paranasali, anche per gli effetti mucolitici;
- PEFS, l’infiammazione dei cuscinetti adiposi, meglio nota come cellulite;
- insufficienza venosa cronica e tromboflebiti (infiammazioni venose associate a trombosi).
Esistono evidenze – non conclusive – sul fatto che possa aiutare in caso di malattie infiammatorie intestinali e artriti, anche di natura autoimmune, come l’artrite reumatoide.
Quando si deve prendere la bromelina?
La bromelina si assume a stomaco vuoto in modo tale che possa agire sulle proteine infiammatorie, in caso contrario solo una piccola quota verrebbe assorbita ed entrerebbe dunque in circolo.
Quanti mg di bromelina al giorno?
Si assumono 160 mg al giorno durante la fase di attacco (4 compresse) e 80-120 mg al giorno nella fase di mantenimento (2-3 compresse).
Reazioni avverse e controindicazioni
Nonostante sia un farmaco naturale, la bromelina può comunque causare delle reazioni avverse, ad esempio:
- disturbi gastrointestinali, quali nausea, vomito e diarrea, tra quelle comuni;
- allergie, attacchi asmatici e aumento del flusso mestruale, tra quelle rare.
L’assunzione di bromelina è controindicata nei:
- pazienti allergici;
- bambini, per mancanza di dati sulla sicurezza.
Mentre richiede un attento monitoraggio:
- in terapia con anticoagulanti o antibiotici, per possibili interazioni farmacologiche;
- nei pazienti con problemi di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera;
- nei pazienti con problemi al fegato o ai reni;
- in gravidanza e durante l’allattamento.
E con questo è tutto, cari lettori. Se l’articolo vi è piaciuto, potrebbero interessarvi anche quelli a seguire:
- “Ananas: valori nutrizionali, proprietà e usi in cucina“;
- “Centrifugato diuretico all’ananas: ricetta e benefici“.
Buona lettura e alla prossima!
L’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico.
Sitografia e bibliografia
- Journal of oral and maxillofacial surgery: “Oral Bromelain for the Control of Facial Swelling, Trismus, and Pain After Mandibular Third Molar Surgery: A Systematic Review and Meta-Analysis” (2019).
- Foods: “Bromelain, a Group of Pineapple Proteolytic Complex Enzymes (Ananas comosus) and Their Possible Therapeutic and Clinical Effects. A Summary” (2021).
Giornalista pubblicista, ex collaboratrice de L’Unione Sarda.
Sono cofondatrice e caporedattrice di Inchiostro Virtuale.
Per contattarmi, inviate una mail a: j.zanza@inchiostrovirtuale.it