STella di Natale

Grazie alla sua bellezza, la stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) rende immediatamente festoso ed elegante l’ambiente ed è un regalo più che apprezzato. Scopriamone curiosità e aneddoti in questo nuovo appuntamento con la rubrica “L’erbario“!

Stella di Natale: l’identikit

Originaria del Messico del sud, fu l’ambasciatore americano Joel Roberts Poinsett, appassionato botanico, a introdurre la stella di Natale negli USA nel 1828, ed ecco perché un altro nome con il quale questa pianta è conosciuta è quello di Poinsettia; mentre in Italia diventò pianta simbolo del Natale negli anni ’70 del ‘900 e due secoli fa venne usata per adornare la Basilica di San Pietro. Ora, secondo i dati ufficiali, ogni anno se ne vendono circa 20 milioni di esemplari.

Solitamente siamo abituati a vedere piccole piante di stella di Natale, ma in natura si sviluppano come grandi arbusti, o piccoli alberi, arrivando a superare i tre metri di altezza, ma è difficile trovare delle poinsettie più alte di un metro in vaso.

I fusti sono sottili, molto ramificati e semi-legnosi, di colore verde brillante; il fogliame è scuro, di una forma che ricorda quello dell’agrifoglio; all’apice dei fusti si sviluppano in inverno grandi infiorescenze, che vengono erroneamente considerate singoli fiori. In realtà i veri fiori della stella di Natale sono detti “ciazi” e hanno dimensioni ridotte, sono praticamente privi di petali e sono di colore verde o giallo.

Quelli che consideriamo i grandi petali della Poinsettia sono in realtà le foglie trasformate – brattee – di colore rosso acceso, lisce e ampie. Nel corso dei decenni il successo di questa pianta ha dato il via alle ibridazioni, tant’è che oggi possiamo avere Poinsettie con brattee rosa, fucsia, gialle, bianche, striate, variegate, doppie, arricciate, arrotolate. Si tratta però della stessa specie, quindi tutte le stelle di Natale vanno coltivate nello stesso modo.

Gli usi tradizionali

La stella di Natale è uno dei simboli delle festività natalizie in gran parte del mondo, grazie alla sua bellezza e alla capacità di adornare qualunque tipo di ambiente, conferendogli subito un aspetto festoso ma allo stesso tempo raffinato ed elegante.

In natura queste piante vivono prevalentemente in collina o in montagna e non sopportano temperature eccessivamente basse che possono causare la totale perdita del fogliame. In Italia, quindi, si coltivano preferibilmente in appartamento lontane da fonti di calore diretto, come termosifoni e caminetti, ma anche da finestre e porte da cui può entrare aria fredda.

Perfetto un angolo della casa luminoso e fresco, evitando di spostarla continuamente ma girandola a seconda delle ore in modo che possa godere della stessa luminosità da tutti i lati. Il terreno ideale in cui coltivare la stella di Natale è un buon terriccio universale, alleggerito con poca sabbia, per evitare i ristagni idrici, che potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine.

Da annaffiare tassativamente solo quando il terreno è ben asciutto, meglio tenere il vaso in un sottovaso pieno di argilla espansa immersa nell’acqua per aumentare l’umidità ambientale.

Stella di Natale
Stella di Natale. Foto di hot-sun da Pixabay.

L’aneddoto

Perché questa pianta si regala proprio a Natale? I colori della stella di Natale, il rosso e il verde, sono tra i più adatti a questo periodo, ma non è l’unico motivo. A questo fiore è infatti legata un’antica leggenda: era una pianta, coltivata già da Indios e Aztechi come simbolo di purezza, il cui colore rosso intenso riportava alle gocce di sangue di una dea morta per amore.

Ma la leggenda più famosa è messicana: si racconta che molti secoli fa, durante la notte di Natale, in chiesa, una bambina molto povera desiderava mostrare a Gesù il proprio amore, ma non aveva i mezzi per farlo. Tutta la gente si recava nel luogo della nascita offrendo meravigliosi fiori e bellissime piante, e invece lei, non avendo denaro, non poteva fare altro che piangere. Così, una voce le suggerì di uscire per raccogliere un fascio di sterpi ed erbe; la bambina, su consiglio di quella voce – che si rivelò appartenere a un angelo -, strappò le erbacce dalla strada e le portò dinnanzi a Gesù, tra fiori e piante dai mille colori. Dio, non appena vide quel gesto, trasformò le brutte erbe in una meravigliosa pianta, dalle foglie rosse e dalla forma elegante. Era la stella di Natale, appena cresciuta sotto gli occhi stupefatti di tutti.

L’amore e l’atmosfera fiabesca che si nasconde dietro questa leggenda continuano ad avvolgere il fiore in varie declinazioni, tanto che in Francia prende il nome di “étoile d’Amour” (stella d’amore) e viene commercializzata per la Festa della mamma, mentre in Centro America prende il nome di “Hoja encendida” (Foglia infuocata) e simboleggia la passione.

Articolo pubblicato su Sardegna Live.

Consigli di lettura

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Crediti fotografici

In apertura, foto di Frauke Riether da Pixabay.

Scritto da:

Alessandra Leo

Mi chiamo Alessandra Leo, sono laureata in Scienze della Comunicazione e pubblicista.
Adoro il mondo beauty, in particolare il make-up e la skincare, ma un'altra mia passione è l'esoterismo e tutto ciò che riguarda streghe e magia.